I bambini salveranno le librerie?

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5 Dicembre 2015

Corsi di musica, spettacoli di marionette, letture ad alta voce. E ancora preparazione di biscotti, realizzazione di piccoli manufatti e laboratori creativi. Sono alcune delle attività che si svolgono nelle librerie per bambini, nuovi centri culturali e di socializzazione delle città. A Roma ne sono nate tre negli ultimi due mesi: si chiamano Sirò, Amico Fritz e Read Red road. Vendono libri e giocattoli educativi e organizzano corsi e laboratori, alcune hanno anche lo spazio caffetteria per intrattenere mamme e papà.

Dopo anni passati ad annunciare le chiusure di storiche librerie, forse è arrivato il momento della rinascita di questi esercizi commerciali. Grazie a bambine, bambini, ragazze e ragazzi che leggono più (di circa il 10%) dei loro genitori, zii e nonni. Secondo gli ultimi dati Istat “la quota di lettori è superiore al 50% della popolazione tra gli 11 ed i 19 anni mentre la fascia di età in cui si legge di più è quella tra gli 11 e i 14 anni (53,5%)”. Altro segnale positivo è che “Il settore dell’editoria per ragazzi mostra una netta ripresa (+18,6% il numero di titoli pubblicati rispetto al 2012) e +23,1% per l’editoria educativo-scolastica”. La medaglia d’oro se l’aggiudicano “le ragazze tra gli 11 ed i 24 anni (oltre il 60% ha letto almeno un libro)”. I numeri freschi di annuncio, appena snocciolati dall’Aie a Più libri, più liberi, la fiera della piccola e media editoria (Roma, Palazzo dei Congressi dal 4 all’8 dicembre), confermano che “Il settore bambini incrementa la sua crescita al punto che quasi 1 libro su 4 venduto in questo 2015 è per bambini”.

Se davvero ci fosse un’inversione di tendenza per le librerie, però, almeno metà del merito sarebbe di chi decide di aprire questo tipo di attività. E quindi di Roberta e Silvia, ad esempio, le libraie di Sirò, al numero 25/a di via Carnaro nel quartiere Montesacro. Il loro è un connubio perfetto: un’educatrice professionale  e una laureata in storia dell’arte con master in editoria. “Ci siamo divise i compiti – racconta Roberta agli Stati generali – io mi occupo dei laboratori e Silvia della parte libraria”.  Si sono innamorate di un portone verde, lo hanno varcato e dentro hanno costruito un mondo fatto di libri e giocattoli di legno, burattini e oggetti colorati e popolato da grandi e piccoli che insieme leggono fiabe ad alta voce, giocano e realizzano “lavoretti”. Alzeranno le saracinesche oggi, sabato 5 dicembre dalle 16 in poi, e hanno già un fitto calendario di appuntamenti per tutto il mese. “Sappiamo che non diventeremo ricche, ma per noi è la realizzazione di un sogno”. Per farsi conoscere nel quartiere contano sul passaparola e i social. E sperano di coinvolgere nelle loro attività anche le scuole.

Parla di sogno anche Luana, proprietaria con Cinzia di L’amico Fritz, libreria per bambini nata due mesi fa in via Carlo Pascal 7, all’Aurelio. “Da piccolissima sfogliavo giornali e riviste e da quando ho imparato a leggere non ho più smesso”. Per anni ha lavorato in un’azienda, svolgendo un impiego che non amava, e alla fine ha preso la decisione di concretizzare la passione che ha sempre condiviso con il fratello, “per questo ho coinvolto mia cognata”, spiega. Alla vendita di libri presto affiancheranno la caffetteria dove intratterranno le mamme e i papà con caffè, cioccolate calde e aperitivi mentre i bambini si divertiranno partecipando ai laboratori. Per gli adulti c’è anche un angolo dedicato al bookcrossing, oltre ai prodotti biologici e agli oggetti realizzati dagli artigiani. “Abbiamo curato l’arredamento cercando di creare un ambiente accogliente – sottolinea Luana – con poltrone, scaffali in legno e parquet a terra”. E ci sono riuscite, perché “chi è venuto a trovarci ha detto che si è sentito come a casa”.

