Bambini e coronavirus: una storia per essere protagonisti. Capitolo IV

:
4 Aprile 2020

Capitolo IV

<Alice smettila di urlare! Mi fai venire il mal di testa!> disse Lorenzo.

<Ah! Ciao Alice! Come stai? Io bene, mi stavo un po’ annoiando ma per fortuna siete arrivati voi! Cosa avete mangiato per cena? Io una buonissima pasta al pesto e poi…> iniziò Sarah.

<Basta Sarah! Ma vi rendete conto di quello che ci sta accadendo?! Ragazzi ci siete tutti?> la interruppe Bianca.

<Penso di sì> rispose Brando.

<È incredibile! Le maestre avevano ragione! Questo quaderno è speciale! Possiamo sentirci tutti! Andrea ci sei anche tu?> proseguì Sofia.

<Sì sì ci sono! Denisa, Vittorio, Suan, ci siete?> chiese Andrea.

<Presenti> risposero.

<Emma e Camilla, Pietro, Ada?>

<Eccoci!>

<Ginevra, Giulia, Anna, Tiziano?>

<Sì dai! Ci siamo tutti!!> riprese Brando <e se qualcuno non c’è lo dica! Non è che possiamo stare tutta la sera a fare l’appello! C’è qualcuno che non c’è?> chiese. Nessuno rispose. <Molto bene!> concluse.

<Adesso che siamo tutti qui…che facciamo?> chiese Pietro.

<Io vorrei più di ogni altra cosa al mondo uscire!> propose Ada.

<Beh certo! Tutti noi lo vorremmo ma come facciamo? È vietato! Non possiamo uscire…> rispose Ginevra.

La riposta di Ginevra riportò tutti alla cruda realtà. La meraviglia di questo quaderno speciale li aveva riempiti di entusiasmo però non cambiava lo stato dei fatti: erano reclusi in casa e non potevano uscire. Dopo una decina di minuti di silenzio Anna ebbe un’idea. Grazie alle sue sorelle aveva scoperto un segreto: quando desiderava fare una cosa ma i suoi genitori non gliela permettevano se le sue sorelle si univano a lei nella richiesta questi dopo un poco cedevano, convinti dalla forza di quattro anime che si univano per raggiungere lo stesso scopo. In più aveva notato che la forza del quaderno si era attivata proprio quando tutti insieme avevano letto quello che avevano scritto.

<Lo vogliamo davvero tutti?> chiese.

<Sì!> gridarono insieme.

<Allora scriviamo tutti sul quaderno: VORREI USCIRE e poi leggiamolo ad alta voce! Proviamo!> propose Anna.

I bambini eseguirono quanto aveva pensato Anna e…uao! In un secondo si ritrovarono tutti quanti davanti al cancello chiuso della scuola! Ma la meraviglia non finì lì! Ciascun bambino si era trasformato in un animale differente! E la cosa ancor più sorprendente era che tutti sapevano riconoscersi tra loro! Fu un’emozione incredibile! Essere di nuovo insieme all’aperto e come animali! Nemmeno nei sogni più fantastici avrebbero saputo immaginare una situazione simile!

In quel momento, affacciato al balcone del terzo piano del condominio di fronte alla scuola, i bambini videro un vecchietto intento a compilare la sua settimana enigmistica. Chissà se li avesse potuti vedere? Cominciarono ciascuno a chiamarlo emettendo una miriade di versi differenti, sbattendo ali, zampe e perfino pinne ma quel vecchietto se ne rimase chino sulla sua rivista. Nessuno poteva vederli, erano invisibili…proprio come The Crown! Interessante!

All’improvviso, mentre tutti gli animali-bambini stavano cercando di abbracciarsi e di esprimere a vicenda quanto fossero felici di vedersi, i loro sguardi furono attratti da un grande bagliore. Proveniva da est e diventava sempre più intenso. Ad un certo punto tutti udirono queste parole: <Bravi bambini! Vi stavo aspettando! Speravo davvero che la vostra amicizia sarebbe stata abbastanza forte per potermi aiutare…devo dire che non mi sbagliavo! Grazie!>  La Voce che aveva appena parlato era dolce ma insieme forte e potente…sembrava una bomba nascosta all’interno di un cioccolatino.

