Il lato tenero

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16 Settembre 2017

L’amministratore delegato parlava e parlava: margine operativo lordo, ricavi, investimenti pubblicitari, recupero di quote di mercato, ecc.
Sicuro, determinato, come al solito. Un discorso denso di concetti, privo di sbavature o voli pindarici, come era nel suo stile di uomo pragmatico e abituato, come diceva lui stesso, “a fare accadere le cose”.
Tutti ascoltavano in religioso silenzio. Alcuni annuivano spesso. I più zelanti prendevano appunti.
Quelli ancora più zelanti annuivano e prendevano appunti, simulando entusiasmo.

Squillò un cellulare.
Quello dell’amministratore delegato naturalmente, tutti gli altri erano stati rigorosamente spenti o silenziati.

L’amministratore delegato rispose.
Con un tono di voce che i più non gli conoscevano: esageratamente zuccheroso, mellifluo, carezzevole, bamboleggiante.

“Con chi cavolo sta parlando? “ sussurrai al mio vicino di tavolo.
“Con la figlia” mi rispose il collega.
“E quanti anni ha la figlia? Due?”.
“Trentadue”
“E perchè le parla come se stesse parlando con una deficiente?”
“La considera sempre la sua bambina”
“Una bambina? Di trentadue anni?”
“Che vuoi farci? E’ il suo lato tenero”.

TAG: telefonata
CAT: Letteratura

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