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Pubblicato il 16/03/2019

in: La tragedia di Daniele Nardi e Tom Ballard

Erano gli anni '80 quando nell'aula del corso di filosofia e psicologia dell'Università d'Annunzio di Chieti, finalmente arrivò il tanto atteso supplente. Il docente, tutto bello e incravattato vinse la cattedra a Milano; il supplente, quel giorno, si presentò in giacca a vento, capelli bianchi scapigliati ma soprattutto con occhi che scrutano l'anima, di un colore [...] grigio-azzurro come il colore di un crepaccio. Arrivò dalle montagne dell' Aquila dopo molti anni d' insegnamento, dopo molti anni come direttore dell' ospedale di Colle Maggio all'Aquila dopo molti anni a contatto con la psiche ma soprattutto con il Cuore di noi umani. "La filosofia è tutto un inganno !" sentenziò.."e adesso vi spiego il perchè. " Rimanemmo allibiti... Noi, studenti, che eravamo già al 3° anno di corso, che avevamo studiato quello che c'era da studiare, e capito quello che c'era da capire, nella "strada" spianata della "normalità" accademica. "Dubitate di quelli che vi dicono -Io sò; gli intelligentoni, coloro che costruiscono strade (strada= rad.* Struo, Struens= spianare-distruggere) Intelletto= intus-legere (legare dentro) Dirà Niezsche...La via più rapida in montagna è da Vetta a Vetta, ma devi elevare il tuo cuore in alto, ancora più in alto, anzi devi camminare a testa in giù . In montagna non ci sono strade. " Questi stronzi ...hanno detto che Nietzsche era pazzo...sapete ragazzi la parola Pazzo non deriva etimologicamente da Pathos,Patiens. Il pazzo non è il sofferente che come vogliono loro, se ne stà coricato sul letto, bloccato e sedato. Pazzo deriva dal verbo greco antico molto bello" Paizein" che significa Motteggiare, Folleggiare andare di quà e di là senza Meta, e in montagna la meta non c'è ! " E da Paizein deriva la parola Pais= bambino e la nostra espressione "Pazziare". La Vetta, è tutta la montagna e quando sali tutti i tuoi arti diventano prensori, anche la bocca che invece di dire malignità o grandi teoremi psicologici, sta muta e morde un pezzo di corda per aiutare la salita. Non devi portare bisaccie troppo pesanti sulle tue spalle perchè salendo il peso raddoppia..non devi accumulare cose e ricchezze che non ti servono a niente...basta il pane quotidiano. E la Vetta non c'è... la vetta non è un ontico che lo prendi e te lo riporti alla casa, la Vetta è tutta la montagna, nel mentre sali, e nessuno te l'ha chiesto (per questo mi appassiona), nessuno come si dice , te l' ha fatto fare; In termini psicodinamici mentre sali... ritrovi te stesso ! Il desiderio di montagna è Gratis. E la parola Vetta etimologicamente vuole dire "La bendata"; cioè tu la vedi, ma lei non si fà vedere. Ci viene in mente Gesù di Nazareth che quando la moltitudine si accalca per toccarlo e quindi per addomesticarlo, lui se ne sale al monte ed ecco il "Discorso della Montagna. Sembra quasi che in quel Discorso, sia proprio la montagna a parlare a chi arrampica... "Beati i puri di cuore perchè di loro è il regno dei cieli.... Beati i sofferenti perchè saranno consolati.. Beati i facitori di pace perchè vedranno Dio.. Il Dis- corso(dis=privativo) non il Con-corso.(cum=assieme) Chi dis-corre cambia strada anzi traccia un nuovo sentiero. Anche a Rugby, cittadina inglese, nel 1883 stavano giocando a football... Tutti Con-correvano a portare una palla in goal, dentro una statica, insignificante porta. La rete... "...ad un certo momento William Webb Hellis fece un Dis-corso ( una Pazzietà), si fermò, prese la palla con le mani e fregandosene delle regole del calcio, cominciò a scappare...e tutti gli corsero dietro." Così nacque Il Rugby, e l'epigrafe in marmo rosa che racconta l'evento è ancora lì, nello stadio di Rugby. "Vedete ragazzi, le cose più importanti nella vita sono venute da scelte di- verse (di-vertere = cambiare strada) originali...da persone semplici, innocenti e oneste, che forse non lo sapevano cosa andavano a fare, ma se lo sentivano nell'animo, e nel cuore". Nel rugby non c'è il lancio....di una palla o altro, nel rugby c'è lo Slancio. Sei tu che con quella palla ellittica tenuta ben salda al petto ti devi slanciare verso la Meta. L'Alpinismo è uguale. Nessuno te l ha fatto fare, ma tu sali. " Come quell' altro "pazzo" di Federico Mummary che se ne andava, sempre in quegli anni, a scalare le montagne con i pantaloni alla zuawa, un giacchetto in loden, scarponi,uno zainetto,un rampone qualche corda, e senza guida, aprendo vie nuove, straordinarie, nelle alte Vette!" Fu così che nacque lo Stile Alpino. Va bene per Nietzsche, ok per Hellis ma questo Frederick Mummary che c'azzeccava con noi ? Trovammo per caso un edizione del1962 del suo libro...Le mie scalate dalle Alpi al Caucaso ; allora capimmo. Era tutto chiaro. Quando a Daniele Nardi nella spedizione del 2016 sul Nanga Parabat gli chiesero : "Daniè hai lavorato così tanto per attrezzare il passaggio in vetta dicci quanto ti dobbiamo pagare.... Lui rispose " A me non interessano i soldi.... non sono uno Sherpa ...io sono un Alpinista ! . Piuttosto è amore

