Antonio Paolo
Valdina
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Pubblicato il 07/04/2020

in: Torneremo a ballare

Spesso con la comparsa di eventi imprevedibili appaiono improvvisamente una variegata specie di specialisti, esperti, giornalisti, etc, etc. (economia della tragedia) Convid arriva all'improvviso come accadde negli anni e nei secoli scorsi. Si propaga più velocemente perché è sempre più una società o mondo globale e con i "voli low cost" gira ancor più veloce. Il dopo [...] virus sarà più difficile rispetto alle grandi calamità del passato, perché la nostra capacità di soffrire si è ridotta, e ci aspettiamo che altri facciano fronte ai nostri bisogni o smarrimenti. Certo fa specie l'esempio. come spesso accade, della passerella quotidiana di soloni che criticano, pontificano o ancor più grave, danno sentenze e soluzioni per un qualcosa che è decisamente nuovo, non come virus in sè stesso, ma per come ci siamo contrapposti. La segregazione terapeutica globale. Quest'approccio è vecchio come il cucù, "hai un raffreddore, stai lontano da me se no me lo attacchi" questa è stata la risposta al virus: "scientifica", ma d’altronde l’isolamento per quanto vecchio è di fatto stato sempre il primo antidoto nella storia e lo è ancora oggi. Il problema è che questa soluzione nel breve preserva dalla morte, ma nel lungo periodo, quanti morti conterà, se l'uomo non si rimboccherà le maniche e inizierà a rapportarsi sul piano umano, sociale ed economico con maggior rispetto. I vaccini arrivano sempre dopo, come soluzione al virus, ma il virus si rinnova continuamente e sarà sempre più avanti, allora dovremo fare come i topi, generare sempre più velocemente gli antidoti. Ma il problema che rimarrà è quello sociale: forse recupereremo dei valori che avevamo smarrito, forse capiremo che molte delle spese che quotidianamente facciamo sono inutili, forse andremo volenti o nolenti incontro a delle spese più attente. Certo l’economia ci verrà incontro, essa ha bisogno dei suoi clienti e i clienti siamo noi tutti, anche quelli poveri, poveri. Dobbiamo consumare, consumare e pertanto metteranno in circolo dei soldi "istituzionali” per preservare il cliente, una specie che potrebbe estinguersi. Quindi dimenticheremo nel breve questa esperienza perché dobbiamo tornare in circolo, per salvare questa società, ma purtroppo anche questa economia che senza di noi morirebbe Ma questo aiuto lo avranno i soliti o forse e finalmente coloro che veramente ne hanno bisogno a patto che contraggano un prestito d’onore, che almeno si attivino per renderlo. Poi se ci riusciranno o meno è quasi secondario, ma avremo degli uomini più forti e “sociali” dove tutto potrà essere messo a diposizione, ma anche e soprattutto in termini reciproci.

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Pubblicato il 07/04/2020

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Spesso con la comparsa di eventi imprevedibili appaiono improvvisamente una variegata specie di specialisti, esperti, giornalisti, etc, etc. (economia della tragedia) Convid arriva all'improvviso come accadde negli anni e nei secoli scorsi. Si propaga più velocemente perché è sempre più una società o mondo globale e con i "voli low cost" gira ancor più veloce. Il dopo [...] virus sarà più difficile rispetto alle grandi calamità del passato, perché la nostra capacità di soffrire si è ridotta, e ci aspettiamo che altri facciano fronte ai nostri bisogni o smarrimenti. Certo fa specie l'esempio. come spesso accade, della passerella quotidiana di soloni che criticano, pontificano o ancor più grave, danno sentenze e soluzioni per un qualcosa che è decisamente nuovo, non come virus in sè stesso, ma per come ci siamo contrapposti. La segregazione terapeutica globale. Quest'approccio è vecchio come il cucù, "hai un raffreddore, stai lontano da me se no me lo attacchi" questa è stata la risposta al virus: "scientifica", ma d’altronde l’isolamento per quanto vecchio è di fatto stato sempre il primo antidoto nella storia e lo è ancora oggi. Il problema è che questa soluzione nel breve preserva dalla morte, ma nel lungo periodo, quanti morti conterà, se l'uomo non si rimboccherà le maniche e inizierà a rapportarsi sul piano umano, sociale ed economico con maggior rispetto. I vaccini arrivano sempre dopo, come soluzione al virus, ma il virus si rinnova continuamente e sarà sempre più avanti, allora dovremo fare come i topi, generare sempre più velocemente gli antidoti. Ma il problema che rimarrà è quello sociale: forse recupereremo dei valori che avevamo smarrito, forse capiremo che molte delle spese che quotidianamente facciamo sono inutili, forse andremo volenti o nolenti incontro a delle spese più attente. Certo l’economia ci verrà incontro, essa ha bisogno dei suoi clienti e i clienti siamo noi tutti, anche quelli poveri, poveri. Dobbiamo consumare, consumare e pertanto metteranno in circolo dei soldi "istituzionali” per preservare il cliente, una specie che potrebbe estinguersi. Quindi dimenticheremo nel breve questa esperienza perché dobbiamo tornare in circolo, per salvare questa società, ma purtroppo anche questa economia che senza di noi morirebbe Ma questo aiuto lo avranno i soliti o forse e finalmente coloro che veramente ne hanno bisogno a patto che contraggano un prestito d’onore, che almeno si attivino per renderlo. Poi se ci riusciranno o meno è quasi secondario, ma avremo degli uomini più forti e “sociali” dove tutto potrà essere messo a diposizione, ma anche e soprattutto in termini reciproci.

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