Elena Cattaneo contro il Politecnico di Milano: “Sponsorizza la stregoneria”

8 Novembre 2018

Il Politecnico di Milano ospiterà la prossima settimana un convegno promosso dall’Associazione per l’Agricoltura biodinamica, che si basa sugli asserti del tutto non scietifici di Rudolf Steiner. La Senatrice a vita Elena Cattaneo, ricercatrice e farmacologa di fama mondiale, ha scritto una lettera al rettore del Politecnico Feruccio Resta. Alle autorevoli e solide questioni poste dalla Senatrice, aggiungiamo una domanda: ma davvero le tante istituzioni pubbliche e private che sostengono questa iniziativa (Comune, Regione, Triennale di Milano, Ministero delle Politiche Agricole, grandi imprese come Esselunga o Pirelli) sono convinte della validità dell’iniziativa?

Gentile Rettore,

da parte di molti colleghi mi sono arrivate segnalazioni in merito al “Convegno internazionale di agricoltura biodinamica” – di cui allego la locandina – organizzato all’interno del Politecnico di Milano per le giornate del 16 e 17 novembre e nel cui evento di apertura compare il suo nome.

Da studiosa e docente, conosco e apprezzo l’autorevolezza scientifica del Politecnico, consolidata in Italia e nel resto del mondo, e ho molta stima per quanti, ogni giorno, vi studiano e compiono le loro ricerche applicando rigorosamente il metodo scientifico per accrescere il patrimonio di conoscenze dei cittadini italiani e dell’umanità tutta. Mi appare, dunque, sorprendente e allarmante che proprio in una sede scientifica così prestigiosa si scelga di ospitare, figurandovi come “in collaborazione”, un “convegno sulla biodinamica”, vale a dire una delle pratiche più antiscientifiche che esistano.

Ricordo, per brevità, che uno dei principali preparati usati in questo tipo di agricoltura è il preparato 500, anche noto come “cornoletame”, la cui efficacia Rudolf Steiner, fondatore della biodinamica, spiegava così: “La vacca ha le corna al fine di inviare dentro di sé le forze formative eterico-astrali, che, premendo verso l’interno, hanno lo scopo di penetrare direttamente nell’organo digestivo. Proprio attraverso la radiazione che proviene da corna e zoccoli, si sviluppa molto lavoro all’interno dell’organo digestivo stesso”. Non posso fare a meno di chiedermi le ragioni per cui un’istituzione scientifica seria e rigorosa come il Politecnico ha scelto di avallare col proprio nome e la propria sede, tra la costernazione di larga parte della comunità degli studiosi, una pratica che sconfina nell’esoterismo e nella stregoneria.

Tale decisione appare ancora più singolare dal momento che l’agricoltura italiana versa in drammatiche condizioni, avendo perso competitività, biodiversità e resa, anche per decisioni politiche contrarie all’innovazione che hanno alimentato narrazioni lontane dalla realtà della nostra agricoltura, con conseguenze per i consumatori e la bilancia commerciale agroalimentare, oltre che per lo sviluppo progettuale in ambito biotecnologico agrario. Il “confronto” tra scienza e antiscienza serve solo a legittimare la seconda a spese della prima. Ci sarebbe, invece, quanto mai bisogno di ripristinare una linea netta, ferma, indelebile, di demarcazione fra le due, evitando, ad esempio, di ospitare per due giorni i “massimi rappresentanti” delle lobby promotrici del cornoletame per spiegare (cito dal programma del convegno) “I fondamenti scientifici del biologico e del biodinamico” negli stessi luoghi dove eccellenti studenti e ricercatori scelgono di investire passione, fatica e rigore per portare avanti la conoscenza scientifica, combattendo ogni giorno per strappare centimetri all’ignoto, spesso contro mille difficoltà economiche, burocratiche e culturali.

L’Italia è il luogo dove, con Galileo, è nato il metodo scientifico, ma è anche, purtroppo, il Paese in cui un ospedale, che dovrebbe somministrare cure di provata efficacia, ha accettato di “somministrare” la poltiglia Stamina nonostante fosse evidente che di scientifico e di efficace non avesse proprio nulla; in cui il Senato della Repubblica stava per consentire (lo si è scongiurato) la proiezione al suo interno di un documentario che esponeva le teorie, scientificamente sconfessate e fattualmente false, di Andrew Wakefield, ospite d’onore dell’iniziativa, su vaccini e autismo. E, mi trovo costretta ad aggiungere oggi, potrebbe essere il Paese in cui una delle più accreditate istituzioni scientifiche, quale il Politecnico di Milano, sceglie di ospitare, fare da apertura e collaborare alla promozione di una pratica che rappresenta la negazione stessa della scienza, anziché fermamente confutarla, contribuendo di fatto alla sua legittimazione agli occhi dell’opinione pubblica.

