I sottili passi sottotraccia delle reti civiche a Milano
A Milano qualcosa si muove nel mondo delle reti civiche. Piccoli segnali, fibrillazioni appena accennate. Negli scorsi giorni una conferenza stampa di Alleanza Civica di Franco D’Alfonso, ex assessore al commercio nella Giunta Pisapia, organizzata via web, ha indicato le linee guida con cui bisognerebbe aiutare l’impresa a Milano: innanzitutto ‘con il credito d’imposta’, ha detto D’Alfonso, “con cui si potrebbe mettere liquidità direttamente nelle aziende”. Organizzata su Google, già di per sé una notizia dei tempi che cambiano, Alleanza Civica s’interroga anche sulla farraginosità di provvedimenti governativi in cui mancano, su 200 provvedimenti, più di 176 decreti attuativi che “lasciano in attesa migliaia di sindaci amministratori imprese e cittadini,prigionieri di un eterno essere o non essere, applicato perfino alla autocertificazione da esibire”
Fibrillazioni significative considerando l’andamento lento e impacciato sia del Governo Conte, sia di quello regionale lombardo, entrambi relegati a ruoli marginali rispetto alle esigenze della società reale, che ha acquisito di dover procedere da sola, stante la difficoltà a governare e la paura della reazione della gente, accuratamente evitata in Lombardia con visite in piena notte da parte del Premier Conte. Proprio l’assenza di appropriate fasi, di un cronoprogramma in attesa del calo dei contagi e l’inusitata incapacità di dare numeri precisi sui contagi e sui morti; ed almeno informazioni sicure sulle indagini epidemiologiche, fanno dire a Civici e federalisti Lombardi che il vero problema è la scarsa qualità della maggioranza dei responsabili politici a partire dal duo Fontana – Gallera, incapaci di affrontare in modo sistemico il nodo Covid-19: “Per il disprezzo della buona politica, per il sapere e perfino per il congiuntivo e la lingua italiana”
Grottesca viene inoltre definita “l’inadeguatezza di un’impalcatura istituzionale, di procedure e logiche amministrative che nell’affrontare la pandemia hanno fatto una figura peggiore dell’amministrazione spagnola durante la peste manzoniana”
E a proposito di prospettive politiche Alleanza Civica abbozza un’idea di programma: “Né romanocentrica, e neppure la versione del nazionalismo populista e straccione”
Insomma un tentativo di riflessione “su i necessari cambiamenti che nella politica contemporanea ancora mancano”. Milano macina sottotraccia formule politiche, dentro la paralisi provocata dal Coronavirus.
Se sortirà un ruggito o un miagolio è ancora da vedere, in una città che non ha esaurito il compito di fare i conti con il virus cinese. La via della seta è inciampata in uno starnuto. Letale.
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