Alessandro
Bottai
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Ultimi commenti

Pubblicato il 28/03/2022

in: Una sberla da Oscar?

certamente la violenza non è mai una risposta accettabile, però: A) Chris Rock è un animale: non si possono fare battute sui problemi di salute, altrimenti diventa lecito sfottere i nani o i malati terminali; B) L'Academy dovrebbe iniziare a pensare che - se vuole fare un evento di levatura mondiale - deve smettere di ospitare quella [...] comicità sgradevole e pesante che tanto diverte una parte degli Americani. Se la consegna degli Oscar è un evento destinato anche al pubblico del resto del pianeta, si devono adeguare alle sensibilità e alla comicità di tutti noi.

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Pubblicato il 07/02/2021

in: Draghi invitato da Mattarella? Non scherziamo, è l’Europa che l’ha imposto

Diciamo che le opinioni di tutti sono importanti, però forse questo non è il momento adatto per screditare la posizione di Draghi fomentando gli spiriti anti-europeisti, no? Tra l'altro, a che pro? Chi potrebbe trarre un vantaggio, oggi, dal pensare che Draghi è un'imposizione dell'Europa piuttosto che una scelta oculata del nostro Presidente della Repubblica? Possibile che [...] non si riesca a resistere alla tentazione di esternare le proprie opinioni, neanche quando si rischia di essere inopportuni?

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Pubblicato il 18/01/2021

in: E stavolta come andrà?

parole sante, Silvia, ma ci sono alcuni elementi che rendono il "caso Italia" in qualche modo unico: A) negli altri Paesi dispongono le chiusure, però aiutano concretamente imprese e cittadini; B) ovviamente sono aiuti commisurati al fatturato: ma l'Italia è un Paese di piccole e medie imprese, con una quota di sommerso enorme: quali aiuti si potrebbero [...] dare a un'impresa che non fattura nulla o molto meno del reale? Sulla base di cosa? C) i nostri dirigenti politici, diciamocelo, stanno emanando disposizioni contrastanti e confuse: il ristorante si a pranzo, no a cena, la messa si, il centro commerciale nel week end no ma le vie dello shopping si, e forse si potrebbe anche andare a scuola. Per non parlare dei mezzi pubblici, delle fabbriche (per carità, che non chiudano!) e dell'assenza di controlli sul territorio. E questo solo per citare alcuni elementi. In tutto ciò, con tutte queste limitazioni incomprensibili e palesemente prive di coerenza, figlie di quella strategia del compromesso che ha da sempre devastato questo Paese, l'epidemia non si ferma, i contagi aumentano, la gente crepa, gli ospedali si ingolfano appena arrivano al 25% (si, il 25%) di occupazione dei posti in terapia intensiva. Che dire: quasi nessun Paese sta gestendo questa cosa in modo ottimale - a parte qualcuno, come la Corea del Sud - però è certo che qui da noi i politici (tutti, nessuno escluso) non stanno facendo una bella figura.

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Pubblicato il 30/12/2020

in: Appassionati di futuro: 7 ingredienti per uscire da una crisi

Bravo Davide, analisi lucidissima: hai delineato una strategia che dovremmo imparare tutti a memoria e applicare ogni giorno in modo assiduo. Se posso, ma solo per aiutare i lettori a completare ulteriormente il quadro di riferimento al quale ti riferisci - e che hai presentato con estrema chiarezza - vorrei suggerire anche la lettura di La [...] Società della Stanchezza di Byung-Chul Han, le cui tesi portano ulteriore sostegno ai tuoi sacrosanti suggerimenti. Invito chiunque legga questo contributo a condividerlo il più possibile ;-)

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Pubblicato il 01/12/2020

in: Il pipistrello ha chiuso teatri e cinema

Non se te ne sei accorto, ma stai facendo un discorso terribile. Che importa - dici tu - del 3% degli italiani? Se Cinema e Teatri stanno chiusi qualche mese, tutto sommato parliamo di 4 gatti che anzi, potrebbero approfittare per ripensare alla loro attività. Certo, hai ragione, intanto che falliscono, intanto che perdono tutto quello [...] che hanno, potrebbero dedicare le giornate a riflettere sul futuro. Un ottimo suggerimento. E che ne facciamo di tutti quelli che lavorano nei Cinema e Teatri? Mah, saranno anche quelli 4 gatti: dedicassero il tempo a qualcosa di costruttivo, per esempio a inventarsi un nuovo lavoro, se possono. E invece l'indotto? Chi fornisce bibite, pop corn, manutenzione, poltrone, proiettori? E chi fornisce i sistemi di biglietteria? Chi fornisce servizi di hosting per i siti internet di Cinema e Teatri? Chi stampa la carta dei biglietti? Mah, hai ragione, saranno anche quelli 4 gatti, pure loro - intanto che falliscono, mandano la gente a casa, non pagano le tasse perché non possono, non pagano i loro fornitori perché non possono - potrebbero pensare a qualcosa di utile, per esempio a come reinventarsi. Fantastico, un pensiero meraviglioso. Ma, guarda, voglio assecondare questa linea, mi piace molto. E per farti vedere che la pensiamo allo stesso modo, rilancio: ma perché tutto 'sto casino solo per preoccuparci di pochi morti, età media 80 anni, oltre il 90% con altre patologie pregresse (sovrappeso, ipertesi, gente che ha certamente passato la vita a ingozzarsi, no?)? In fondo, ogni anno quanta gente muore di polmonite o solo per complicazioni della semplice influenza? Non era meglio far finta di nulla? In fondo anche questi, se guardi bene, sono 4 gatti. Una sola cosa fa veramente la differenza tra una società civile e una accozzaglia di individui che pensano di far parte di una comunità: non si lascia indietro nessuno, neanche il 3%, perché se non ci salviamo "tutti", non si salva "nessuno". Sono certo di non aver capito fino in fondo quello che volevi dire, giusto? :-)

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