Pietro Grasso chiede scusa a nome di tutti gli uomini, i quotidiani lo ignorano

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22 Settembre 2017

Ieri sera al TG1 il presidente del Senato, seconda carica dello stato, commentando la morte della giovane quindicenne pugliese ha detto parole importanti: “A nome di tutti gli uomini ti chiedo scusa. Finché tutto questo verrà considerato un problema delle donne, non c’è speranza. Scusateci tutte, è colpa nostra, è colpa degli uomini, non abbiamo ancora imparato che siamo noi uomini a dover evitare questo problema, a dover sempre rispettarvi, a dover sradicare quel diffuso sentire che vi costringe a stare attente a come vestite, a non poter tornare a casa da sole la sera. E’ un problema che parte dagli uomini e solo noi uomini possiamo porvi rimedio” e ha concluso il suo intervento dicendo “Tutto ciò che limita una donna nella sua identità e libertà è una violenza di genere. Non esistono giustificazioni, non esistono attenuanti, soprattutto non esistono eccezioni. Finché tutto questo verrà considerato un problema delle donne – conclude Grasso – non c’è speranza“.

Parole intense, parole precise, parole forti che non credo siano state mai pronunciate in questo modo da un’alta carica istituzionale. Parole che molte donne vorrebbero sentire pronunciate più spesso, perché alla fine magari entrino nel patrimonio culturale di questo paese.

Eppure di questo intervento non ho trovato traccia oggi sui principali quotidiani. Io me ne sono accorta grazie ad un post di un amico su facebook e cercando su google ho trovato solo link ad agenzie e siti minori.

I principali quotidiani che ci raccontano se Renzi scoreggia o Di Maio si scaccola, che riportano i litigi su twitter di personaggi di seconda o terza linea, non si sono accorti di questo messaggio, oggettivamente in controtendenza rispetto a quelli ascoltati o letti nelle scorse settimane (vedi alla voce “firenze non è la città dello sballo”).

Gli stessi quotidiani che ti sbattono i dettagli delle violenze che siano nei parchi o alla guardia medica in prima pagina si sono dimenticati di riportare il messaggio a riguardo del presidente del Senato.

Forse hanno deciso che parole di responsabilità e in cui si menziona la “questione di genere” non producono abbastanza click. Ne avranno sempre di meno, di questo possono stare sicuri.

TAG: piero grasso, questione di genere, violenza
CAT: Questioni di genere

11 Commenti

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  1. ester-d-ajeta 7 anni fa

    Ogni volta che leggo – e soffro – di questi delitti contro le donne, insisto nel sottolineare che è soprattutto un problema di EDUCAZIONE che riguarda sia la famiglia che la scuola. Il sessismo è purtroppo talmente radicato a livello mondiale che ci vorranno generazioni e generazioni per liberarsene, e non é detto che ci si riuscirà. Ben vengano quindi interventi importanti come quello di Grasso, che indica implicitamente un’altra funzione della politica troppo trascurata: l’educazione di un popolo. Ma il malcostume e la violenza sono funzionali ad una stampa che vende grazie ai delitti e agli scandali. È una stampa che senza di essi non potrebbe sopravvivere. Tra l’altro, a giudicare dalle cronache degli ultimi tempi, sembra che l’affermazione delle loro capacità in tutti i campi produca una reviviscenza della volontà di sopraffazione degli uomini, la cui maggioranza non è affatto disposta a riconoscere le donne come soggetto e a rispettare la loro volontà. Ed è di massima importanza una presa di coscienza degli uomini in generale e un affrancamento alla protesta femminile.

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  2. ester-d-ajeta 7 anni fa

    Affiancamento

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  3. ester-d-ajeta 7 anni fa

    affermazione delle capacità femminili in tutti i campi. Scusate gli errori del cell.

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  4. dionysos41 7 anni fa

    Come non condividere parola per parola? e come non essere d’accordo che il problema riguarda gli uomini e che sono loro a doverlo risolvere? E lo dico, come Grasso, da uomo. Perché gli uomini che commettono violenza sulle donne, ogni tipo di violenza, commettono un crimine – orribile, imperdonabile – contro le donne, ma anche contro gli uomini, perché ne offendono la dignità, ne degradano la natura.

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  5. pbb 7 anni fa

    Però. Complimenti a Grasso. Finalmente, Al tempo stesso, a mio parere c’è però un ambito in cui vi è una responsabilità anche femminile: nel modello pedagogico, cioè nel loro ruolo di madri. E’ un fattore di rilievo come i bambini e le bambine vengono cresciuti negli anni iniziali. Per intanto, è una dichiarazione che per chi se ne occupa consente di lavorare in modo più incisivo sulla prevenzione e motiva/consente noi maschi inorriditi d tutto ciò a muoverci con più efficacia.

