Andrea
Mariuzzo

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Piemontese per nascita e per inclinazione spirituale, allievo della Normale di Pisa per laurea e dottorato, dopo periodi di studio a Harvard, Cornell, Rockefeller Center, Ecole Normale-Rue d'Ulm e Sciences Po è ora docente all'Università di Modena e Reggio Emilia. Storico delle istituzioni educative e dell'istruzione superiore, lavora allo studio comparato dei sistemi universitari novecenteschi. [...] Dal 2012 è appassionato blogger di politica, cultura storica e cose accademiche, convinto che la diffusione del sapere critico sia indispensabile per la qualità del processo democratico.

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Ultimi commenti

Pubblicato il 10/02/2016

in: Unioni civili, non ce lo chiede l’Europa

Adesso si capisce meglio come ha fatto il PPE a diventare quella cloaca che mette assieme Berlusconi e Orban sotto gli occhi di Juncker e della Merke, che accettano di buon grado pur di restare in qualche modo davanti ai socialisti nella gara a chi ce l'ha più lungo (il gruppo parlamentare). Poi quando avete [...] finito di misurarvelo in bagno col righello come si faceva in prima media, con la scusa che intanto di quel che fate in Parlamento nessuno se ne frega, qui avremmo anche qualche problemino da risolvere: uno su tutti la necessità di dare adeguati strumenti giuridico-amministrativi a chi si trova a vivere situazioni di fatto che in tutti i paesi civili dell'Unione europea hanno già sanato con soluzioni di buon senso senza che i loro europarlamentari rompessero le balle per fare contento il neofascista di turno che devono blandire per non far piangere il capogruppo.

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Pubblicato il 13/12/2015

in: Scusa Luigino D'Angelo

la battuta "una volta roba del genere era in fondo a destra" se la vogliono proprio far tirare dietro

Pubblicato il 28/11/2015

in: IL TEMPO DEGLI STUDENTI

"Non si sa da dove gli possano venir fuori certe banalità". Ecco, appunto, me lo chiedo anch'io, adesso...

Pubblicato il 19/07/2015

in: La tutela dei passeggeri? Il razzismo

stavo per avvertire l'autrice che "adepta" non è invariabile (e lamentarmi del fatto che chi lavora essenzialmente di parole non dovrebbe farsi prendere in castagna con tutta questa frequenza). Poi, però, la disarticolazione logica sottesa a queste tre righe mi ha fatto ricordare che in Italia abbiamo battaglie culturali ben più urgenti da combattere, rispetto [...] al pur fastidioso proliferare di imprecisioni morfologiche.

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