Il nerd di successo Elon Musk consegna le prime Tesla Model 3

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29 Luglio 2017

Il copione è certamente scritto ma Elon sembra sempre un nerd startupper al primo pitch. È cresciuto introverso, ma il suo carattere gli ha permesso di sviluppare un’empatia che convince, perché da ingegnere ed imprenditore, da esploratore visionario, sa bene cosa sta dicendo e pur sognando Marte ha i piedi ben piantati per terra.

La sua capacità di vedere in avanti ed in prospettiva del profitto gli arriva anche dall’esperienza PayPal, da sempre dunque sa che Tesla è un continuo investimento che non produce profitti, come è per tutti i costruttori di auto elettriche al momento (ed è normale per prodotti innovativi), eppure la rete supercharger prima e quella destination charge poi mostra una lungimiranza non da poco, unita al senso del pratico di un ingegnere – economista che crea il prodotto e tutto quello che serve ad esso a funzionare, binomio automobilistico prodotto-optionals e accessori-ricambi che oggi si completa con ciò che ai costruttori di auto era abbastanza precluso: il rifornimento, in questo caso di elettroni, che Tesla controlla con ricarica ultrarapide ed accelerate distribuite in tutta America e nel vecchio continente.

Oggi ha presentato dal vivo la consegna delle prime Tesla Model 3 a chi ancora una volta ci ha creduto impegnando sulla carta di credito per quel migliaio di dollari (ed euro) in prospettiva di un’auto che ha cambiato le carte in tavola ancora prima della diretta di oggi, spingendo gli altri produttori ad veicoli elettrici ad investire sulle batterie, sull’autonomia e dunque sul prezzo, ed ecco veicoli come Renault Zoe e Nissan Leaf che possono chiaramente essere chiamate prime auto nelle moderne e lungimiranti famiglie che le hanno accolte cambiando letteralmente “stile di vita”.

In tanti infatti le hanno scelte, diverse le classi sociali, non per forza nerd di successo o ambientalisti idealisti, ma famiglie comuni, impiegati e persone che hanno visto nel nerd visionario e nelle sue auto, una rivoluzione ambiziosa, sale rispetto al conformismo rumoroso del vecchio motore a scoppio.

Ecco dunque alcuni dati del veicolo, completati dalla presentazione di oggi:

– Velocità Massima 225kmh
– Autonomia 510km
– Accelerazione 0-100 in 5,1 secondi
– 4 anni di garanzia o 80mila km di garanzia sul veicolo
– 8 anni di garanzia sulla batteria, oppure 160mila o 193mila km
– In AC la Model 3 carica fino a 40 A
– 6 i colori, di cui il nero di serie. Per gli altri colori si dovranno aggiungere 1000 dollari
– La batteria più grande recupera al supercharger 273 km in 30 minuti
– Cerchio nero da 18 per la configurazione standard, cerchi sportivi da 19 disponibili con sovrapprezzo di 1500 dollari
– 5000 dollari il pacchetto “Premium”
– Il coefficiente aerodinamico è di 0.23, rispetto allo 0.21 che alcuni si aspettavano

Abbiamo seguito il test drive di Bjorn, dal quale abbiamo tratto qualche dettagli in più :

– Illuminazione di cortesia nelle portiere, localizzata all’interno delle portiere stesse
– Ovviamente è presente il solo display centrale
– E’ presente un grande portaoggetti nel poggia braccio anteriore
– Per la felicità degli americani, ci sono ben 4 portatazze, due anteriori e due posteriori
– 2 prese usb posteriori nel Tunnel centrale
– Grandi Portaoggetti nelle portiere posteriori, tipicamente da auto familiare

TAG: auto elettrica, auto elettriche, distributore di energia, Elon Musk, energia rinnovabile, famiglie, innovazione, tecnologia, tesla, Tesla Motors, trasporti, veicoli elettrici
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Un commento

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  1. marco-baudino 7 anni fa

    Daniele, lo sai, senza pretese e dovuti distinguo, senza l’esperienza PayPal, ma con l’esperienza ancora non esplosa di Vipot, mi vedo molto riflesso nel “nerd” Elon Musk, quanto a ingegnere e alla visone del mondo che abbiamo molto pratica. Le soluzioni ci sono, quelle per il cambiamento sostenibile e rispettoso, noi ingegneri ne siamo testimoni, la rivoluzione che ha in mente Elon e’ concreta, possibile, necessaria, su questa Terra. Siamo ancora economicamente in perdita, ma i capitali saranno da noi attratti come orsi sul miele.
    Miele vitale, volendo bene a questo pianeta e nutrendo ancora un minima, minimissima fiducia nel genere umano. All’ultima occasione prima della estinzione causata da se stesso.
    E qui Elon ancora una volta la vede giusta in un’ultima missione di trasloco su Marte. Spero solo con gente come noi, anche non necessariamente ingegneri… Anzi ;-)

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