Annalisa
Sacchi
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Ultimi commenti

Pubblicato il 07/11/2014

in: NON FACCIAMO LA GUERRA TRA POVERI IN UNIVERSITA'

È falso che i “poveri” ricercatori siano al palo aspettando la meritata promozione. La promozione (meritata o no) sta arrivando cospicuamente, tanto che finora credo si possa dire che le università hanno investito in questa la quasi totalità dei punti organico. Fatti un giro sul sito del MIUR e guarda quante posizioni hanno aperto da [...] rtd È falso che i ricercatori lavorino più degli ordinari. Almeno è falso da contratto. Poi se gli ordinari vengono meno ai loro doveri e la comunità dei colleghi (compresi i ricercatori) non li denunciano ma si accollano il lavoro in più non so per te ma io la chiamo complicità.

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Pubblicato il 07/11/2014

in: NON FACCIAMO LA GUERRA TRA POVERI IN UNIVERSITA'

Caro Jacopo io non parlo di opinioni, che sono ovviamente responsabilità di chi le esprime, ma come ho già scritto mi riferisco al tenore dell'informazione, che qui è fuorviante.

Pubblicato il 07/11/2014

in: NON FACCIAMO LA GUERRA TRA POVERI IN UNIVERSITA'

Mi chiedo inoltre quale sia la linea editoriale de Gli Stati Generali. Dopo aver letto l'ottimo pezzo di Guri Schwarz e conoscendo l'impegno di Tondelli ad esempio nel caso di Ilaria Negri immaginavo che il tenore, se non altro dell'informazione, sulle questioni dell'Università italiana fosse altro. Ma evidentemente in epoca renziana gli appelli alla pacificazione [...] nazionale vanno di moda.

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Pubblicato il 07/11/2014

in: NON FACCIAMO LA GUERRA TRA POVERI IN UNIVERSITA'

L’articolo è pessimo, l’autrice mischia le carte facendo grande confusione sullo stato dei fatti. I “poveri” ricercatori a tempo indeterminato hanno beneficiato e continuano a beneficiare di un canale esclusivo e privilegiato, i bandi ex art 24, che la legge riserva alle promozioni interne, e che le università stanno utilizzando abbondantemente. Ci sono poi, sempre [...] per legge, i bandi ex art 18, che devono essere banditi proporzionalmente a quelli per interni, e sono aperti sia a ricercatori interni che ad abilitati esterni, il che significa che possono partecipare ricercatori strutturati altrove, precari, e studiosi attivi all’estero ad esempio. L’autrice omette infatti un dato importante: l’ASN ha riconosciuto l’abilitazione alla prima e alla seconda fascia a MIGLIAIA di studiosi non già strutturati, in molti casi precari nelle università italiane. Questi concorsi ex art 18, che la legge vorrebbe aperti, nei fatti non lo sono per nulla, e vengono di fatto usati dai dipartimenti come ulteriore canale di promozione. I “poveri” ricercatori strutturati stanno dunque facendo l’en plain ostruendo di fatto ogni canale di ingresso. Chiaramente il problema riguarda anche i fondi, poiché la promozione di un interno costa assai meno che l’ingresso di un esterno. Bloccato questo canale, rimane ai precari – anche a quelli che pur sarebbero abilitati al ruolo di professore associato – la possibilità di ingresso come RTDb, possibilità messa in questi giorni ulteriormente alla prova dalla caduta del vincolo col PO. In definitiva, l’immagine evocata della guerra tra poveri è fuorviante e intellettualmente disonesta.

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