le manifestazioni che rompono i c… vita di un commerciante incazzato

:
30 Ottobre 2021

Un mestiere difficile, anzi oggi difficilissimo.

Mi alzo di buonora, mi reco in negozio dopo aver navigato nel traffico, trovare parcheggio è già una prova di forza, le piste ciclabili insidiano i pochi posti rimasti. Mi assale il dubbio. Cosa troverò davanti alle vetrine? Bottiglie vuote, resti di cibo, oppure solo liquidi maleodoranti lasciati da chi ha passato la notte scambiando i miei serramenti come orinatoio?  Entro in bottega, programmo la giornata dei miei collaboratori, considerato che sarò assente per visionare una collezione per la prossima stagione.

Poi arriva il Covid, chiudo, apro, chiudo e riapro. Vendo poco, poi a chi? Chi è il pazzo che si compera vestiti nuovi? Per andare dove? E tutto chiuso!

Finalmente arriva il vaccino e il Generale Figliuolo (benedetto Figliuolo) inocula come se non ci fosse un domani. Si spera, si riapre, arriva l’estate, la variante delta ci fa un baffo ma arrivano anche i no vax mannaggia a loro! Ma il Governo si inventa il green pass e li mette all’angolo, ma sono irriducibili, meno sono e più fanno casino. Ecco nel momento più favorevole alla ripresa, questi si scatenano in ripetute manifestazioni, tutte al sabato pomeriggio, ne fanno un’indigestione (ma un cinema, una passeggiata con i figli no?) Proprio al sabato, giornata di maggiori vendite. Ingaggiano anche Puzzer, il rivoltoso di Trieste. E così chiudo di nuovo, non per il Covid, ma per gli orfani della libertà, indebitamente sottratta.

Ma la mia libertà? La libertà dei miei collaboratori e dei miei clienti? Già, conta poco. Mi chiedo, dopo i facinorosi del sabato pomeriggio, cosa mi dovrò aspettare, un’invasione delle locuste provenienti dal Corno d’Africa?

Foto di Tim Mossholder by Unsplash

TAG: coronavirus, Epidemie vaccini e no vax, Lavoro
CAT: commercio, PMI

Nessun commento

Devi fare per commentare, è semplice e veloce.

CARICAMENTO...