Festa patronale

:
8 Agosto 2023

D’agosto settembrino,

nei dì di festa,

s’intonano rosari e preci,

tra trine, veli, tonache e fiori

nell’effluvio mistico olezzante d’incenso

che da terra a cielo s’alza in volo.

Di fiumare umane e ceri

le strade son calcate,

tanti e ottanta piedi,

dai legni caldi ai cupi ottoni

note storpie ed emozioni

vagan di rigo in coro

tra sinfonie e ricordi di canzoni.

Piazze, viottoli e rioni

di pietra scolpiti

colgon guardinghi e crudi,

sul lastricato di nera arsura,

il passo morbido del carro ornato

che in lontananza appare

come miracol sognato.

Rintocchi fendon l’afa rovente,

tra frotte d’anime pie e di gente,

suon di mani e croci legnose

serpeggian nei boccioli di rose spinose,

negli occhi lagrimanti dei passanti

dinanzi a Cristo, Madonna e Santi.

Palpitano voci del fedel devoto

e urla silenziose del viandante

sotto lo sguardo vitreo e il cuore

della Madre e del Signore

che dal trono spalleggiati

scrutan opere e miracol cercati.

Pensieri taglian lingua e gola,

la terra tribolata geme,

Ave Maria e Domineddio,

a cantilenar strofe e parole,

strappan di bocca il fiele

e donan pace santa e miele.

A chi genuflesso tende la pallida mano

e a capo chino ansima e trema,

sparso di cenere e sospiri,

la santa visione l’alma scuote,

a piedi nudi e un cieco abbaglio,

tra cardinal, folla e commiato,

svanisce muta a perdifiato.

Fuochi e luminarie ardon di colori

svettanti tra i portali titolati,

fra sacri cenni che san di acquasantiera,

profano incalza l’andirivieni dai giostrai,

di popolani e forestier da mane a sera,

nel dì d’agosto a tempo musicale

tra litanie e bagordi della festa patronale.

 

 

TAG: letteratura
CAT: costumi sociali, Lifestyle

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