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  6. pbb 7 anni fa

    Però. Complimenti a Grasso. Finalmente, Al tempo stesso, a mio parere c’è però un ambito in cui vi è una responsabilità anche femminile: nel modello pedagogico, cioè nel loro ruolo di madri. E’ un fattore di rilievo come i bambini e le bambine vengono cresciuti negli anni iniziali. Per intanto, è una dichiarazione che per chi se ne occupa consente di lavorare in modo più incisivo sulla prevenzione e motiva/consente noi maschi inorriditi d tutto ciò a muoverci con più efficacia.

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  7. lucanuovo 7 anni fa

    L’intervento di Grasso mi ha offeso e indignato. Che chieda scusa per sé se ha la coscienza sporca. Io,che sono un uomo, ho sempre rifiutato qualsiasi forma di violenza e come educatore cerco quotidianamente di sensibilizzare i miei alunni su questi temi. La violenza sulle donne è una tragedia dovuta alla (sotto)cultura ed è un soprattutto un fatto di educazione e formazione. E gli educatori sono tutti gli adulti, uomini e donne. L’uscita di Grasso è un intervento inutile e superficiale alla ricerca dell’applauso facile. Male hanno fatto i giornali ad ignorarlo: quando la seconda carica dello stato scende a questi livelli di banalità è bene che lo sappiano tutti

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  8. ele-cir 7 anni fa

    Grazie a Michela Cella per avere pubblicato questo post. Lo abbiamo rilanciato sulla pagina di Non Una Di Meno Milano in preparazione della manifestazione del 28settembre. E hai ragione, i media hanno gravi responsabilità nel selezionare i contenuti da diffondere.

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  9. davidmon 7 anni fa

    Ma io mi chiedo dov’è finita la ragione… questo qua prima colpevolizza gli Italiani che sono emigrati (“i ragazzi stranieri in Italia, perfettamente integrati, hanno diritto di essere cittadini italiani, più degli italiani all’estero che hanno dimenticato la loro terra” http://www.italiachiamaitalia.it/il-presidente-del-senato-pietro-grasso-chieda-scusa-agli-italiani-nel-mondo/#), poi adesso si scusa a nome di TUTTI gli uomini per i “femminicidi”!?

    Ma perché non parla per sé?? Io non mi sento proprio di scusarmi per niente e per nessuno. Se c’è in giro gente esaurita che uccide, che colpa ho io? E finiamola di chiamare gli omicidi “femminicidi”, che non fa altro che allontanare ancor di più l’uomo dalla donna: come dire che se una femmina viene uccisa, è colpa del maschio. E anche scusarsi a nome di TUTTI gli uomini ha lo stesso significato. Ma che razza di psicosi e frustrazione è?? L’uomo in generale, di questi crimini NON ha nessuna colpa. I Talebani stanno altrove, per fortuna. Ed è triste vedere come questi episodi vengano spesso usati come pretesto per attribuire colpe e potersi lamentare per un’infelicità che invece è dentro di sé.

    Che uccidere sia un atto grave e da perseguire, lo sa anche un bambino, ma non bisogna nemmeno avere la laurea in matematica per fare due calcoli:
    all’anno vengono uccise diciamo 300 donne? Ok, significa che ci sono 300 uomini usciti fuori di senno o che già lo erano. In Italia ci sono circa 20.000.000 di uomini, togliendo le fasce di età “basse e alte”. E allora 300 su 20.000.000, che percentuale è?? Anche moltiplicando per 100 anni di omicidi, si arriva malapena allo 0,1%.
    E allora se ne parli certo, ma specifichiamo bene.
    E molta responsabilità di tutto sto manicomio è dei Media, che si ostinano a bombardarci la testa quotidianamente con “femminicidi” spacciati per atti compiuti dalla totalità degli uomini, anzi dei maschi.
    Ma vivete sereni! E serene… Il cervello ce l’abbiamo per usarlo non solo da contrappeso. Onorevole Grasso compreso. Che fa anche rima.

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  10. marco-baudino 7 anni fa

    Davidmon non scrive male. C’è effettivamente strumentalizzazioni con certe affermazioni di una certa cultura che tenta di diventare dominante, come quella impersonificata dalla Madame BoldrinA a cui non può che fare eco Mister Grasso. E’ la politica che mette gli Italiani contro gli Italiani, in nome di separazioni demagogiche e giustificazioni alla incapacità di gestire il fenomeno migranti.
    Roma antica insegna: “Divide et impera”. Il problema che ai giorni nostri non si sa chi “impera”, conosciamo solo i burattini che eseguono l’ordine di seminar discordia, mettendo gli uni contro gli altri… Ma il buon senso vincerà, mi auguro.

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