Perché Rosa Di Domenico ha seguito il suo aguzzino

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10 Agosto 2017

Quello che accade nella mente di una giovane ragazza di 15 anni nessuno puó saperlo. In una società sempre più insensibile e distratta i social network fungono da sfogatoio di odio e spesso sono la soluzione all’insoddisfazione. Qualcuno trova l’amore vero, qualche altro incappa in vicende troppo grandi da gestire. È il caso di Rosa Di Domenico, una ragazza di 15 anni scomparsa da Sant’Antimo il 24 maggio. La ragazza sembra sparita nel nulla. Il gip Giovanna Cervo ha respinto la richiesta di archiviazione delle indagini e ha chiesto formalmente alla procura di Napoli di indagare su Alì Qasb, un pachistano di 25 anni e che la ragazza avrebbe raggiunto a Brescia perchè plagiata e costretta a scattare foto dal contenuto pedopornografico. I genitori della ragazza, Luigi e Rosa, lanciano un appello al presunto rapitore che ha minacciato la 15enne per due anni e mezzo attraverso la chat, obbligandola a una sorta di islamizzazione: “Torna sui tuoi passi, ridacci nostra figlia. Questo non è amore”.  I genitori chiedono anche agli investigatori di intensificare le indagini “Abbiamo denunciato tre volte questa persona prima della scomparsa di Rosa. Adesso non abbiamo sue notizie da due mesi e mezzo. Qualcuno faccia qualcosa prima che sia troppo tardi”. Il timore che Rosa sia stata vittima di una sorta di islamizzazione potrebbe coincidere con la fragilità della sua età. Un timore fondato che trova ragion di esistere se si fa memoria della parole del  presidente algerino Boumedienne che nel 1974 dichiarò “l’Europa sarà conquistata con il ventre delle nostre donne”. Nel 2006 il leader libico Gheddafi disse che “50 milioni di musulmani in Europa la trasformeranno in un continente musulmano in pochi decenni”. Ma lo scenario diventa ancora più drammatico dalle testimonianze di giovani donne come Samira Bellil. L’autrice di Dans l’enfer des tournantes (Via dall’inferno) ha raccontato come la sua vita da adolescente nella banlieue parigina alla fine degli anni Ottanta sia stata un vero inferno. La sua testimonianza in un articolo sul Time nel 2002 : Dal momento in cui una ragazza esce di casa, i giovani (musulmani) credono di avere il diritto di giudicarla e trattarla in modo diverso. In casi estremi, questo porta a violenze e aggressioni. La Bellil è stata stuprata in gruppo più volte da giovani musulmani che conosceva e che l’avevano presa di mira perché ogni ragazza del quartiere che fuma, si trucca o indossa abiti che attraggono l’attenzione è una puttana. Rosa, fragile come lo sono tutte le ragazze della sua età però si è lasciata affascinare Alì Qasb, come ci ha spiegato l’antropologa, esperta in cultura islamica e giornalista de Il Fatto Quotidiano.it Tiziana Ciavardini.

 

 

Rosa dopo aver conosciuto Alì è entrata a far parte di quei 100 mila convertiti italiani all’Islam, di cui piú del 55% sono donne. I musulmani in Italia sono cira 1.400.000 e le statistiche riferiscono di un aumento di matrimoni tra italiani e appartenenti alla fede Islamica. La maggior parte sono donne che accettano di cambiare le proprie norme di vita in nome di un amore per una cultura e religione diversa. Dovremmo chiederci da cosa siano attratte queste donne e se qualche colpa non l’abbia anche l’occidente con la perdita dei valori. Molte persone trovano dei principi diversi da quelli della famiglia di  appartenenza  e le donne, paradossalmente, si sentono maggiormente protette, non si sentono piú oggetto di mercificazione e ritrovano una dignità perduta. La maggior parte delle unioni tra italiane e musulmani sono convivenze felici basate su rispetto e reciprocità. Questo però non è il caso di Rosa. Dalle indagini é emerso che i genitori di Rosa avevano  già denunciato Alì tre volte e lei stessa aveva confessato di esser stata costretta a sottomettersi alle regole Islamiche impostale da Alì . La mamma di Rosa ha dichiarato inoltre che Rosa dopo aver conosciuto online Alí non mangiava più la carne.  In realtà non vi è una proibizione per la carne in sé.

Ci spieghi

I musulmani, non possono mangiare la carne di maiale, poiché considerata haram (proibita), ma possono mangiare il resto della carne chiamata ḥalāl, ovvero quella carne che deve essere però stata macellata secondo le linee guida tradizionali indicate nella Sunna. Per essere ḥalāl, gli animali devono essere coscienti al momento dell’uccisione, che deve essere procurata recidendo la trachea e l’esofago e sopravvenire per il dissanguamento completo dell’animale.

Ma il  Corano detta delle leggi sulle norme alimentari?

Esatto , “O uomini, mangiate ciò che è lecito e buono, non seguite le orme di Satana, poiché egli è nemico dichiarato per voi” recita la Sura Al Baqarah, 2:168. Il Corano infatti, stabilisce quali animali possono essere mangiati e quali no. Fra gli animali domestici, sono considerati ḥalāl, dunque leciti, i cammelli, le mucche, le pecore e le capre. Tutti questi animali possiedono lo zoccolo fesso, tipico del loro genere. È invece sconsigliato (makruh), cibarsi di carne di cavallo, mulo o asino. É possibile che Rosa su suggerimento di Alí abbia letto questo passo del Corano.

Rosa potrebbe essere stata costretta a convertirsi all’Islam?

Non sappiamo che tipo di conversazioni online Rosa abbia avuto con Alì. E’ possibile da quello che raccontano i genitori che abbia fatto la Shahada ovvero la Testimonianza di Fede. E’ una sorta di giuramento che può essere fatto da soli o davanti a qualcuno. Forse anzi quasi certamente su insistenza di Alì, Rosa l’avrà fatto online donando così la propria vita ad Allah e fidandosi ciecamente del suo carnefice. Esistono addirittura dei tutorial online per essere aiutati durante la Shahada. Vista la vicenda molto poco convincente, Rosa non si è convertita a Allah deliberatamente ma al suo stesso aguzzino attraverso un metodo che non ha davvero nulla a che fare con la religione islamica.

Ci spieghi

C’è un passaggio della storia che non convince: se Rosa è stata costretta a inviare materiale pedopornografico a Qasb e come da lei ammesso lui l’aveva obbligata a certe regole islamiche questo elemento non è coerente con un’eventuale intenzione di convertire la ragazza alla regione islamica

Quindi Rosa può essere plagiata da Alì e non dall’Islam?

Esattamente. Si tratta di plagio. Alì Qasb ha utilizzato l’Islam, da lui manipolato, per affascinare la ragazza e attrarla a sé . Il diverso da noi seppur infonde un sentimento di paura e di inquietudine spesso attrae propro per quel fascino dell’ignoto. Questo è accaduto a Rosa, si è fidata nell’ingenuità dei suoi 15 anni, in un adolescenza senza pregiudizi, di uomo che l’ha raggirata e che a sua volta si beffa anche della propria fede islamica.

 

TAG: Al Baqarah, Corano, Il Fatto quotidiano, islam, minori, musulmani, Rosa Di Domenico, Samira Bellil, scomparsa, Sequestro
CAT: Napoli, Questione islamica

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