“Sì al Ponte sullo Stretto di Messina”. Collegherà Firenze ad Arcore

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6 Novembre 2015

Habemus Papam ‪Renzi‬: il Ponte sullo Stretto diventerà realtà, parola di Matteo Renzi (risposta rilasciata a domanda diretta in un’intervista da Bruno Vespa nel suo nuovo libro, Donne d’Italia) (2).

“Prima di discuterne sistemiamo l’acqua di Messina, i depuratori e le bonifiche”, ha però spiegato il premier. “Poi faremo anche il ponte, portando l’alta velocità finalmente anche in Sicilia e investendo su Reggio Calabria, che è una città chiave per il sud. Dall’altra parte dobbiamo finire la Salerno Reggio Calabria. Quando avremo chiuso questi dossier – ha sottolineato il premier – sarà evidente che la storia, la tecnologia, l’ingegneria andranno nella direzione del ponte, che diventerà un altro bellissimo simbolo dell’Italia” (Matteo Renzi, 6 Novembre 2015)

Stupisce la disinvoltura con la quale i propagandisti del ponte raccontino grosse panzane per turlupinare gli eventuali gonzi da imbrogliare.

Io non parlerò (solo) dello scempio ambientale, del crollo dell’economia messinese legata al traghettamento (forse questo sarebbe l’unico caso di grandi somme di denaro spese per incrementare la disoccupazione), della città di Messina privata di ogni funzione e ridotta a essere un ramo secco, ma mi limiterò a parlare delle “panzane” (1).

La prima è che la Sicilia, grazie al ponte, diventerà a sua volta un “ponte” dall’Africa all’Europa. Quindi, secondo i propagandisti del ponte, un tunisino diretto in Germania, mentre ora prende un aereo per la Germania, scavalcando così la Sicilia, con il ponte sullo Stretto si imbarcherà su un aereo per la Sicilia, dove prenderà a nolo una macchina per proseguire il viaggio per la Germania.

La seconda panzana è che, grazie al ponte, la Sicilia avrà un grande avvenire economico e sarà messa in contatto con l’Europa. Il grande avvenire economico sarà assicurato dall’interscambio fra Sicilia e Calabria, cioè da centinaia di camion che ogni giorno dalla Calabria porteranno in Sicilia olive calabresi, mentre altre centinaia di camion dalla Sicilia porteranno in Calabria olive siciliane. Questo vorticoso giro di olive porterà ricchezza a tutti: ai Siciliani ed ai Calabresi!

E andiamo al contatto con l’Europa. Facciamo l’ipotesi di un tir carico di merci che da Palermo debba andare in Spagna, a Barcellona. Il nostro autista parte da Palermo e, attraverso alcune interruzioni dell’autostrada e dopo varie peripezie, arriva a Messina. A Messina trova il ponte che, avendo varie corsie, gli permette il rapido attraversamento dello Stretto. Arrivato in Calabria, però, la festa finisce e deve prendere l’autostrada per Salerno, che pare che non sia fra le migliori d’Europa. Egli, così, attraversa la Calabria, la Campania, il Lazio, l’Italia centrale e, a un certo punto, è preso da una irrefrenabile gioia: vede davanti a sé la Terra Promessa: la Padania.

Entrato in Padania, dopo una breve sosta per baciare la Terra Promessa, riparte, ma dopo un certo tempo deve deviare verso occidente. Passa poi il confine fra l’Italia e la Francia e comincia ad attraversare la “douce France”. Dopo un lungo percorso gli appare l’imponente catena dei Pirenei. Attraversa anche i Pirenei ed entra in Spagna. E, finalmente, sfinito ma felice, arriva a Barcellona, fra l’entusiasmo degli Spagnoli accorsi a festeggiare l’autore della grande impresa.

Un bambino che ha seguito questa odissea dice: “Ma il camionista non avrebbe fatto meglio a imbarcare il tir a Palermo, sbarcando il giorno dopo a Barcellona”.

