Cito il titolo della tua canzone, Povia – “Ma tu sei scemo”. E ci sta tutto

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19 Novembre 2015

Mi vergogno a scrivere di Povia (perché scrivendo fornisco importanza e credibilità, cosa a lui non appartenente) (1).

Lo faccio perché trovo disgustoso (con il massimo del rispetto per chi la pensa diversamente) la crescita del pensiero “salviniano” che non fa altro che provocare una legittimazione del populismo come fenomeno capace di esprimere le frustrazioni dei cittadini nelle democrazie avanzate.

Il populismo come “grido di dolore”. Discreditato sul suolo europeo, il populismo sta così riconquistando terreno in alcuni partiti o movimenti, desiderosi di dare della democrazia un significato più carico di implicazioni di quel che può fare la classica teoria delle regole del gioco. Alcuni facilitano questo revisionismo, perché non hanno programmi che li distinguono e sono niente altro che macchine per vincere. E in questo scenario senza idealità, molti cittadini e movimenti si immettono nel fiume populista. Povia, ci entra in toto.

Cosa accade: dopo che il popolo ha ottenuto l’inclusione politica, il populismo costituisce il tentativo di catturare il popolo, unificandolo mediante l’uso astuto da parte di capi-popolo di alcune parole d’ordine o supposti valori atavici.

In Italia ci sono la Lega Nord e il Movimento Cinque Stelle.

Con il declino e la scomparsa della Lega di Bossi si dimostra come il populismo può crescere fino a quando resta un movimento e non entra nel palazzo. Se e quando conquista il governo esso o declina, oppure, per non declinare, si deve fare sovversivo nei confronti delle istituzioni.

Non c’è dunque alternativa. La Lega di Salvini sembra aver capito questa lezione ed è per questo estremamente pericolosa.

Gli entusiasti del populismo, farebbero bene a comprendere che le masse non fungono da protagoniste nella strategia populista, ma sono strumenti per consentire un ricambio veloce e dirompente, o in un partito o nel governo del Paese. Le strategie dell’audience che i nuovi media e Internet mettono a disposizione rendono questo gioco più facile e veloce. I populismi sono nemici della democrazia che subdolamente usano il popolo come mezzo.

E la nuova Lega e l’astro nascente Povia (a braccetto con tanti altri) ne sono una prova. Tutto viene incluso nel grande cesto delle parole d’ordine di Salvini, anche la svastica se ciò serve a portare acqua al suo mulino. Il puro strumentalismo è politica senza valori. Questa è la strategia di un populismo che vuole essere un regime più che un movimento. Questo è, anche, una parte del “populismo poviano”.

TAG: Povia, salvini
CAT: Partiti e politici

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