Ritornare alla vita

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25 Febbraio 2018

Immaginate di addormentarvi e, dopo un lungo sonno di oltre trent’anni, di risvegliarvi in un mondo che intanto è radicalmente altro rispetto a quello che avete lasciato.  E’ quanto accade a Giovanni, un giovane entrato in coma dopo essere stato colpito da uno striscione nel corso di una manifestazione politica, protagonista di “Quando”, l’ultimo romanzo di Walter Veltroni edito da Rizzoli.

Per Giovanni è un’esperienza unica che impone al nostro la necessità del riappropriarsi del tempo, ciò che avviene attraverso un percorso che, nel caso in specie, solo la guida amorevole di due donne, una suora e una psicologa le quali si caricano il compito improbo di rialfalbetizzare l’uomo, rende alla fine praticabile.

Quello di Giovanni è, dunque, un viaggio difficile, che lo porta ad un continuo e, quasi, traumatico confronto con il suo passato ma che, anche, lo costringe ad impattare con i giganteschi progressi sociali e tecnologici realizzatisi negli anni in cui aveva sperimentato la sospensione della sua coscienza .

L’originale invenzione letteraria, una cifra di scrittura scevra da ogni artifizio, ma anche la notevole capacità di cogliere i sentimenti umani e di darne rappresentazione che certamente riescono a coinvolgere il lettore,  a nostro avviso, ne fanno un libro gradevole che si può perfino permettere di offrire , soprattutto nell’ultima parte, singolari spunti di riflessioni sui  cambiamenti epocali che stiamo vivendo in questo mondo in continua e convulsa trasformazione.

Qualche criticità a cui, almeno come personale consiglio, l’autore dovrebbe mettere mano in un’eventuale prossima riedizione, è tuttavia presente . Mi riferisco agli appesantimenti dovuti ai continui riferimenti alla sua esperienza politica, calati talora perfino impropriamente, che occupano esageratamente taluni passaggi della storia. Stesso discorso andrebbe fatto a proposito del richiamo costante alla filmografia, che sappiamo essere passione dell’autore, anche in questo caso qualche taglio non farebbe certo male.

TAG: cambiamenti cultuali e tecnologici, coma profondo, libri
CAT: Letteratura, Roma

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