Viorica
Iachimovschi

bio

*Presidente "Immigration Inclusive Centre" of Venice,Italy *Esperta inImmigrazione e relazioni interculturali *Specialista in Pedagogia e Scienze della Formazione Interesse di ricerca: *Alunni immigrati con Bisogni Educativi Speciali *Povertà educative *Segregazione formativa degli alunni stranieri

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Ultimi commenti

Pubblicato il 03/10/2015

in: Alunni Stranieri con Bisogni Educativi Speciali

Foreign students have the same "special needs" of the other students but with the " disadvantage" to know a different language. The "different culture" as well as the scant preparation of the figures that are responsible of the inclusion (even the Expert centers) on the topics of the intercultural approach to disability, are variables that [...] venture not only not to give concrete answers to the social inclusion but also to influence in the functional diagnosis of foreign students. Then, the language also dares to affect the diagnosis, especially when it concerns to distinguish between difficulties, linguistic misunderstandings and specific learning disabilities (Italian acronym -DSA). This set of considerations also takes into consideration the political level; this one is understood in terms of the political nature of the scientific discourse, in virtue of the close relationship between "cultural differences" and "SEN".

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Pubblicato il 07/02/2015

in: Se la scuola costruisce l’emarginazione degli stranieri

Sono molto d'accordo con te Andrea.Riprendo il discorso BES.Non si comprende per quale motivo gli allievi stranieri siano collocabili di fatto all´interno dei BES. Nella stragrande maggioranza hanno solo bisogno di essere sostenuti nel´insegnamento della lingua italiana. Ciò appare ancora più incongruo nei casi diffusissimi di carenza dei mediatori culturali e dei servizi degli enti locali.La [...] scuola in quanto istituzione inclusiva vieni chiamata a ripensare che la semplice scolarizzazione del alunno immigrato con Bes non e sufficiente per realizzare una SCUOLA INCLUSIVA.Non sono sufficiente soltanto il PEI o PDP ,si sente la necessità di cambiare il modo e la metodologia di insegnamento che diventi “flessibile” per poter incurvare, girare, svoltare quando ci si richiede e c’è la necessità.Solo un insegnante “flessibile” po' favorire un vero insegnamento “flessibile”...La scarsa educazione di qualità e la scadente formazione riguarda soprattutto le famiglie immigrati con basso reddito,deprivazione socio-economica chiamati con tanta compassione poveri o poveracci e gli emarginati traducendosi in una grave forma di esclusione. Un sistema educativo ingiusto che priva di reali opportunità a causa della loro provenienza geografica, della loro cultura,del loro bilinguismo,del reddito dei loro genitori.Per gli alunni con BES bisognerà predisporre un ‘piano per l’inclusione’(o per gli ‘inclusi’?) da indicare. Che dire? E’ un po’ come se un medico di fronte a nuovi livelli essenziali d’assistenza non fosse tenuto ad occuparsi di particolari patologie ma ad innalzare lo stato complessivo di salute di tutti i suoi pazienti.”Grazie a tutti voi

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Oltre il deficit, è ora di cambiare

Viorica Iachimovschi Pubblicato - 22/Ott/2015

Con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009, il Parlamento italiano ha ratificato la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità. Questa ratifica vincola l’Italia ad ampliare l’attenzione sulla persona con disabilità, accogliendo il principio basato sul modello sociale, la tutela dei diritti, la promozione dell’autonomia  e l’elaborazione di nuovi principi di [...]

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