L’ennesima bufala da social : la magnitudo falsata per non risarcire i danni

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26 Agosto 2016

In questi ultimi anni, si sa, i complottisti sul web e sui social proliferano a vista d’occhio. Qualunque sia il tema, dalla storia allo sport, dall’attualità al gossip, si crea sempre una fronda di persone che preferiscono credere a versioni per forza diverse da quelle dei canali ufficiali, e che spesso finiscono per essere critiche, basate su prove ottenute con fantasiose teorie, ai potenti o a chi ci governa.

Purtroppo nemmeno la recente tragedia del terremoto che ha devastato diverse zone del Centro Italia ha impedito che si formasse consenso intorno ad una notizia che, a prima vista, ha fatto gridare allo scandalo migliaia di frequentatori dei social network più comuni. A prima vista, appunto. Perchè informandosi un minimo e analizzando la questione con spirito oggettivo, cercando di non prendersela ciecamente con i nostri governanti, o quelli scorsi in questo caso, come molti hanno fatto, la verità sarebbe emersa quasi subito.

Mi riferisco, per chi non ne fosse ancora al corrente, all’ultima follia dei complottisti : la magnitudo del terremoto che ha colpito il Centro Italia è 6.2 ma il dato diffuso dai media è 6.0 perché una legge del governo Monti fissa a 6.1 la soglia oltre la quale lo Stato è tenuto a sostenere il risarcimento danni per i cittadini. Il governo avrebbe dunque convinto i sismologici italiani a diffondere un dato diverso, in modo da non dover scucire nemmeno un euro per porre rimedio a questa immane tragedia.

Scrive Daniele su Facebook : “Mi sono accorto di una cosa. Mentre facevo zapping sono finito sul canale 141 , c’è la rete Allnews francese e nel serpentone c’è scritto terremoto 6.2. Li per lì non ci ho fatto caso, ma guardando una rassegna delle TV straniere e stampa, tutti scrivono 6.2 . Mentre le TV italiane e istituto di geofisica scrivono e parlano di magnitudo 6.0. Ho guardato il sito della geofisica europea e lì scrivono 6.2. A pensar male si fa peccato ecc, ma sono andato a guardare anche la legge voluta da Monti per il terremoto dell’Emilia. Se un terremoto supera il 6.1 i danni li paga lo stato se non li supera li pagano gli enti locali…….. A voi le conclusioni”.

Il post in questione ha ricevuto 10 mila Mi piace ed è stato condiviso per ben 79 mila volte, e come questo se ne trovano moltissimi altri. Da qui in poi, far diventare virale questa “notizia” è stato un gioco da ragazzi, considerando la sempre più alta sfiducia dei cittadini verso i politici, specialmente poi verso quel governo tecnico che doveva portare il paese fuori dalla crisi, guidato proprio dal Prof. Monti.

Tuttavia, analizzando la notizia circolata in rete e cercando di capire a quali normative essa faccia riferimento, emergono subito diverse inesattezze macroscopiche.

Innanzitutto, come riportato da La Stampa, secondo i complottisti il risarcimento dei danni dipende dalla magnitudo del terremoto, mentre invece essi si calcolano sulla base dell’intensità dei terremoti, cosa ben diversa perchè  la prima viene calcolata sulla base della scala Mercalli e  la seconda sulla base della scala Richter. Sono due dati diversi tra loro e che non sono necessariamente in relazione. Per capirci, un terremoto di magnitudo 7 che si verifica in una zona deserta sta al grado 0 della scala Mercalli, che misura i danni occorsi ai beni.

Ma l’errore più grossolano riguarda il riferimento alla fantomatica legge voluta da Monti che la notizia cita: essa viene descritta come una risposta dell’allora Governo all’ingente spesa che il terremoto in Emilia avrebbe comportato per le casse dello Stato. Peccato che il decreto legge in questione fu approvato il 15 maggio del 2012, ossia cinque giorni prima del sisma. La coincidenza non era passata inosservata e in tanti avevano parlato di una beffa che si sommava, così, alla tragedia. I fatti, però, anche qui si scostano dalla fantasiosa interpretazione: dopo il terremoto del 20 maggio 2012, Mario Monti firmò un decreto per garantire la copertura al 100% delle spese per la ricostruzione. E come se non bastasse proprio ieri, dopo il Consiglio dei Ministri, il Governo Renzi ha stanziato subito una cifra pari a 50 milioni di Euro per l’emergenza causata dall’ultimo tragico terremoto.

Infine, il fatto che all’estero possano aver diffuso un dato diverso da quello italiano, è facilmente spiegabile: vi sono diversi modi per calcolare la magnitudo, e le stazioni sismiche possono rilevare dati diversi a seconda di vari fattori.  (come spiegato dall’Istituto Nazionale di Geofisica al seguente link https://ingvterremoti.wordpress.com/faq/faq-domande-frequenti-sui-terremoti/#_Toc423523390)

 

Ancora una volta la faciloneria dei frequentatori di social è venuta a galla prepotentemente, dimostrando che è sempre facile prendersela con chi ci governa, specie in occasioni drammatiche come queste dove la rabbia e la frustrazione (legittime, per carità) emergono all’interno di ciascuno di noi : vedere centinaia di incolpevoli vite spegnersi in un istante, provoca naturalmente questi sentimenti. La colpa è, semmai, da cercare laddove queste bufale nascono, e mi riferisco a chi volontariamente mette in giro queste falsità al fine, credo, di trarne un qualche profitto giocando sulla rabbia dei cittadini, magari un pò ingenui e poco accorti.

Spero che questa sia l’ennesima prova che il mondo dei social è infingardo e poco sicuro, e che magari qualcuno si metta finalmente in testa di documentarsi altrove prima di fare un post stile “piove, Governo ladro”.

 

TAG: bufala, magnitudo, social, terremoto
CAT: Media

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