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Pubblicato il 29/03/2024

in: Fassino ha ragione: i parlamentari non percepiscono uno stipendio d'oro

Analisi QQ39 – Trattamento economico dei parlamentari anno 2023 https://vincesko.blogspot.com/2023/08/analisi-quali-quantitativa39.html TRATTAMENTO ECONOMICO DEI PARLAMENTARI – ANNO 2023 ………………………………………………………Deputati………….Senatori 1. Indennità parlamentare.......................................5.269,04..[1]...........5.304,89 [2] 2. Diaria.....................................................................3.503,11..................3.500,00 3. Rimborso spese........................................................100,00..................1.650,00 …Spese postali....................................................nessun rimborso........nessun rimborso …Spese telefoniche (all'anno)....................................1.200,00.....................[3] 4. Spese di trasporto (autostr., treno, nave, aereo):.....gratis....................gratis + rimb. trim. da casa a aeroporto....’ 100 Km...........3.995,10 [4] Rimborso spese esercizio mandato ………………3.690,00 [5]…….…4.180,00 [6] 5. Assegno fine mandato …versa mensilmente....................................................784,14...................804,40 …al termine riceve l'80% [...] importo mensile lordo........80%....................... 80% …dell’indennità per ogni anno di anzianità 6. Pensione …versa mensilmente una quota pari all’8,80%...........918,28……………913,91 (+ 258,13 per rev.) …dell’indennità parlamentare lorda e dopo …almeno 5 anni di mandato riceve a partire …dal 65° anno di età (riducibile fino al …60° in relazione all'anzianità di parlamentare) …dal 20 al 60% dell’indennità ……………………20-60%...................20-60% …Dall’1.1.2012, si applica il metodo contributivo pro rata. Totale (1+2+3+4)..(circa) ........................................13.782,00...............14.635,00 Fonte: Parlamento.it http://www.camera.it/383?deputatotesto=4&conoscerelacamera=4 sostituito da: https://www.camera.it/leg19/383?conoscerelacamera=4 http://www.senato.it/composizione/21593/132051/genpagina.htm, sostituito da: http://www.senato.it/1075?voce_sommario=61 Note: [1] Tale misura netta è determinata sulla base dell'importo lordo di 10.435,00 euro, al netto della ritenuta fiscale di 3.719,00, della quota contributiva di 918,28 per l’assegno vitalizio, e delle ritenute previdenziali di 784,14 e assistenziali di 526,66; ma al lordo delle imposte addizionali locali. [2] Tale misura è determinata sulla base dell’importo lordo di 10.385,31 euro, al netto della ritenuta fiscale di 4.015,65, della quota contributiva di 913,91 per l’assegno vitalizio, e delle ritenute previdenziali di 804,40 e assistenziali di 540,26; ma al lordo delle imposte addizionali locali. [3] Rimborso forfettario delle spese generali. “A decorrere dal 1° gennaio 2011 i Senatori ricevono un rimborso forfettario mensile di euro 1.650, che sostituisce e assorbe i preesistenti rimborsi per le spese accessorie di viaggio e per le spese telefoniche. L'importo è stato determinato dal Collegio dei Senatori Questori, nell'ambito del riordino delle competenze economiche dei Senatori, mantenendo invariato l'onere complessivo che gravava sul bilancio del Senato per i due rimborsi soppressi”. E’ interessante rimarcare che l’importo di 1.650 relativo ai senatori sostituisce, dall’1-1-2011, un “rimborso spese telefoniche” di 4.150 l’anno ed un “rimb. trim. da casa a aeroporto” di 15.379,37 se inferiore a 100 Km o di 18.486,31 se superiore a 100 Km. [4] Il totale relativo ai deputati include un valore di tale voce risultante dalla media aritmetica tra il valore inferiore a 100 Km e quello superiore a 100 Km ( = 1.220€ mensili). [5] Nella riunione del 30 gennaio 2012, l'Ufficio di Presidenza ha istituito un "rimborso delle spese per l'esercizio del mandato", che sostituisce il contributo per le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori. [6] L'ammontare di tale rimborso, originariamente pari a 4.190 euro (la medesima misura del contributo previgente), è stato ridotto nel luglio 2010 a 3.690 euro. Anche tale riduzione è stata confermata, senza soluzione di continuità, fino al 31 dicembre 2025. Ha sostituito, a partire dal mese di marzo 2012, il preesistente "contributo per il supporto dell'attività dei Senatori", che era un rimborso spese interamente forfetario. L'importo complessivo, rimasto invariato, è diviso in una quota mensile di euro 2.090 - sottoposta a rendicontazione quadrimestrale - e in una ulteriore quota di 2.090 euro mensili erogata forfetariamente.

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Pubblicato il 19/01/2023

in: "Quando uno è maschio..."

Spesso le nonne sono più mammone delle mamme. Diseducatrici in servizio permanente effettivo. Il Progetto Educativo indirizzato alle mamme in gravidanza e nei primi tre anni dei figli deve includere anche loro.

