Assassinato killer di Berlino, ora si apre un problema politico

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23 Dicembre 2016

Stefano Parisi è perentorio: “Deve essere chiaro che dopo aver ucciso il Killer di Berlino questa notte a Sesto San Giovanni, grazie ad un fermo di polizia dove uno dei nostri agenti è rimasto ferito, si pone un problema politico con il Pd e il suo rapporto con i Fratelli Musulmani oltre che un problema di sicurezza”

Ecco la nostra intervista esclusiva a pochi minuti dalla notizia dell’omicidio del Killer di Berlino Anis Amri

Vicini ai due poliziotti

Il problema con la comunità islamica

TAG: killer Berlino, stefano parisi
CAT: Milano

Un commento

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  1. levimolca 7 anni fa

    SE a dirlo sono LORO ! 6 dicembre 2016 MA’AN NEWS AGENCY di Ramzy Baroud | Nel luglio del 2003 l’ allora Presidente dell’ Autorità Nazionale Palestinese anp , Yasser Arafat , definì Mahmoud Abbas un ‘ traditore ’ , che “ ha traditi gli interessi del popolo palestinese ” . Arafat ha detestato Abbas fino alla fine. Questo particolare sfogo si verificò durante un incontro con l’ inviato delle Nazioni Unite Terje Larsen . L ’ incontro ebbe luogo pochi mesi dopo che Arafat era stato costretto dagli Stati Uniti , da Israele e da altre potenze occidentali a nominare Abbas primo ministro dell’Autorità Nazionale Palestinese . Storicamente Abbas è stato il meno popolare tra i leaders di Fatah – gente come Abu Jihad , Abu Iyad e lo stesso Arafat . Questi leaders popolari per lo più sono stati assassinati , emarginati o sono morti in circostanze misteriose . Molti ritengono che Arafat sia stato avvelenato da Israele ( * ) con l’ aiuto di Palestinesi , e Abbas recentemente ha asserito di sapere chi ha ucciso Arafat . Eppure , nonostante la sua impopolarità , Abbas ha mantenuto sempre posizioni rilevanti . La lotta di potere tra lui ed Arafat, che è culminata nel 2003 , durata fino alla morte di Arafat nel novembre 2004, non ha certo favorito la scialba immagine di Abbas tra i palestinesi . Talvolta sembra che più Abbas diventa impopolare , più aumenta il suo potere . E’ stato appena rieletto capo del suo partito politico , Fatah , nel corso del suo 7° congresso tenuto a Ramallah il 29 novembre 2016 . A 81 anni è leader di Fatah , capo dell’OLP ( Organizzazione per la Liberazione della Palestina ) e presidente dell’ Autorità Nazionale Palestinese ANP. Comunque il suo discorso tirato per le lunghe durante circa tre ore il 30 novembre non ha portato nulla di nuovo ; slogan ritriti e sottili messaggi agli Stati Uniti e a Israele “ la sua ‘ rivoluzione ’ si manterrà moderata e nonviolenta “ . Tenendo conto del momento critico nella storia della Palestina l’ astratta retorica di Abbas esprime la profondità della crisi interna dei gruppi dirigenti politici palestinesi . I ripetuti scrosci di applausi che il nojoso e banale discorso di Abbas ha ricevuti dai quasi 1400 sostenitori partecipanti all’ incontro sono un riflesso del politico incancrenito tribalismo che oggi pervade Fatah , il principale partito dell’OLP e , senza dubbio , il partito che lanciò la moderna rivoluzione palestinese . Ma il partito di oggi è una pallida ombra di ciò che era in origine . I fondatori di Fatah erano giovani ribelli entusiasti e preparati . I loro principali scritti del 1959 rivelavano i loro primi modelli , sopra tutti la guerriglia della Resistenza Algerina contro il colonialismo francese “ La guerriglia in Algeria ha avuto una profonda influenza su di noi ” , dicevano i loro comunicati . Quando ‘ tutti ’ , ai vertici politici di Fatah , votano per Abbas , mentre la maggioranza dei Palestinesi lo rifiuta , si è portati a concludere che Fatah non rappresenti in modo fedele il popolo palestinese , né che abbia neanche lontanamente il polso della piazza palestinese . Se pur si volessero ignorare gli ‘ yes-men ’ di Fatah , non si può ignorare il fatto : l’ attuale lotta tra le elites palestinesi è quasi del tutto slegata dalla lotta contro Israele . I Palestinesi subiscono violenze quotidiane : le colonie ebraiche occupano le colline palestinesi e continuano a espandersi , i soldati israeliani scorazzano sulla terra palestinese occupata e lo stesso Abbas non può muoversi liberamente senza un previo ‘ coordinamento di sicurezza ’ con l’esercito israeliano . Inoltre i palestinesi sono divisi in fazioni , regioni e clan ; i favoritismi politici, la corruzione finanziaria e il palese tradimento stanno divorando il corpo politico palestinese come un cancro incurabile . Discorsi su ‘ unità ’ , ‘ riconciliazione ’ e ‘ costruzione dello stato ’ non sono altro che parole , mentre i palestinesi conducono la loro triste esistenza sotto il tallone dei soldati , ai checkpoints e sotto il sordo ma esasperante ronzio dei droni militari . Eppure le elites di Fatah hanno applaudito Abbas circa 300 volte durante il suo discorso di tre ore . Che cosa applaudono , esattamente ? Che cosa è stato ottenuto ? Quale strategia ha proposto per mettere fine alla occupazione israeliana ? Molta terra palestinese è stata persa tra il sesto congresso di Fatah nel 2009 e il settimo . Questo non è un risultato , ma un motivo di allarme . La triste verità è : nessun Palestinese che si rispetti dovrebbe applaudire la vuota retorica ; mentre i membri rispettabili di Fatah dovrebbero urgentemente riconsiderare tutti insieme questa devastante deriva . Le opinioni espresse in questo articolo appartengono all’ autore e non necessariamente
    rispecchiano la politica editoriale dell’Agenzia Ma’an News . Ramzy Baroud è un giornalista accreditato a livello internazionale , scrittore e fondatore del sito www.PalestineChronicle.com . Il suo ultimo libro è ‘ Mio padre era un combattente per la libertà : la storia non raccontata di Gaza ’ . http://ZEITUN.info | traduzione di Cristiana Cavagna |
    ( * ) Questa e altre fonti confermano : un certo DAHLAN avvelenò un certo ARAFAT ( nota MOLCA )

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