Reddito minimo ed experimental governement. Il caso finlandese

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31 Agosto 2016

Reddito minimo. Molti di voi ne hanno letto e parlato in questi giorni, grazie ad una serie di articoli su Internazionale.

Se vi interessa l’argomento, vi suggerisco di approfondire il caso finlandese. Proprio in questi giorni il Governo ha dato il via ad un esperimento molto interessante. Nel corso dei prossimi 2 anni circa 3mila finlandesi (attualmente disoccupati) riceveranno un assegno da 560 euro (l’equivalente del sussidio sociale minimo previsto dal sistema di welfare di quel Paese). Questo test su scala nazionale servirà a verificare se una misura di questo genere si rivela utile per: a) ridurre i costi amministrativi del sistema di welfare finlandese, legati al’erogazione di servizi simili; b) contrastare povertà, disoccupazione e diminuire le diseguaglianze.

Questo “test” non è unico nel suo genere nel panorama finlandese. Il nuovo premier ha avviato circa 20 esperimenti di questo tipo, in diversi ambiti di policy. Nuove misure vengono approfondite, discusse e co-disegnate con i cittadini e poi testate su scala locale e nazionale. I test consentono di introdurre dei correttivi prima di sprecare energie e risorse su larga scala, evidenziano le “barriere” che devono essere rimosse per garantire che la macchina funzioni alla perfezione. Lo chiamano “experimental governement“. Se ne parla molto nelle università. Ne sentiremo parlare ancora.

Tornando al reddito minimo, sarà interessante vedere come evolve il dibattito internazionale. Soluzioni simili sono proposte e discusse in Svizzera (c’è stato un referendum a Giugno, la proposta non è passata), in USA (soprattutto grazie all’ iniziativa di Y Combinator, il più conosciuto incubatore di startup a livello globale) ed in Olanda (la città di Utrecht prevede di testare la misura da Gennaio 2017).

Il mio amico Francesco Luccisano consiglia di stare attenti, che potrebbe essere una misura che aumenta le disuguaglianze anzichè diminuirle (attenzione anche ad etichettarla come opzione “di sinistra”, è interessante notare come anche in ambienti più conservatori ci sia chi guardi con favore alla sua introduzione, come scrive l’Atlantic). E di verificare bene quali sono le modalità con cui in principio si trasforma in una misura concreta (segnalo questo articolo con 5 diverse visioni sul “basic income”, in generale mi trovo più in linea con le proposte più pragmatiche che arrivano dal Nord Europa)

Io penso che valga la pena di approfondire la questione. E l’approccio finlandese mi piace molto. In casi come questo, meglio provare e vedere come funziona piuttosto che dividersi su delle opzioni morali o ideologiche.

TAG: reddito minimo
CAT: Innovazione, Occupazione

4 Commenti

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  1. vincesko 8 anni fa

    Persino lo spietato neo-liberista Friedrich von Hayek (spietato come tutti i neo-liberisti), in un soprassalto di resipiscenza, sosteneva: “Non esistono motivi per cui in una società libera il governo non debba assicurare a tutti una protezione contro una grave privazione, sotto forma di reddito minimo sicuro o di un livello al di sotto del quale nessuno debba scendere” e che il governo ha l’obbligo di intervenire con azioni positive a favore di “chi per varie ragioni non può guadagnarsi da vivere in un’economia di mercato, quali malati, vecchi, handicappati fisici e mentali, vedove e orfani”. (Friedrich von Hayek). PS: Dossier reddito minimo garantito http://vincesko.ilcannocchiale.it/post/2798018.html oppure http://vincesko.blogspot.com/2015/07/dossier-reddito-minimo-garantito.html).

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  2. vincesko 8 anni fa

    PPS: Francesco Luccisano, del quale nel link proposto si può apprezzare la passione per il… calcio, deve essere uno dei tanti dalla pancia piena che discettano sul reddito minimo garantito.