Pubblicato il 17/01/2023

in: Amor di mamma

Un cumulo di banalità, a difesa dell'indifendibile. Tipico dei meridionali che non hanno mai vissuto altrove (nei posti civili). Terribile il "colei" da solo, ma che scuola avrà fatto? PS: Linko la lettera originale https://www.siracusanews.it/lettera-aperta-di-una-mamma-finlandese-fuggita-da-siracusa-con-i-4-figli-il-sistema-scolastico-italiano-e-povero/.

Pubblicato il 15/01/2023

in: Ha ragione la mamma finlandese sulla scuola italiana

La professoressa di Rovigo: «Mi hanno sparato i pallini, ora ho paura dei ragazzi. Genitori? Assenti» di Roberta Polese L’insegnante ha denunciato la classe: «Non me ne vado. Gli studenti mi hanno teso un’imboscata. Solo uno ha preso le distanze ed è stato insultato. La loro omertà è pericolosa» https://www.corriere.it/cronache/23_gennaio_15/prof-rovigo-pallini-9cff2058-9453-11ed-86e1-e1e0fbfb2935.shtml

Pubblicato il 14/01/2023

in: Stefano B. Galli: “Prima l'autonomia, poi il presidenzialismo”

Che bugiardo! Al solito inaffidabili, questi legaioli del Nord. Bugiardi, malversatori e chiagne e fotte. Che siano inaffidabili, i bottegai lombardi, lo scriveva anche Giuseppe Garibaldi nelle sue Memorie.[1] [1] PROTOLEGHISMO LOMBARDO. Ricavo dall'edizione Einaudi del 1975 delle 'Memorie' di Giuseppe Garibaldi, pag. 201: (Dopo l'armistizio Salasco del 9 agosto 1848 tra il Re tentenna Carlo [...] Alberto e l'Austria). Feci riprendere la via del Ticino al capitano coi pezzi; e rimasero con noi i militi, pochi, ma buona gente. Era necessario muoversi, e cambiare di posizione quasi ogni notte per ingannare i nemici, che per sventura d'Italia, massime in quei tempi, trovavan sempre una massa di traditori, disposti a far loro la spia, mentre per noi, anche con pugni d'oro, era difficile sapere esattamente del nemico. Qui facevo le prime esperienze del poco affetto della gente della campagna per la causa nazionale. Sia per essere essa creatura e pasto di preti, sia per esser generalmente nemica dei propri padroni, che, coll'invasione straniera, eran, per la maggior parte, obbligati ad emigrare, lasciando così i contadini ad ingrassare a loro spese. Basta riportare l'art. 116 della Costituzione per dimostrare che questo assessore è un bugiardo (anche le mezze verità sono bugie intere). "Articolo 116 Il Friuli Venezia Giulia [cfr. X], la Sardegna, la Sicilia, il Trentino-Alto Adige/Südtirol e la Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste dispongono di forme e condizioni particolari di autonomia, secondo i rispettivi statuti speciali adottati con legge costituzionale. La Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol è costituita dalle Province autonome di Trento e di Bolzano. Ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, concernenti le materie di cui al terzo comma dell'articolo 117 e le materie indicate dal secondo comma del medesimo articolo alle lettere l), limitatamente all'organizzazione della giustizia di pace, n) e s), possono essere attribuite ad altre Regioni, con legge dello Stato, su iniziativa della Regione interessata, sentiti gli enti locali, nel rispetto dei princìpi di cui all'articolo 119. La legge è approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la Regione interessata.". "Possono", non "debbono", come farebbe intendere questo assessore leghista. Che poi l’autonomia differenziata sia “per lo Stato una manovra a saldo zero” è un atto di fede, viste le dichiarazioni dei vari Zaia e il furto di 60 mld annui a spese del Sud, a causa del riparto delle risorse basato sulla spesa storica, anche dopo il varo della legge Calderoli n. 42 del 1999 (cosiddetto federalismo fiscale). Per non parlare delle decine di miliardi di fondi strutturali sottratti al Sud dal ministro “leghista” Giulio Tremonti. Altro che fondo perequativo! O perfino della ripartizione dei fondi del PNNR, la cui missione è la riduzione dei divari generazionali, di genere e territoriali (solo nella terza bozza si è arrivati al 40% al Sud). Giocatori delle tre carte. Secondo questo leghista, in fatto di autonomia differenziata il Parlamento dovrebbe essere terzo. Ma si puo? In conclusione, ma quale federalismo! È scandaloso ma conveniente pensare, seguendo la logica dei bulimici leghisti del Nord, che l'alternativa alla autonomia differenziata, se realizzata come auspicata e proposta dai leghisti del Nord, nel testo preparato dall’esperto di porcate Calderoli, è l'indipendenza del Sud, poiché in tal modo diverrebbe ancor più beneficiaria dei fondi UE, anche a spese dell’Italia del Nord, che diverrebbe ancor più contribuente netta.

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