Una libreria per bambini, però, non è solo un desiderio che si avvera. Dietro l’idea romantica si annidano infatti aspetti molto concreti: la burocrazia e i conti da far quadrare, tanto per dirne due. Squarciare il velo di retorica e tornare con i piedi per terra  è il compito delle libraie di Centostorie (in Via delle Rose, 24 a Centocelle), una libreria ormai molto nota a Roma, che da 5 anni organizza i corsi “Aprire una libreria per bambini”. Corsi che registrano sempre il tutto esaurito; il prossimo si svolgerà il 12 e 13 dicembre ed è già quasi pieno. “Il nostro obiettivo è trasmettere un progetto culturale – spiega Antonella, socia insieme ad Aurora – e dare un po’ di concretezza a chi vuole imbarcarsi in questa avventura. Infatti solo il 10% delle persone che arrivano da noi portano a compimento il progetto, quelle davvero motivate”. Che comunque non sono poche, visto che da settembre a oggi solo a Roma ne sono nate tre. E in 5 anni il corso di Centostorie ne ha prodotte più di 60 sparse in tutta Italia. “Il segreto – svela Antonella – è sfruttare il libro in tutte le sue dimensioni e possibilità: anche quando organizziamo una festa di compleanno il libro è sempre protagonista, con le letture ad alta voce ad esempio”. Un altro segreto è “fare rete”. Per questo esiste Cleio (Circuito librerie e non solo indipendenti e organizzate), un marchio che “riunisce librerie e negozi per bambini che condividono un insieme di valori: alta qualità dei prodotti in vendita (libri e giocattoli) e centralità del bambino e della sua crescita sana e divertente”. Una garanzia per chi entra in uno dei punti aderenti e un appoggio per i librai che possono accedere a sconti, facilitazioni, corsi di formazione e molto altro. “Indipendenti sempre, ma isolati mai”, è il motto di Cleio. Ed è proprio l’unione delle forze a ridare nuovo vigore a un settore che veniva dato per spacciato.

La libreria del presente (e del futuro) è così un luogo di condivisione, gioco, scambio e apprendimento. Un rifugio quando piove, un posto caldo dove chiacchierare e imparare. Un punto di riferimento per il quartiere. Quello che aspira a diventare Read Red Road, in via Padova 51, vicino piazza Bologna, anch’essa di recentissima fondazione. Sulla pagina Facebook si definisce così: “Libreria specializzata per bambini, in cui i grandi avranno voglia di entrare. Uno spazio accogliente per conoscere, condividere, sperimentare, curiosare”. Tra le attività in programma c’è “Musicainfasce”: corsi di musica per bambini dai 0 ai 3 anni, per le future e neo mamme un incontro per imparare a usare la fascia. E ancora i corsi di disostruzione pediatrica e gli incontri con gli autori. “Ma quando nasce l’idea della libreria? – scrive Daniela su Facebook – Quando arrivo a Roma per frequentare un master in comunicazione, ma studio il programma del corso in Bibliografia e biblioteconomia. Quando resto incinta e tremo all’idea di una gravidanza e un post partum solitario. Il sogno assume i volti delle mamme incontrate al Consultorio, si colora dello spazio cercato, del bisogno di un luogo dove poter stare tra noi ma insieme ai nostri figli. Questo progetto, oggi luogo, nasce per rispondere all’esigenza di trasmettere cultura, e cultura del bello. L’alternativa alle principesse fragili e ai gonfiabili”.

 

TAG: editoria, Librerie, librerie per bambini, Roma
CAT: Roma

Un commento

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  1. rosa-mininno 8 anni fa

    I bambini devono leggere associando la lettura , attività importantissima per lo sviluppo cognitivo, affettivo, sociale e culturale alla gioia e al piacere di conoscere, di condividere, di scoprire, d’immaginare, di inventare, raccontare e creare. Le librerie per bambini non sono ludoteche e proprio per questo sono vissute anche dai genitori, che leggendo ” per” e “con ” i figli crescono insieme trasmettendo valori, conoscenze e affetto.
    Tutte le librerie sono importanti, ma quelle piccole e indipendenti vanno sostenute con maggior forza perché possono nascere anche in piccoli paesi e città e costituire , con la loro esistenza, riferimenti e luoghi d’incontro, confronto e contatto reali nel tessuto sociale.

    ” Fare Cultura “: questo è necessario in qualsiasi contesto sociale e i libri tutti, che siano per bambini, per ragazzi, per adolescenti e adulti sono ottimi veicoli di trasmissione culturale se vengono scelti, letti e condivisi criticamente .
    I classici sono ottimi libri che aiutano grandi e piccoli a sviluppare l’empatia, la capacità di comprendere le ragioni, i comportamenti, i pensieri e le emozioni degli altri ” mettendosi al loro posto “. L’empatia è fondamentale nei processi di socializzazione.

    Dott.ssa Rosa Mininno Psicologo Psicoterapeuta
    Presidente Scuola Italiana di BIblioterapia, del LIbro, della Lettura e delle Arti SIBILLA

    Biblioterapia e Salute

    www.biblioterapia.it

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