La Ballata Triste di Nada è il miglior brano sui diritti umani del 2016

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22 Marzo 2017

«Non sono molto abituata a ricevere premi e le volte che mi è capitato ho sempre cercato di non esserci ma il premio di Amnesty International mi fa davvero felice, soprattutto per questa mia canzone così tremendamente attuale. Da donna cerco di intuire, ma non trovo niente da capire in quello che succede troppo spesso alle donne, che purtroppo, e quasi sempre tra le mura domestiche, vengono distrutte da chi dice di amarle». Commenta così Nada, l’assegnazione del Premio Amnesty International Italia, per la sua Ballata Triste.

Il premio, indetto nel 2003 da Amnesty International e dall’associazione culturale Voci per la Libertà, premia il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente, in questo caso un brano sul femminicidio. A scegliere il brano vincitore tra le 10 nomination è stata una giuria di esperti giornalisti del settore musicale.

Scritta in un giorno, in seguito all’ennesima orrenda storia di femminicidio, Ballata Triste racconta di una giornata apparentemente normale che finisce in tragedia. «All’inizio non sapevo se registrarla, mi faceva male, – rivela l’autrice – ma poi ho pensato che anche in una canzone si possono raccontare sentimenti di ribellione verso situazioni così drammatiche, con la speranza che una voce fra le tante possa suscitare un po’ più di attenzione. Spero che nel futuro prossimo ci si possa comprendere e capire, che l’amore prevalga sulle incompatibilità, e se non l’amore almeno il rispetto. Come fare? Sono convinta che ci dobbiamo educare fin da bambini a superare nella vita le difficoltà del vivere insieme, e imparare che se finisce un amore si deve riuscire ad avere riguardo per l’altro e per il dolore».

 

 

Come afferma Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia, le statistiche sulla violenza contro le donne sono sconvolgenti. Ma sono numeri ai quali, dopo lo stupore iniziale, si finisce col fare poco caso, a cui si finisce per assuefarsi. Per questo è importante parlare di persone, raccontare le loro storie, ognuno facendo uso dei propri mezzi espressivi, canzoni comprese. Canzoni profondamente sentite, che arrivano al cuore, che fanno capire quale sia il problema assai meglio delle statistiche. Canzoni come Ballata triste di Nada, – continua il presidente – alla quale siamo grati per avere, con la sua sensibilità, dato un importante contributo nel far conoscere una realtà che dovremo, prima o poi, attraverso il nostro impegno giorno per giorno, riuscire a cancellare per sempre.

La premiazione avrà luogo a Rosolina Mare (Rovigo) domenica 23 luglio, nel corso della serata finale della 20a edizione di Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty, festival che si terrà dal 20 al 23 luglio e ospiterà anche lo storico concorso dedicato agli emergenti, il cui bando rimane aperto fino al 22 aprile sul sito www.vociperlaliberta.it.

 

(Foto di copertina © Silva Rotelli)

TAG: Amnesty International Italia, femminicidio, Nada, violenza di genere, Voci per la libertà
CAT: diritti umani, Questioni di genere

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