La barbarie della guerra che tenta di cancellare la speranza degli innocenti

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25 Febbraio 2022

Il piano di devastazione dell’Ucraina messo in atto da Putin rischia di condannare a morte tantissime vite messe già a dura prova dalla malattia e della fame. Il dottor Damiano Rizzi e la Fondazione Soleterre stanno tentando disperatamente di salvare le speranze dei più piccoli malati di tumore. Tra rabbia e disperazione, un esempio di immensa umanità

 

 

L’Ucraina si appresta a diventare un grande colabrodo di morte e devastazione, dovuta all’invasione di un nemico che non ha solo il volto gelido di Vladimir Putin che sbeffeggia il dolore del Mondo Occidentale, o di quella parte di mondo che vorrebbe guardare ad Ovest, con il suo ghigno sardonico e delirante, ma è supportato dai tanti dittatori assetati di potere, che sbattono le misere ali da pipistrello senza sosta, alla ricerca delle tenebre per una paura atavica della parola Democrazia. La mano insanguinata che sta bucando l’Ucraina si chiama Russia, ma anche in tanti altri modi. Mentre la Nato ringhia senza poter rispondere in maniera istantanea e risolutiva, per non generare una ecatombe planetaria. I potenti che muovono le pedine dei grandi interessi economici, quindi, inviano a combattere ancora una volta gli indifesi ed inermi civili, sacrificando la propria pelle, in nome di un benessere che non vedranno mai. Un esodo massiccio di profughi destinato a crescere di minuto in minuto è quello che si sta riversando dai confini ucraini verso una meta indefinita, verso una dimensione surreale che li aspetta, se riusciranno a varcare una linea al di là della quale rischia di non esserci nessuno che li salvi per davvero.

Uomini, donne e bambini che dopo aver preso d’assalto farmacie, alimentari, bancomat e distributori di benzina, già stremati dal niente che stringono in mano e non da ora, ma tempi immemori, nel loro grido di aiuto, sono costretti a rifugiarsi nelle stazioni della metropolitana, ri-arredare i bunker costruiti anni addietro, quando la guerra hanno cominciato a viverla come compagna di vita, senza riuscire a sconfiggerla mai del tutto, mentre le sirene lanciano segnali di terrore, per un coprifuoco che assomiglia moltissimo ad un film dell’orrore che, la Storia, ci ha consegnato troppe volte nel suo corso, e tutte assai più vicine a noi di quanto vogliamo illuderci che non sia.

Una storia che ha visto nascere prima l’Ucraina della Madrepatria dal sapore mortifero, una città Kiev che ha illuminato il suo cammino con la voglia di rinascita e Democrazia, funestata da tragedie immani come quella di Chernobyl, generate dall’egoismo, narcisisticamente patologico di una Russia che è riuscita ad imporre le sue aride prospettive di vita solo spargendo sangue, occupando suoli altrui, zittendo la voce degli oppositori con le più infami delle armi. Incapace di coltivare la parola, praticare l’accoglienza ed il rispetto di chi ha voluto percorrere il proprio percorso di nazione in autonomia, dopo decenni di occupazione sovietica che ha seminato solo miseria e terrore, arroccandosi dietro una paranoica mania di persecuzione, frutto di frustrazione nel non godere della considerazione e del rispetto del Mondo Occidentale, incendiata da un mai sopito odio verso i giganti americani, che si scoprono piccoli come non mai e non solo oggi, bensì da quando la nuova America è diventata la subdola ed inquietante Cina.

 

Esempi di umanità sconfinata tentano di resistere disperatamente sul campo, per non abbandonare chi è già provato nel corpo e nello spirito da un pericolo di morte difficile da combattere. La Fondazione Soleterre ed il Dottor Damiano Rizzi al fianco di tanti bambini malati di tumore ed alle loro famiglie

 

La  Fondazione Soleterre, creata dal Dottor Damiano Rizzi e dal suo validissimo team di lavoro, composto da medici specializzati in oncoematologia e neurochirurgia pediatrica, dal 2006 si  occupa di offrire assistenza psicologica e sociale alle persone malate di cancro e alle loro famiglie, in quelle zone del Mondo in cui le condizioni di vita sono molto proibitive. L’Ucraina ed affini sono un caso di questi. Lo scopo prioritario della Fondazione Soleterre è quello di mettere in campo tutto l’impegno possibile perché il diritto alla salute venga riconosciuto in ogni terra in cui è continuamente martoriato. Psicologo clinico ed oncologo, insieme ad i suoi collaboratori medici, coordina le attività di supporto psicologico e sociale, in tutti quei progetti umanitari che hanno al centro il tema dell’infanzia, dell’adolescenza e delle famiglie coinvolte, attraverso una autorevole parternariato con le Agenzie delle Nazioni Unite, della Unione Europea e del Ministero della Salute italiano, oltre che in Ucraina, in particolar modo a Kiev e Leopoli, anche in altri continenti in cui è richiesto aiuto di questo tipo, come Africa, Asia, Centro e Sud America .

 

Le sue parole di queste ore, lasciano trasparire tutta l’angoscia e la disperazione di vedere questi bambini che,grazie agli interventi assistenziali messi in atto dalla Fondazione Soleterre,avevano potuto intraprendere percorsi di cura salvavita, contro il cancro, altrimenti negatigli per insufficienza di mezzi economici e sanitari, gravati dalla barbarie mostruosa di una guerra in grado di cancellare con un colpo di spugna, sogni, promesse, speranze.

“Stiamo cercando di mettere in protezione i bambini malati di tumore”, spiega lo stesso dottor Damiano Rizzi,  per provare a  garantire la continuità della chemio. Ma gli  interventi chirurgici sono saltati, ed i medicinali stanno finendo”.

 

Quello che avvilisce profondamente chiunque sia dotato di una coscienza, e di capacità di compatire con il dolore altrui, partendo da un assunto incontrovertibile e cioè che il sangue versato innocentemente dell’altro da me è il mio stesso sangue, non può non rimanere sconvolto profondamente da questa deriva infernale in cui l’essere umano sta spingendo i suoi simili fino ad annientarsi completamente. L’arbitrio che ci è stato concesso alla nascita, consta di un presupposto imprescindibile, che è quello della sua finitezza, spaziale ma soprattutto temporale. Non vivremo in eterno e, le tracce lasciate dalle nostre azioni, intrise delle lacrime versate da una militarizzazione dell’anima, ingorda spiritualmente, giunta al suo massimo punto di perdizione, quelle si, risuoneranno per l’eternità, come le sirene che ora stanno annunciando il lancio delle bombe in quel luminosa città che è Kiev, colpevole solo insieme al popolo ucraino di volersi affacciare alla vera Democrazia della Vita dignitosa. Un forma di contrappasso terrena che tocca tutti noi, indistintamente! 

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CAT: diritti umani, Geopolitica

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