Ed io debbo ammettere che il bambino ha ragione, ma gli spiego che il governo italiano, dopo avere speso tutti i soldi previsti per la Sicilia per fare il ponte sullo Stretto, non avrà ormai soldi per curare altri collegamenti. Stando così le cose, il governo italiano, il ponte potrà pure farlo ma non “a grande richiesta” dei Siciliani (3).

Faccio notare anche questa dichiarazione: ecco cosa significa la politica del ‪#‎Cambiaverso‬. Dire tutto e il contrario di tutto.

Immagine

 Collegamenti esterni: 

(1) “Ponte sullo stretto: collegare Firenze ad Arcore” (il contributo del blog In fondo a Sinistra)

(2) “Renzi: il ponte sullo stretto di Messina si farà” (La Stampa, 6 Novembre 2015)

(3) “Radio taxi Verdini 3570” (il contributo del blog In fondo a Sinistra)

 

TAG: Matteo Renzi, Ponte sullo stretto di Messina
CAT: Governo, Partiti e politici

Un commento

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  1. luciano-di-camillo 8 anni fa

    Nuovamente sta rifiorendo una certa letteratura sulla costruzione del Ponte sullo Stretto.
    Inseriamoci, allora, anche un minimum di psicologia. E, cerchiamo di ragionare.
    Qualsivoglia azione umana presenta anche una componente, x così dire, soggettiva.
    Nella fattispecie, lo dimostra (semmai ve ne fosse bisogno) il fatto che il Sig. Premier prima fosse contrario ed adesso, addirittura, lo dà x scontato. L’ago della bilancia, tra ante e post, è, l’ Ego; l’amor x l’ Ego, appunto.
    Intanto, si può affermare che l’eventuale costruzione del Ponte sarebbe, comunque, positiva.
    Epperò, se contestualizzata con le altre non giammai ben note molteplici drammatiche esigenze, l’idea decade automaticamente ad un remoto futuro.
    Ed allora xchè questo ripensamento che, addirittura, qualche brava ingenua persona reputa non vera e, già critica che non verrà fatta come annunciato. E, parimenti, si fa incantare dalla … prevedibile pretattica di far precedere l’opera dalle altre più urgenti.
    Ciò posto, ben forse, una psicologica spiegazione potrebbe esser ricercata in qualche epiteto (sia di c / sx che di c / dx ) elargito al Nostro (che x la carica rivestita non dovrebbe essergli mai proferito); una specie di lesa maestà non … democraticamente giuridica, ma, eticamente, sì. Sarebbe bello che le parole venissero sempre usate in modo costruttivo
    ed in emula gara. Tornando all’ epiteto, quello che potrebbe esser illuminante x cercare di comprendere va sul meno… indelicato, ovvero, megalomane.
    In soldoni, la voglia di apparire (umanamente giusta) è immensa, monumentale, come, peraltro, testimonia la ricerca del continuo arricchimento del proprio curriculum nell’ottica d’esser ricordato come uno Statista. Anche se le … riforme dovranno passare al vaglio della prova dei fatti.
    Eppoi, se non vi è un … pro domo sua, come si fa a parlare di siffatta opera allorchè, restando in tema, vi è una rete viaria da terzo mondo; forse, meglio nell’antichità !
    Allora, come mai non ci si era pensato prima ( e che ora è una costante) all’opera che ” sarà un simbolo bellissimo ” ; questo è un sogno a … piedi svegli da far volare sull’acqua, altro che mettere le ali da quadrimotore (sempre a spese di chi sta sempre a terra) a Palazzo Chigi.
    Una mirabolante costruzione sotto il Suo regno ad imperitura memoria del Suo nome da scolpire nella correlata targa commemorativa come, in egual modo, dimostrano quelle del Ponte di Brooklyn e del Golden Gate Bridge in cui, oltre la scontata targa vi è anche un monumento ad un avente titolo; altra super allettante idea (potenzialmente realizzabile) che nella Terra ove si approvino … provvedimenti anticostituzionali (altro che Magna Carta) ogni altra cosa può esser concretizzata.
    Ovviamente, si augura ci si sbagli nella speranza che l’operato del Nostro sia scevro da narcisistici riflessi ed improntato a totalizzante interesse del Popolo Sovrano.
    Luciano Di Camillo

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