Confini Art Project

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30 Marzo 2020

confine s. m. 
​[dal lat. confine, neutro dell’agg. confinis «confinante», comp. di con- e del tema di finire «delimitare»]
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2 ・III・ 2020

Presa di coscienza. Ripresa. Ripresa di coscienza.

/CONFINI/ è un instaproject che nasce da uno scatto ‘sbagliato’, da una storia veloce su instagram per raccontare un giorno di residenza artistica, da uno scatto senza messa a fuoco dalla finestra dello studio prima di uscire dall’Archivio di ViaFarini a Fabbrica del Vapore. Senza messa a fuoco.

Il 2 marzo 2020 alle 18.40 i casi accertati di Covid-19 in Italia erano 2.036. Erano già state prese misure di contenimento, istituite zone rosse in alcune parti d’Italia, mentre Milano era in zona gialla come il resto della Lombardia. Due giorni dopo le scuole di tutta Italia sarebbero state chiuse.

Il vetro segnava il confine sottile tra interno ed esterno, un diaframma non visibile e riflettente.
E infatti rifletteva, e permetteva di riflettere. In questo caso rifletteva l’archivio, lo scibile racchiuso nei libri e nelle riviste. A loro modo confini che allargano altri confini.

Confini.
Pensavo alle raccomandazioni che si stavano diffondendo sulle distanze interpersonali e a come questo avrebbe cambiato i nostri rapporti con gli altri: con le persone care, con gli affetti, con gli amici, con i compagni di residenza, ma anche con le persone per strada, con gli estranei.
Pensavo al privilegio di passare questo periodo sospeso in uno studio così: un bel luogo per lavorare, se proprio si deve essere messi al ‘confino’.
Pensavo all’idea di essere limitati, al fatto di vedere la nostra libertà personale ridotta. Ma anche all’idea che la nostra libertà è sempre limitata, da limiti fisici, dalle regole naturali e umane, dai nostri confini mentali.

Ci sono momenti in cui non si riesce a mettere a fuoco. O in cui si capisce solo dopo che lo si era fatto istintivamente.

Ho pensato a un format da proporre in primis agli abitanti della residenza e chi frequenta l’Archivio, agli amici di ViaFarini, e per estensione al mondo dell’arte e non, a chi vive questa situazione di confino come noi e ha voglia di partecipare al progetto. Ogni persona ha 15 secondi al giorno, ogni giorno può decidere se usarli o meno, in cui ciascuno filma i propri confini, la propria quotidianità.

Penso a filmati verticali, realizzati con lo smartphone, che narrano di questo tempo sospeso. Penso a storie instagram da pubblicare sui social e da racchiudere in un insta-project, per narrare questa storia, per lasciarne traccia, ma anche per coinvolgere le persone, per collegarle. Penso all’uso degli strumenti digitali come collegamento. Penso alla comunità che si può raccogliere temporaneamente attorno a questo progetto, alle riflessioni che possono nascerne. Stratificazione visiva. Vicinanze virtuali.

(Vera Pravda)

confinis: (lat., agg.) confinante, vicino di proprietà

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@ConfiniArtProject è un instaproject creato con i video inviati da persone soggette a limitazioni durante l’emergenza #coronavirus. Una riflessione sui nostri confini nel momento in cui siamo ‘confinati’. Da quando il progetto è on-line, molte cose sono cambiate nelle nostre vite e molti video si sono aggiunti.

Nei prossimi giorni troverete alcuni contenuti dalla pagina instagram di /CONFINI/, uniti ad alcune riflessioni.

Potete inviare i vostri video tramite il form su www.confiniartproject.it

TAG: arte, Arte partecipata, clip video, comunità virtuali, confini, coronavirus, Cultura, instagram stories, italia, progetto collettivo, Quarantena, Vera Pravda, Viafarini
CAT: Arte, società

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