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Pubblicato il 25/03/2018

in: Il paese senza memoria che ora piace a Di Battista

Mi sembra che in questo paese ogni italiano assomigli un po' all'altro. Sorridevo qualche minuto fa dell'intervista di Lucia Annunziata a Travaglio, insomma, Travaglio, che è un campione del relativismo e con Grillo, sul quale forse sarebbe utile fare un ragionamento, quello che da le carte nel movimento. Insomma, se Forza Italia ha Berlusconi, il [...] PD aveva Napolitano, certamente i 5 Stelle hanno Grillo( dei tre l'incensurato è quello del PD). Travaglio sostiene che, se fosse stato parlamentare non avrebbe votato la nuova Presidente del Senato, dal punto di vista della condotta istituzionale dice che non vi è nulla da eccepire. Tutto bene. Immediatamente dopo, incalzato dalla giornalista, dice, senza che vi alcun nesso, che il PD nella legislatura precedente si è preso tutto, prima le due camere e poi il resto. Quindi, per Travaglio, sembrerebbe che il raffronto sia sempre il PD, però il PD non può decidere di stare fuori dal gioco perchè qui diventa problematica, secondo Travaglio, anche questa posizione. Bisognerebbe anche capire se il movimento 5 stelle avesse avuto la maggioranza alla camera e al senato come sarebbe finita. Non è che sia una variabile da poco. No? da quello che mi è sembrato capire, se così fosse andata, i 5 stelle avrebbero scelto i loro candidati per entrambe le camere. Ora, per tornare a Grillo,credo che ci sia un po' di contraddizione e che forse non valga tanto il discorso che basta che uno stia fuori dal parlamento per essere etici. Non vale, secondo il m5s per Berlusconi, mentre vale per loro. Ora, non è che dobbiamo sempre essere così semplicistici nel valutare le questioni. Se uno per una serie di questioni personali provoca la morte di un altro essere umano non è che sia meglio di un corruttore. Non è che uno condannato a 4 anni sia meglio di uno che ha dato il telefono pubblico alla figlia, non è che il primo può tranquillamente decidere come debba muoversi il primo partito italiano senza provocare almeno dei ragionamenti di prospettiva e l'altro invece non può aspirare legalmente ad una carica istituzionale? La partita qui non è politica ma è comunque ridicola. FErmo restando che se fossi stato un parlamentare io non avrei votato ne Romani ne l'attuale Presidente per ragioni puramente istituzionali, e cioè che non mi sembrano all'altezza del compito. Per la partita politica, cioè le sorti del paese, credo che o il centrodestra e/o i 5 stelle riescono a formare un governo oppure rimarrà Gentiloni, che, tra l'altro, farebbe loro pure un piacere dato che le prospettive economiche sono peggio di quello che dicono. Non credo che i due facciano un governo unitario. Detto questo mi vengono i brividi nel pensare a quelli che stanno cercando di consigliare il PD verso i 5 stelle( Napolitano, Veltroni, Violante e una schiera di intellettuali di varia natura), gente che è alla base delle rovine a destra di quel partito, Napolitano poi dovremmo ricordarcelo anche per la sua militanza comunista come alfiere del migliorismo( Craxi, la Nato e non esplicitamente la posizione filo socialista nel referendum sulla scala mobile( con Lama), la madre e la prima di tutte le sconfitte, etc etc). Forse sarebbe meglio che si rivada immediatamente al voto, meglio cioè che si vada e che vincano i 5 stelle così che si possa creare la stuazione che immagino, e cioè, una spaccatura geografica forte nel paese che è anche politica, culturale, economica etc etc, che è poi la vera questione in campo e che Salvini, sapendolo, ha cercato di depotenziare. Salvini, che è più a destra di Di Stefano, e quindi per me il peggio del peggio, ha votato quello che viene definito un uomo di sinistra alla camera ed è quello che è stato l'interlocutore privilegiato di Di Maio( che già aveva messo le mani avanti, ne destra ne sinistra). Insomma, la situazione è così, un paese senza memoria e con bacini elettorali che votano sulla base delle reciproche convenienze( non valori, ideali etc). Nulla di nuovo o di strano,anzi, ma nemmeno possiamo nascondercelo.