<Venite dietro a me, devo spiegarvi un po’ di cose> proseguì la Voce.

Tutti si misero in cammino per le vie della città seguendo la luce della Voce. Che spettacolo! Se qualcuno avesse potuto vedere il corteo che stava attraversando Livorno in quel momento! Un leone, una civetta, una giraffa, una gazzella e un leopardo, un piccolo gregge di pecore, un gatto e un cane, un’aquila e un falco, un gruppetto di api, persino creature marine, ciascuno con la propria bolla di acqua e molti animali ancora costituivano quello strampalato e meraviglioso esercito.

<Vi ho scelto, cari amici, per una missione: sconfiggere The Crown> cominciò la Voce <per questo devo rivelarvi alcune cose molto importanti. Aprite bene le orecchie! The Crown sta cercando di far sparire tutto il genere umano cominciando dagli adulti ed è proprio questo il suo punto debole: non sa che i più forti della popolazione siete proprio voi bambini! La forza del nostro nemico è la paura che sta suscitando nella popolazione, la paura genera l’egoismo e sono queste le due armi che noi dobbiamo neutralizzare. Adesso mi spiego meglio: qualcuno reagisce a questa paura svuotando i supermercati di ogni ben di Dio prima di chiudersi in casa lasciando gli altri a mani vuote, altri invece decidono di scappare dalla paura uscendo e andando tranquillamente a spasso senza sapere che se The Crown riuscirà a scovarlo e a farlo sparire questo non addolorerà soltanto lui e la sua famiglia  ma contribuirà ad aumentare la forza distruttrice di The Crown. Egli infatti ogni volta che fa sparire qualcuno diventa più potente, ha infatti la capacità di moltiplicarsi e di spandersi velocemente in tutto il mondo.>

I bambini avevano ascoltato tutto con gli occhi sgranati. La situazione era terrificante e non sapevano davvero come avrebbero potuto sconfiggere un nemico tanto cattivo che spaventava perfino gli adulti anche se la loro nuova veste animalesca infondeva loro un certo coraggio. Ciascuno sentiva chiusa in sé un’energia che prima non aveva mai provato. Sentivano nuovi muscoli, nuove membra pronte all’azione e fremevano dal desiderio di sperimentare le loro nuove capacità.

<La vostra missione bambini sarà molto impegnativa. Durante la giornata dovrete fermare l’egoismo dei grandi!>

<Ma come faremo?> belò dolcemente Bianca.

<Comincerete con i vostri genitori o i vostri nonni, le persone che avete vicino e vedrete che creerete un’onda di solidarietà e di amore che si propagherà da sola> spiegò la Voce.

<E la sera? Che cosa ci aspetta?> ruggì Mattia sollevando la sua magnifica criniera.

<Tutte le sere alle ore 21,30 aprirete il vostro quaderno rosso e ci ritroveremo tutti davanti alla scuola. Da qui partiremo per la battaglia corpo a corpo con The Crown. Egli non può attaccare gli animali e poi noi possiamo vederlo! Giocheremo ad armi pari! Adesso è tardi. Tornate a casa e riposatevi perché domani comincerà la grande battaglia e avrete bisogno di molte energie. Non vi preoccupate io sarò sempre con voi a guidarvi> terminò la Voce. Il bagliore scomparve e rimasero solamente gli animali-bambini. Si guardarono negli occhi, fecero tutti un cenno con la testa e all’unisono dissero: <VOGLIAMO ANDARE A CASA>. Ormai avevano imparato.

In un batter d’occhio si ritrovarono ciascuno nel proprio letto. Tutto taceva, tutto scorreva tranquillamente, come al solito. I bambini a letto, i genitori a guardare un po’ di televisione o a svolgere piccole faccende domestiche. Il silenzio della notte cominciava ad avvolgere la città ma un potente e profondo sottofondo ritmico scandiva il tempo mescolandosi al canto degli animali notturni: era il cuore dei bambini della 2C.

TAG: Bambini, coronavirus, Cultura, racconto
CAT: Letteratura, scuola

Nessun commento

Devi fare per commentare, è semplice e veloce.

CARICAMENTO...