Luca
Peretti

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Insegno cultura italiana e cinema a The Ohio State University a Columbus (Ohio, USA), dove vivo quando non mi trovo a Roma. Ho curato due libri (uno su Pasolini, uno su cinema e terrorismo), scritto per varie pubblicazioni accademiche e collaboro con riviste e giornali.

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Ultimi commenti

Pubblicato il 27/11/2015

in: Poletti ha ragione, meglio fare in fretta

una bella differenza in che senso? per quale motivo finire l'università a 21/22 anni deve essere un dato positivo a priori? siamo forse tutti uguali e tutti "pronti per il mercato del lavoro" (qualunque cosa voglia dire) alla stessa età? ma soprattutto siamo tutti in grado di reggere gli stessi ritmi e finire nello stesso [...] tempo?

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Pubblicato il 23/10/2015

in: USA 2016, il gran rifiuto di Joe Biden

alcuni spunti/domande (scusa la lunghezza): - che alternativa sarebbe stato Biden a Clinton? davvero avrebbero rappresentato un qualcosa di così diverso? non avrebbero solo rischiato di pestarsi i piedi favorendo Sanders? in generale Biden è un uomo del partito, davvero avrebbe corso con questo rischio? forse prima dell'exploit di Sanders era un'opzione seria, ma secondo me [...] da diciamo giugno/luglio in poi non lo era più. - Ma che ticket improbabile sarebbe stato con Warren? ok che si univano moderati e "radicali", ma si tratta di due bianchi, non più giovani, più o meno del nord-est... mi pare difficile, specie se di là candidano anche un solo latino (pres o vicepres), pensare sia possibile dopo questi 8 anni (e dopo Baltimore, Ferguson etc) che si possa proporre un ticket all white. - sulla vittoria di Clinton al dibattito, ne leggo da giorni, tutti sembrano darla per scontata, sai dirmi su cosa di basa di preciso? quali sondaggi? - sui democratici vecchi, attenzione: da 8 anni c'è un tizio piuttosto giovane alla Casa Bianca. Una nuova leva c'è qua e là, solo che queste erano le primarie di Hillary, punto, quindi se hanno un buon giovane o più d'uno perché giocarselo ora? - che Hillary abbia già vinto, mi pare difficile. Magari sono pessimista, ma secondo me se di là si riorganizzano bene hanno tutte le loro chance. - infine, io sono spudoratamente di parte, ma mi pare che tu invece sia aprioristicamente contro Bernie. E' ormai chiaro che sia molto più di un catalizzatore, che stia riuscendo (in una campagna comunque miracolosa) a far entusiasmare diverse constituency, anche molti da anni fuori dalla politica o fuori dal PD. In Vermont non vinceva solo con i voti di sinistra (certo il Vermont non sono gli Usa etc). Probabilmente è vero che non ha speranze, ma è già andato ben al di là delle speranze ed è ben più soltanto di una candidatura anti-sistema.

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Pubblicato il 04/09/2015

in: L'Israele di Netanyahu e i fantasmi dell’apartheid denunciati da Burston

sì però la riga prima hai scritto che l'"Islam" vuole annientare le minoranze, che mi pare un po' una generalizzazione - per non parlare del fatto che oggettivamente, qualunque posizione si abbia sulla questione, in Israele non è di certo l"Islam" (qualunque cosa significhi) che vuole annientare le minoranze...

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