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Pubblicato il 25/03/2018

in: Il paese senza memoria che ora piace a Di Battista

Mi sembra che in questo paese ogni italiano assomigli un po' all'altro. Sorridevo qualche minuto fa dell'intervista di Lucia Annunziata a Travaglio, insomma, Travaglio, che è un campione del relativismo e con Grillo, sul quale forse sarebbe utile fare un ragionamento, quello che da le carte nel movimento. Insomma, se Forza Italia ha Berlusconi, il [...] PD aveva Napolitano, certamente i 5 Stelle hanno Grillo( dei tre l'incensurato è quello del PD). Travaglio sostiene che, se fosse stato parlamentare non avrebbe votato la nuova Presidente del Senato, dal punto di vista della condotta istituzionale dice che non vi è nulla da eccepire. Tutto bene. Immediatamente dopo, incalzato dalla giornalista, dice, senza che vi alcun nesso, che il PD nella legislatura precedente si è preso tutto, prima le due camere e poi il resto. Quindi, per Travaglio, sembrerebbe che il raffronto sia sempre il PD, però il PD non può decidere di stare fuori dal gioco perchè qui diventa problematica, secondo Travaglio, anche questa posizione. Bisognerebbe anche capire se il movimento 5 stelle avesse avuto la maggioranza alla camera e al senato come sarebbe finita. Non è che sia una variabile da poco. No? da quello che mi è sembrato capire, se così fosse andata, i 5 stelle avrebbero scelto i loro candidati per entrambe le camere. Ora, per tornare a Grillo,credo che ci sia un po' di contraddizione e che forse non valga tanto il discorso che basta che uno stia fuori dal parlamento per essere etici. Non vale, secondo il m5s per Berlusconi, mentre vale per loro. Ora, non è che dobbiamo sempre essere così semplicistici nel valutare le questioni. Se uno per una serie di questioni personali provoca la morte di un altro essere umano non è che sia meglio di un corruttore. Non è che uno condannato a 4 anni sia meglio di uno che ha dato il telefono pubblico alla figlia, non è che il primo può tranquillamente decidere come debba muoversi il primo partito italiano senza provocare almeno dei ragionamenti di prospettiva e l'altro invece non può aspirare legalmente ad una carica istituzionale? La partita qui non è politica ma è comunque ridicola. FErmo restando che se fossi stato un parlamentare io non avrei votato ne Romani ne l'attuale Presidente per ragioni puramente istituzionali, e cioè che non mi sembrano all'altezza del compito. Per la partita politica, cioè le sorti del paese, credo che o il centrodestra e/o i 5 stelle riescono a formare un governo oppure rimarrà Gentiloni, che, tra l'altro, farebbe loro pure un piacere dato che le prospettive economiche sono peggio di quello che dicono. Non credo che i due facciano un governo unitario. Detto questo mi vengono i brividi nel pensare a quelli che stanno cercando di consigliare il PD verso i 5 stelle( Napolitano, Veltroni, Violante e una schiera di intellettuali di varia natura), gente che è alla base delle rovine a destra di quel partito, Napolitano poi dovremmo ricordarcelo anche per la sua militanza comunista come alfiere del migliorismo( Craxi, la Nato e non esplicitamente la posizione filo socialista nel referendum sulla scala mobile( con Lama), la madre e la prima di tutte le sconfitte, etc etc). Forse sarebbe meglio che si rivada immediatamente al voto, meglio cioè che si vada e che vincano i 5 stelle così che si possa creare la stuazione che immagino, e cioè, una spaccatura geografica forte nel paese che è anche politica, culturale, economica etc etc, che è poi la vera questione in campo e che Salvini, sapendolo, ha cercato di depotenziare. Salvini, che è più a destra di Di Stefano, e quindi per me il peggio del peggio, ha votato quello che viene definito un uomo di sinistra alla camera ed è quello che è stato l'interlocutore privilegiato di Di Maio( che già aveva messo le mani avanti, ne destra ne sinistra). Insomma, la situazione è così, un paese senza memoria e con bacini elettorali che votano sulla base delle reciproche convenienze( non valori, ideali etc). Nulla di nuovo o di strano,anzi, ma nemmeno possiamo nascondercelo.

