Bubi

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28 Ottobre 2017

Lo vado a trovare di tanto in tanto. Si è preso un appartamento dall’altra parte della città.
Dice che gli serve una pausa di riflessione
Per ritrovare se stesso, dice.
Così adesso viviamo separati.
Ma io non  voglio perderlo di vista, ogni tanto gli faccio la spesa e, portandola a casa sua, ne approfitto per cucinargli qualcosa di commestibile e, se non me lo impedisce -quasi mai, a dire il vero – gli stiro anche due camicie.
Porto con me Bubi, il nostro cane.
Un bloodhound. E’ rimasto da me, ma trovo giusto fargli rivedere il suo “papà”.
E’ un cane diffidente Bubi. Non fa amicizia con nessuno, non si lascia accarezzare da nessuno.
Tranne che da Paola, la mia migliore amica, per la quale va pazzo. Non appena la vede, si mette a guaiolare dalla felicità e poi si stende sulla schiena per farsi accarezzare la pancia. E’ stato sempre così: un amore a prima vista, che dura da anni.

Oggi sono stata da lui con Bubi.
Quando sono entrata nell’appartamento, Bubi, che di solito corre a fare le feste al padrone, si è messo correre su e giù per la casa, andando anche al piano superiore.
Ha ispezionato come una furia tutte le stanze, sempre con il naso a due millimetri dal pavimento, come se inseguisse una pista, un odore noto e gradevole.
Non trovando nulla, alla fine si è sdraiato sul pavimento e ci ha fissato. Perplesso e deluso.

E’ così che ho capito che razza di amica è Paola.
Grazie Bubi.

TAG: bloodhound
CAT: Letteratura

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