L’intento della “Associazione per l’agricoltura biodinamica” promotrice del convegno è, di tutta evidenza, quello dare credito e autorevolezza ad idee e attività che ne difettano. Nel caso di specie si coltiva l’idea di chiedere con urgenza “investimenti in ricerca e formazione per l’agricoltura biologica e biodinamica” e “la valorizzazione dell’agrobiologia biodinamica”. L’ateneo, i suoi ricercatori lo sanno? Concordano? Queste modalità, come ho già osservato pubblicamente, non sono altro che la punta dell’iceberg di una galassia di persone e associazioni che utilizzando luoghi e loghi ufficiali – ad esempio di ospedali, università, etc. – compiono quotidianamente un’opera di “parassitismo istituzionale” a tutto “maleficio” di ignari cittadini.

Il tutto affinché l’esoterismo professato possa assurgere a scienza. Ecco perché altrettanto rischiosa, in termini di credibilità, mi appare la partecipazione a tale “convegno” del sindaco Sala e del presidente della Triennale Boeri, che sto valutando di contattare per informarli sulla questione. D’altra parte, se il Politecnico “collabora”, e quindi si presta di fatto a dare legittimazione scientifica e istituzionale, a un evento sulla biodinamica, allora tanto l’uomo politico quanto il cittadino potrà ritenere erroneamente che la biodinamica abbia un qualche fondamento scientifico, anziché (come in effetti è) basarsi sull’astrologia e sull’esoterismo.

Le istituzioni tecnico-scientifiche sono i “globuli bianchi” del Paese. In un sistema immunodepresso, dove chi ha il dovere di vigilare viene meno alla sua funzione, trovano facile spazio ciarlatani e narrazioni che condizionano le libere scelte e allontanano cittadini e politici dalla realtà. Un meccanismo, questo, che può facilmente prestarsi a molte forme di condizionamento su tanti aspetti del nostro comune vivere. Alle istituzioni del Paese spetta la difesa della realtà e degli spazi pubblici nei quali viene promossa e tutelata. Nella speranza che queste mie parole possano contribuire a una riflessione sull’opportunità di prevenire il pericolo di simili deragliamenti, le invio i miei saluti.

Elena Cattaneo, Docente alla Statale di Milano e Senatrice a vita

TAG: agricoltura biodinamica, elena cattaneo, politecnico di milano
CAT: Agricoltura, università

6 Commenti

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  1. ferdy 5 anni fa

    Da non credere.Purtroppo se iniziano le sedi ufficiali della scienza a fare l’occhiolino a queste teorie non siamo messi perniente bene.Fatevi sentire almeno voi docenti responsabli.

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  2. lina-arena 5 anni fa

    Il senatore a vita Elena Cattaneo è la parlamentare più intelligente e brava che siede in Parlamento. Dovremmo essere orgogliosi e seguirla per le cose che scrive e per le iniziative che assume. A causa della nostra ignoranza è spesso dimenticata o ignorata. E’ stata una delle prime a consigliare e spiegare la bontà degli OGM mentre il mondo dei nostri ignoranti al potere li demonizzava. Io la stimo e l’ammiro.

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  3. triniti13 5 anni fa

    La curiosità è il vero motore della scienza che senza limiti ne pregiudizi si propone di ampliare le ricerche e non di criticarle senza nessun tipo di conoscenza..peccato per la senatrice che senza saperne nulla critica…questo è un segno di assoluta ristrettezza mentale di chi crede di possedere il conoscere…

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  4. gunnar 5 anni fa

    La “Scienza” ha paura di mio nonno che seminava alcuni ortaggi in luna crescente e non imbottigliava se voleva vino “fermo”? Quello che fa la biodinamica è tener conto dei trigoni planetari ed usare preparati assolutamente naturali. Siccome non ci sono interessi di case farmaceutiche che possano finanziare ricerche “scientifiche” allora
    peste e corna a mio nonno!

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  5. chitto 5 anni fa

    Il tema del convegno è alleanze per l’agroecologia… non capisco questa preclusione verso pratiche “diverse” in campo agricolo, che sono, comunque, rispettose dei cicli della natura e della fertilità dei terreni.Se l’agricoltura italiana ha perso biodiversità forse lo si deve anche alle demenziali pratiche agricole che hanno “sterilizzato” il suolo con uso costante e invasivo di sostanze chimiche.
    Molte aziende utilizzano il metodo biodinamico o meglio, utilizzano gli approfondimenti che, in seguito alle poche pagine lasciate da Rudolf Steiner, hanno fatto ricercatori e scienziati e agricoltori verificando sul campo quello che succede.

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  6. emiliano-tiberi 5 anni fa

    Vi adoro stasera mi addormento su Ficino

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