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  3. luca-codeluppi 8 anni fa

    Un fatto però passa sempre inosservato: il governo finlandese cerca di comprimere le sue spese e per tanto decide di dare questo sussidio indiscriminato, aprioristico.
    Noi in Italia, non ci sogneremmo mai di comprimere le spese. Pertanto un tale strumento sociale diverrebbe solo un indebitamento ulteriore verso le banche centrali, banche che, poverette, oggi sono a rischio di deflazione!
    Chissà come apprezzerebbero questo sforzo sociale del governo!
    A proposito di calcio nei blog: ho molti amici seri professionisti che hanno a che fare con il pubblico, avvocati, formatori, coach/counselor, salutisti etc. Poveretti! loro non possono come noi, scagliarsi verso questi o quei cattivi di turno come facciamo noi, perché tra i loro clienti presenti o futuri, ci sono anche quelli del partito dei cattivi! (ma qual è poi il partito dei cattivi? o meglio: qual è il partito dei buoni che sia anche dei bravi, capaci e concludenti? Io non ne conosco, l’unico potenziale, quello di Oscar Giannino ce lo siamo fumati per aver sottolineato un suo vezzo veniale, se confrontato con populismi, faziosità, falsi, corruzione etc. dei vari esponenti di qualsiasi corrente e dico qualsiasi!).
    Il reddito minimo è un’utopia che prevede alla base una coscienza sociale di ogni singolo individuo, tale da sottrarlo, alla fine del periodo nero alla necessità di usufruire di un fondo. Anche riguardo la salute etc. il fatto che sia gratis e soprattutto che sia un diritto porta troppa gente (ero quasi tentato di dire la quasi totalità, ma sembrerei fazioso) a sentirsi in dovere verso sé stessa (io uso l’accento anche davanti a “stesso” e non mi interessano certe cavillosità della mente italiana, origine dei nostri mali!) di usufruirne quanto più possibile! I distretti sanitari e i gabinetti di analisi sono pieni di gente che potrebbe tranquillamente fare a meno di spendere soldi pubblici.
    Questa non è coscienza sociale e gli italiani in generale di coscienza sociale ne hanno proprio poca.

    A mia madre ho fatto cessare tutte le analisi inutili che faceva mensilmente e la sua salute ne ha guadagnato, il suo pensiero è stato distolto dai suoi mali immaginari o supposti tali, le sue lamentazioni sono finite e sono tre anni che vive senza l’assillo di una morte incombente. Tra i vari farmaci che le ho eliminato c’era anche un ansiolitico: ora non soffre più di ansia come allora. Questo potrebbe dimostrare che un eccesso di pietà produce/può produrre la proverbiale cancrena? Chi lo sa!

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    1. vincesko 8 anni fa

      Fesserie in serie, frutto di ignoranza. 1. Il reddito minimo garantito esiste in tutti i Paesi UE, con regimi economici variegati, tranne in Italia, Grecia e Ungheria. 2. Anche l’Italia ha ridotto la spesa, sia quella per interessi che, in valore reale, quella primaria, che è in linea con la media UE e, a ben vedere, col dato della Germania (tra i più virtuosi tra i Paesi di confronto), ho già riportato i dati in calce a questo articolo: http://www.glistatigenerali.com/bilancio-pubblico/senza-altre-macerie/. 3. Peraltro, l’Italia è quasi l’unico Paese in UE28 che rispetta da anni il limite del 3% deficit/Pil, cfr. i dati in calce a http://www.glistatigenerali.com/bilancio-pubblico/blocco-sforamento-e-rinvio/. 4. La quota del debito italiano detenuta dalla banca d’Italia e dalla BCE è molto bassa; purtroppo, sia perché sono in mani “sicure”, sia perché gli interessi passivi vengono retrocessi in tutto o in parte all’Italia. 5. La deflazione non è un rischio potenziale ma c’è da 3 anni, e favorisce i creditori. 6. Oscar Giannino, orgogliosamente sedicente figlio di operai, è un utile idiota dei ricchi, come tutti i partitini e gli adepti del neo-liberismo, ideologia economica strampalata e spietata al soldo dei ricchi. Infine, 7. “Se stesso” è corretto senza l’accento, ma è ammesso anche l’accento, cfr. http://forum.accademiadellacrusca.it/forum_5/interventi/897.shtml, mentre il soggetto non va mai separato con una virgola dal predicato verbale, a meno che non siano due virgole che racchiudono un inciso, cfr. http://www.manuscritto.it/punteggiatura.html. PS: L’adesione al neo-liberismo, ideologia strampalata e spietata al soldo dei ricchi, è un effetto; la causa determinante è, per solito, un’educazione troppo severa, autoritaria, castrante, che produce, da un lato, problemi col principio di realtà, da un altro, familiarità con la sindrome di Stoccolma e, dall’altro, sado-masochismo. E, spesso, idiosincrasia personale per le regole, che però si è inclini irresistibilmente ad imporre agli altri.

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