“Further, Faster, Together” il Patto dei Sindaci alla COP23

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15 Novembre 2017

di Giada Messori

Più del 50% della popolazione mondiale vive ormai nelle città. Per questo motivo, è sempre più importante che i centri abitati prendano coscienza delle loro responsabilità e intervengano direttamente per ridurre il loro impatto ambientale, aiutando dal basso le loro nazioni nel raggiungimento degli impegni presi a Parigi. Più di 7400 amministrazioni hanno preso già preso parte al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Ambiente, impegnandosi a limitare le loro emissioni.

Leader locali, rappresentanti di governo, uomini di finanza ed imprenditori: personalità di spicco provenienti da ogni parte del mondo si sono riunite alla COP23 per condividere le proprie esperienze positive legate a quest’iniziativa e promuovere la transizione ad economie più resilienti. Una serie di eventi tematici ha permesso di affrontare la questione sotto diversi punti di vista.

Tra gli argomenti trattati, è stata approfondita l’importanza del dialogo tra i diversi livelli dell’amministrazione ma anche tra i vari settori all’interno delle città, promuovendo una pianificazione integrata che migliori la cooperazione tra le parti e coinvolga cittadini e stakeholders. Sono risultate fondamentali anche la costruzione delle competenze, la trasparenza in fase di progetto e lo sviluppo di una maggior consapevolezza nella popolazione tramite la comunicazione e l’educazione. Una delle grandi opportunità fornite dal Patto dei Sindaci è inoltre l’opportunità di fare rete con altre città e prendere esempio dalle loro soluzioni, collaborando invece di competere, e permettendo a realtà di piccole dimensioni di aggregarsi per ottenere maggiori risultati.

Il tema della finanza, particolarmente centrale durante queste negoziazioni, è stato trattato con grande attenzione, in quanto la scarsità degli investimenti è spesso un forte freno nel raggiungimento degli obiettivi. Facilitare l’accesso ai fondi necessari è un problema complesso che ancora non ha trovato risposta, ma la parola chiave emersa durante il dibattito è stata “fiducia”.

È importante avere una strategia solida e lungimirante. Continuare a cambiare gli obiettivi nel breve termine per non affrontare problemi strutturali in un progetto è controproducente nel lungo periodo. Senza priorità chiare e procedure solide, non c’è continuità e senza fiducia nessun soggetto del mondo finanziario rischierà un investimento.

Per il raggiungimento di un futuro sostenibile è quindi fondamentale che le nazioni intervengano fornendo il supporto e le strutture normative necessarie a livello locale, mettendo a sistema le risorse nazionali con la conoscenza del territorio che solo le amministrazioni locali possiedono.

TAG: cambiaento climatico, città, COP23, Covenant of Mayors, Patto dei sindaci, resilienza
CAT: clima

Un commento

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  1. marco-baudino 6 anni fa

    Gentilissima Giada Messori, grazie per questo articolo. Lo userò nell’incontro che si sta organizzando con un certo numero di sindaci, a partitici (liste civiche) e al di fuori dei deliri pre elezioni nazionali, in un certo punto dell’Italia e a brevissimo. Per ragioni di riservatezza, visto questo ottimo strumento messo i a disposizione da Gli Stati Generali (che ringrazio sinceramente), non posso aggiungere altri dettagli. Ma quello che lei enuncia, Further Faster Together, per il bene del Territorio e ciascuno per se per il bene di tutti, le posso dire, si potrà fare…

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