Adozioni, Laura Cossar: “Conta l’interesse del bambino abbandonato”

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17 Aprile 2018

Laura Cossar è una di quelle donne che dopo pochi secondi hanno già capito come sei fatto, cosa vuoi fare da grande e cosa sei riuscito concretamente a realizzare nella vita. Se fai il legale, è una dote molto utile.

Sbarazzina, intellettualmente eretica, già da bambina voleva fare l’avvocato e l’esame l’ha passato senza problemi, dopo la Laurea. Lì dove molti hanno visto infranto il sogno di poter appartenere ad una categoria che fa fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, lei a 23 anni si laurea e nel 1999 apre il suo studio.

Alcuni colleghi dicono di lei che sia “la cassazione” nel diritto di famiglia, in cui si è specializzata, proprio per quella forma tutta sua di passione verso la vita e verso quanti subiscono ingiustizie. Soprattutto nelle relazioni di coppia, soprattutto dove ci sono bambini. Davanti ad un caffè non mi nasconde di aver condotto cause in cui s’è battuta in aula, senza ad un certo punto ricevere neppure più  un compenso. “Se credi in certi valori, vai avanti lo stesso. Perché ad alcuni di questi valori non si può abdicare”.

L’avvocato ha un sorriso senza confini, una simpatia innata per le battaglie più difficili, ed una determinazione feroce che le leggi negli occhi. La incontro per capire a che punto stiamo in Italia su di un tema di cui si sente parlare sempre poco. Quello delle adozioni di bambini, in particolar modo italiani e in particolare ancora, appena nati. Che cosa dice la legge? Che cosa fa, in concreto? È applicata ovunque allo stesso modo? È vero che ci sarebbero casi in cui bambini adottati vengono restituiti dalle famiglie ai tribunali, i quali ovviamente non possono né  vogliono riconoscere un istituto che non esiste? È vero che esiste un tariffario per l’adozione, che muta tra bambini italiani e bambini stranieri? Che ruolo hanno gli operatori sociali? Può capitare che un operatore sociale senza figli e magari di giovane età e senza una famiglia, cioè senza partner e prole, possa  arrivare a dire se un’adozione é  congrua oppure no? Magari ad una coppia solida con tanti anni di convivenza che non ha potuto avere figli? Quali sono i princìpi su cui si fonda il diritto a veder riconosciuta la genitorialità? Con l’avvocato Laura Cossar ho parlato di tutto questo. Qui ci sono tutte le sue risposte. A volte, fanno male. Sempre, però, rispettano un principio: sono sincere

TAG: adozioni, diritto di famiglia, Laura Cossar, minori
CAT: Milano

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