Tutti a discutere di “assistenti civici” mentre il CdM boccia progetti green

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26 Maggio 2020

Fosse tutto un gioco collettivo, dove ad una proposta partorita alla mattina, senza arte ne parte, sono invitati a partecipare un po’ tutti, dai social, ai media nazionali, dal cittadino distratto a quello “intellettualmente” impegnato, dal Ministro in pectore all’ultimo parlamentare, bè davvero potremmo proporre una standing ovation, perché siamo dei maestri. Si gioca per una giornata tutti assieme, riempiendo i social e le pagine dei giornali, attorno ad un’esternazione, ad una minchiata che neppure mettendo assieme i migliori cabarettisti si riuscirebbe ad arrivare a tanto. Se fosse un gioco di società, una ludica espressione di una comunità ilare e spensierata, dovremmo ripetere: “ancora, ancora, fateci ridere. Sì, un metro di distanza, le mascherine, il plexiglass”. La realtà è che purtroppo il gioco idiota ci mangia vivi. Una straordinaria distrazione di massa interrotta, di quando in quando, da un discorso dai toni seri e altisonanti sul rilancio dell’economia, sulla svolta ambientalista, sulla necessità di garantire lavoro e semplificazione per tutti, imprese e professionisti. Poi se sei un imprenditore impegnato da anni nel settore delle energie rinnovabili, in Italia e all’estero, ti accorgi che con “potenza di fuoco” si riferivano alle biciclette a pedalata assistita e che quando discettavano di svolta green, dell’accordo di Parigi e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, si riferivano a due panelli sul tetto o al bonus per i monopattini. Perché mentre tutti si riempiono la bocca con “la necessità di rilanciare i consumi e di colorare di verde il futuro” la realtà è quella che nei cassetti ministeriali ci sono centinaia di progetti bloccati su eolico e fotovoltaico. Ci sono società sane che hanno speso anni per elaborare, con tutte le compatibilità e le esigenze delle varie comunità territoriali, impianti all’avanguardia. Così in questi giorni mentre, tutti i politici, di maggioranza e opposizione, sono impegnati nelle querelle sugli “assistenti civici”, nel silenzio assoluto e solo andando a spulciare tra le delibere del Consiglio dei Ministri, scopri che è stata bocciata la prosecuzione della procedura di valutazione di impatto ambientale per progetti eolici, con relative opere accessorie per la connessione alla rete nazionale. Senza nessuna altra motivazione. E grazie al sito del Ministero dell’Ambiente puoi anche leggere tutti i documenti che da anni, la società “bocciata” sta producendo ed elaborando, con un evidente esposizione progettuale. E puoi scoprire che si tratta di una realtà imprenditoriale che opera all’estero portando energia nei Paesi poveri e sviluppo sociale costruendo ospedali, scuole e acquedotti. Scopri che in Italia promuove opere di solidarietà educativa e che in questo periodo di emergenza ha messo tutti i lavoratori in smart working cerando di non far perdere a nessuno un’ora di lavoro, quando sarebbe stato più comodo aprire la cassa integrazione. E così mentre si sta a discutere sull’aperitivo d’asporto dopo le 19, con un “no”, pronunciato a bassa voce, si bloccano investimenti, posti di lavoro, economia e si mortificano le imprese che non vogliono arrendersi alla crisi. C’è un politico, un Ministro, un sottosegretario a conoscenza di tutto questo?! O si tratta dell’ennesima “manima” burocratica che alla faccia dei progetti di sviluppo sostenibile rema in senso opposto?! Servirebbe una risposta, perché in un caso si potrebbe ancora invertire la rotta, nell’altro c’è proprio da domandarsi “eticamente” per quale ragione le imprese dovrebbe continuare a restare in Italia, a pagare fiscalità, piegandosi a normative spesso sovietiche per garantire occupazione e crescita e non utilizzare il capitale per garantirsi qualche bella rendita finanziaria oltreoceano?

TAG: economia, energie rinnovabili, governo, politica, sviluppo sostenibile
CAT: energia, Governo

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