9 Novembre 1989

:
9 Novembre 2022

Confuso distratto impazzito

dà l’annuncio sbagliato alle sette di sera

ist das sofort, unverzüglich

(da subito, da adesso)

tale Schabowsky passato alla storia

travolto dalla storia e da fiumane

di gente piangente esultante

migliaia e migliaia

stupiti stravolti

l’ha detto in tivù

è vero impossibile

è vero incredibile

la folla la ressa la calca

straborda per strada

si accalca

si spinge ai checkpoint

i Vopos impietriti

fucili abbassati

gli sguardi turbati

Schabowsky

perplesso irritato

non può rimediare

non sa cosa fare

dall’alto si tace

Freiheit rimbomba

la voce di tanti di tutti

il pianto la gioia

Wir sind

di corsa Berliner

al muro die Mauer!

invase

le Plätze le Gassen gli Strecken

i parchi i giardini

premendo ai cancelli

di Bornholmer Straße

ai posti di blocco

nel buio

battendo le mani ritmando

Offen! mai più passaporti

schernendo Offen!

il tenente di guardia

alla frontiera

segnala ai superiori

un cagnolino

illecitamente

varcante il confine

(il potere è cretino)

con spranghe cesoie picconi

tagliano sbrecciano

abbattono

il filo spinato il cemento

vendetta per Peter dissanguato

e gli altri duecento ammazzati

a voi toccheranno

i processi

le celle il disprezzo

Berlin ist wieder Berlin

il cielo

si apre su Berlino

si chiude

al potere assassino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TAG:
CAT: Letteratura, Storia

Un commento

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  1. dino-villatico 1 anno fa

    Ricordo quel giorno. Emozionatissimo! Misi sul giradisco il coro di Beethoven Wir kämpfen für Freiheit, da Leonore Prohaska.

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