San Valentino: il desiderio d’amore

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14 Febbraio 2018

L’amore nasce inaspettato da un incontro casuale che sconvolge la vita, da un evento imprevedibile che apre la nascita di un mondo nuovo.
In ogni amore è in gioco una trasformazione fondamentale della contingenza dell’evento, dell’incontro che sfocia in un destino necessario.

Come insegna Sartre io non esisto più per caso,ma la vita prende un’altra direzione, un altro significato: è questa la gioia eterna dell’amore: il mondo chiuso dell’Uno, si apre al mondo nuovo del Due.
Grazie all’amore dell’altro la vita riceve un senso, si sente voluta, desiderata, giustificata ad esistere.
Mentre prima di essere amati eravamo inquieti e la nostra esistenza non aveva alcun significato, ci sentivamo di troppo, ora sentiamo che questa esistenza è ripresa, è voluta nei suoi minimi particolari.
Questo è il fondo di gioia dell’amore quando esiste: sentirci giustificati di esistere.
Attraverso l’amore dell’Altro si schiude un nuovo mondo che rilegittima l’esistenza: è resa possibile una nuova nascita, perché l’amato si sente atteso, eletto, chiamato, insostituibile.
L’amore trasforma la contingenza di un incontro in un destino, in una necessità ineluttabile.
L’ incontro d’amore turba la nostra identità, che viene contaminata da una nuova esistenza, che fornisce un’altra piega alla nostra vita. Implica un indebolimento dell’Io, una perdita di controllo, uno smarrimento.
L’amore non può prefigurarsi come una ricerca narcisistica nell’altro, come se volessimo individuare nell’amata il riflesso di noi stessi, di una nostra mancanza: amo me stesso attraverso te.

Non è così: nell’illusione narcisistica l’ombra del mio fantasma mi cattura e io ne sono la preda e cerco me nell’altro, che posso anche non trovare.
Nell’incontro d’amore sono sconvolto da una nuova energia che trasforma la mia vita. Si urta contro un’alterita’, che è definita eteros .
Il nome dell’amata diventa insostituibile, incomparabile, perché identitario di un’esperienza sconvolgente, copernicana, rivoluzionaria di un’esistenza.
Amore significherà abbandono all’altro, ma anche donazione, ricominciamento di un’esperienza che apre un inatteso orizzonte.
Inevitabilmente il desiderio erotico si accresce, perché in gioco non è solo il corpo, ma l’abbandono all’altro che allarga la vita, vista dal Due e non più dall’Uno.
L’amore è dare all’altro quello che non si ha.
Limitarsi a dare quello che si ha significherebbe rispondere solo sul piano dell’avere non dell’essere. Dare quello che non si ha, significa donare all’altro la mancanza che la sua vita apre in noi.
Significa in ultima analisi conferire un nuovo significato: posso oggi grazie all’altro che prima non c’era, vedere il mondo con altri occhi.
Quello che ha provocato la mancanza oggi è pienezza domani e questo dono farà sì che il mondo sia visto sotto un’altra luce, quella del Due e non dell’Uno.
L’amore è povertà che cerca ricchezza: è come si dice nel mito di Eros:Penia che cerca Poros.
Nasce nel giardino di Venere, mentre tutti dormono.
L’amore è desiderio che etimologicamente significa mancanza di stelle. L’uomo è propriamente colui che desidera, che avverte la mancanza delle stelle: da quando l’uomo alzò lo sguardo verso il cielo stellato ha sempre riconosciuto, con stupore, di essere pieno di questa sete struggente.amore
Per tutta la vita saremo sempre alla ricerca dell’altra metà, con la quale ripristinare l’intero, da cui derivavamo. L’amore è la forza che ci spinge, in maniera irresistibile, a cercare di raggiungere la completezza che ci manca.

Il nome di Amore non è altro se non la brama della ricerca di quell’intero, perché Zeus ruppe il mito degli Androgini.
L’amore è connaturato, ed il suo scopo è quello di risanare la natura umana, tentando di fare di due uno.
Si comprende che l’amore è la chiara consapevolezza della non autosufficienza. La ricerca dell’altro è profondamente dovuta alla mancanza, alla nostalgia dell’intero.
Amare significa, dunque, non soccombere alla malattia del desiderio, ma liberarsi da essa, guarire, fare in modo che quell’arancia spaccata si possa ricongiungere e ripristinare ciò che era prima.
Eros risana, non ammala: infelice non è colui che ricerca la propria metà, bensì colui che persiste nella propria parzialità, nell’essere solo, ritenendosi perfetto.
L’amore riempie la vita e ti dona l’infinito.
Amiamoci: il mondo diventa migliore e non siamo più soli.

TAG: amore
CAT: Filosofia

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