A quanto lo vendi questo pane? Nessuno può speculare sulla fame della gente

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16 Giugno 2017

La comunione con il tuo Corpo e il tuo Sangue, Signore Gesù Cristo, non diventi per me giudizio di condanna.
Dalla liturgia

La vita è un cammino per cercare qualcosa, qualcosa che ci attrae, ma che spesso rimane misterioso. E per cercare ci mettiamo in viaggio. Partiamo come Ulisse o come Frodo. Ogni viaggio è rischioso, ma è l’unico modo per vivere!

Anche la Bibbia ci presenta spesso la vita come un viaggio ed è un viaggio che inevitabilmente deve passare attraverso il deserto. Un deserto che sembra non finire mai, un deserto che dura quarant’anni, un deserto nel quale Israele sperimenta la fame. Ma è attraverso questa esperienza che Israele impara a fidarsi di Dio, impara a scoprire che il pane non si conquista, la vita non si possiede. Come Dio aveva donato all’uomo il giardino e i frutti di ogni albero, così in Gesù continua a donare quello che serve per vivere: prendete e mangiatene tutti!

La Chiesa è stata chiamata a custodire questo pane che dà vita, eppure molto spesso la Chiesa diventa il luogo dove questo pane è nascosto e reso inaccessibile.

Là dove la Chiesa dà scandalo, viene costruito un muro tra il popolo e il pane.

La Chiesa è l’unico luogo in cui questo pane può essere trovato, ma è altresì vero che la Chiesa è l’unico luogo in cui questo dono può essere occultato.

La Chiesa è il luogo della solidarietà, dove il pane può essere diviso. Non la Chiesa dei documenti e delle interviste, ma la Chiesa reale, quella che si incontra non un giorno, ma nell’ordinarietà della povertà e dei conflitti.

Dove c’è una Chiesa che toglie il pane ai suoi fedeli, là vi è peccato.

Il pane affidato alla Chiesa, il corpo di Cristo, è pane gratuito dato a tutti, non può essere un pane barattato per i propri interessi. Su questo pane non si può fare commercio. Non si può togliere il pane a un figlio solo per darlo a un altro. Sul corpo di Cristo non si possono fare affari. La Chiesa torna talvolta a gettare le sorti sulla tunica di Cristo.

La Chiesa è il luogo dove chi è chiamato a essere padre distribuisce il pane ai figli senza fare preferenza di persone. Un padre che lascia morire un figlio per ingozzarne un altro non è un padre ma un assassino.

Il pane che la Chiesa è chiamata a distribuire è il pane vero non il pane della menzogna e della denigrazione.

Ai tuoi figli che camminano nel deserto, tu, Chiesa, quale pane stai distribuendo?

Chi crede di essere sazio, si chieda quale pane ha mangiato. Forse è lo stesso pane che mangiarono i padri e morirono. Sono i sazi che oggi deridono chi aspetta il pane vero, deridono chi continua a fidarsi nell’attesa di ricevere il pane come dono, deridono chi non ha mai pensato che il corpo di Cristo sia una conquista.

Il pane di Cristo è il pane dei poveri, dei semplici, degli umili. Non è il pane dello stratega, del perverso e del narcisista.

A te, Chiesa, è affidato il compito di distribuire il pane che dà vita, ma a volte dalle tue mani cade il pane del Nemico che sazia l’istinto, copre i vuoti dello stomaco, e intanto avvelena l’anima fino a portare alla perdizione chi lo ha venduto.

I tuoi figli hanno fame. Tutti. Senza distinzione. Torna ad essere madre. Torna a donare padri che non siano mercanti. Quel pane non è tuo, ma senza di te siamo condannati a morire di fame.

Testo

Gv 6,51-58

Leggersi dentro

  • Qual è la tua immagine di Chiesa?
  • Di cosa hai fame in questo momento del tuo viaggio?

 

TAG:
CAT: Religione

Un commento

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  1. lucianotanto 7 anni fa

    …il pane lo vendo al prezzo che mi pare, e tu lo puoi comprare o no. si chiama libertá economica/libertá di scelta, in base a la competitivitá del mercato. il resto é ideologia.

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