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Pubblicato il 12/03/2018

in: Coi 5 Stelle fuori, la democrazia rischia. Al Pd non interessa?

Quello che scrive il signor Modiano appare,a chi scrive, quantomeno contraddittorio. Insomma, si scrive o si lascia intendere che solo con il PD, a guida 5 stelle, la democrazia e le sue istituzioni verranno salvate. Nessun cenno da parte del signor Modiano al voto democratico di settimana scorsa, magari utile a fornire un quadro [...] saldo, una visione, di un paese che, ad oggi, appare democratico. Proprio in forza del voto. E quel voto ci ha consegnato una destra vittoriosa nelle sue tre componenti e un movimento che ha preso molti voti. Perchè l'alleanza tra vincitori dovrebbe mettere in crisi le istituzioni democratiche? Perchè, se uniti, i due schieramenti che hanno preso oltre il 75% dei voti dei popoli dovrebbe essere pericoloso( non lo si dice ma a me sembra di intenderla così). Spingiamoci oltre. Vorrei chiedere a Modiano se, ad esempio, il reddito di cittadinanza, sul quale concordo anche se non ho votato ne Pd ne 5 Stelle , sarà usufruibile anche dai migranti? Magari anche solo quelli che pagano le tasse, che lavorano etc? Perchè a me non sembra che la proposta li contempli. Uno dirà che spetterà solo ai cittadini italiani( prima gli italiani dicono-sic!). A parte il fatto che 5 stelle e lega hanno votato assieme contro lo Ius soli, hanno votato assieme(contro) anche altro( dimissioni di genere, etc etc). Insomma, se i 5 stelle governassero e dicessero che tutti i cittadini e quelli che vivono e risiedono nel nostro paese hanno diritto ad una forma di sostegno garantita ok, allora mi sembra coerente. Ma così non avverrà. E non avverrà perchè seppur il paese ha delle istituzioni democratiche, possiamo anche dire che forme diffuse di razzismo sono tollerate e che il nostro popolo è antropologicamente fascista. Per cui, pure se i vari signor Gouzi e Hammed pagano le tasse e vivono a Milano e pur sentendo dire da di Maio che questa sarà la Repubblica dei cittadini, quei cittadini non voteranno. Non avranno cioè diritti. Non so quindi se essere così affezionato alle istituzioni che evoca Modiano. E nemmeno a questi vincitori di elezioni. Credo sia puerile dire una cosa del tipo: siccome molti del pd hanno votato 5 stelle il pd deve lasciar perdere. Credo che per il signor Modiano la democrazia e la difesa delle istituzioni sia viziata da una sorta di pensiero orientato. Insomma, come vuole e crede lui. La risposta è: la sinistra è interessata alla difesa delle istituzioni che ad oggi non sembrano essere in pericolo. Se Modiano vuole il partito della nazione, quello si da brividi, si accomodi e continui la pressione sul pd( che non ho votato come non ho votato 5 stelle e destre di ogni tipo). Non è che il voto dei cittadini pesano secondo il colore che esprimono. Almeno, così dovrebbe essere per un democratico affezionato alle istituzioni. Lo scrivo perchè Modiano in tutto il suo pezzo non tiene conto delle destre. Una svista? Ma questi, 5 stelle e lega, hanno votato assieme molto più che pd e 5 stelle in parlamento. Questa è la realtà.

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