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Erano gli anni '80 quando nell'aula del corso di filosofia e psicologia dell'Università d'Annunzio di Chieti, finalmente arrivò il tanto atteso supplente. Il docente, tutto bello e incravattato vinse la cattedra a Milano; il supplente, quel giorno, si presentò in giacca a vento, capelli bianchi scapigliati ma soprattutto con occhi che scrutano l'anima, di un colore [...] grigio-azzurro come il colore di un crepaccio. Arrivò dalle montagne dell' Aquila dopo molti anni d' insegnamento, dopo molti anni come direttore dell' ospedale di Colle Maggio all'Aquila dopo molti anni a contatto con la psiche ma soprattutto con il Cuore di noi umani. "La filosofia è tutto un inganno !" sentenziò.."e adesso vi spiego il perchè. " Rimanemmo allibiti... Noi, studenti, che eravamo già al 3° anno di corso, che avevamo studiato quello che c'era da studiare, e capito quello che c'era da capire, nella "strada" spianata della "normalità" accademica. "Dubitate di quelli che vi dicono -Io sò; gli intelligentoni, coloro che costruiscono strade (strada= rad.* Struo, Struens= spianare-distruggere) Intelletto= intus-legere (legare dentro) Dirà Niezsche...La via più rapida in montagna è da Vetta a Vetta, ma devi elevare il tuo cuore in alto, ancora più in alto, anzi devi camminare a testa in giù . In montagna non ci sono strade. " Questi stronzi ...hanno detto che Nietzsche era pazzo...sapete ragazzi la parola Pazzo non deriva etimologicamente da Pathos,Patiens. Il pazzo non è il sofferente che come vogliono loro, se ne stà coricato sul letto, bloccato e sedato. Pazzo deriva dal verbo greco antico molto bello" Paizein" che significa Motteggiare, Folleggiare andare di quà e di là senza Meta, e in montagna la meta non c'è ! " E da Paizein deriva la parola Pais= bambino e la nostra espressione "Pazziare". La Vetta, è tutta la montagna e quando sali tutti i tuoi arti diventano prensori, anche la bocca che invece di dire malignità o grandi teoremi psicologici, sta muta e morde un pezzo di corda per aiutare la salita. Non devi portare bisaccie troppo pesanti sulle tue spalle perchè salendo il peso raddoppia..non devi accumulare cose e ricchezze che non ti servono a niente...basta il pane quotidiano. E la Vetta non c'è... la vetta non è un ontico che lo prendi e te lo riporti alla casa, la Vetta è tutta la montagna, nel mentre sali, e nessuno te l'ha chiesto (per questo mi appassiona), nessuno come si dice , te l' ha fatto fare; In termini psicodinamici mentre sali... ritrovi te stesso ! Il desiderio di montagna è Gratis. E la parola Vetta etimologicamente vuole dire "La bendata"; cioè tu la vedi, ma lei non si fà vedere. Ci viene in mente Gesù di Nazareth che quando la moltitudine si accalca per toccarlo e quindi per addomesticarlo, lui se ne sale al monte ed ecco il "Discorso della Montagna. Sembra quasi che in quel Discorso, sia proprio la montagna a parlare a chi arrampica... "Beati i puri di cuore perchè di loro è il regno dei cieli.... Beati i sofferenti perchè saranno consolati.. Beati i facitori di pace perchè vedranno Dio.. Il Dis- corso(dis=privativo) non il Con-corso.(cum=assieme) Chi dis-corre cambia strada anzi traccia un nuovo sentiero. Anche a Rugby, cittadina inglese, nel 1883 stavano giocando a football... Tutti Con-correvano a portare una palla in goal, dentro una statica, insignificante porta. La rete... "...ad un certo momento William Webb Hellis fece un Dis-corso ( una Pazzietà), si fermò, prese la palla con le mani e fregandosene delle regole del calcio, cominciò a scappare...e tutti gli corsero dietro." Così nacque Il Rugby, e l'epigrafe in marmo rosa che racconta l'evento è ancora lì, nello stadio di Rugby. "Vedete ragazzi, le cose più importanti nella vita sono venute da scelte di- verse (di-vertere = cambiare strada) originali...da persone semplici, innocenti e oneste, che forse non lo sapevano cosa andavano a fare, ma se lo sentivano nell'animo, e nel cuore". Nel rugby non c'è il lancio....di una palla o altro, nel rugby c'è lo Slancio. Sei tu che con quella palla ellittica tenuta ben salda al petto ti devi slanciare verso la Meta. L'Alpinismo è uguale. Nessuno te l ha fatto fare, ma tu sali. " Come quell' altro "pazzo" di Federico Mummary che se ne andava, sempre in quegli anni, a scalare le montagne con i pantaloni alla zuawa, un giacchetto in loden, scarponi,uno zainetto,un rampone qualche corda, e senza guida, aprendo vie nuove, straordinarie, nelle alte Vette!" Fu così che nacque lo Stile Alpino. Va bene per Nietzsche, ok per Hellis ma questo Frederick Mummary che c'azzeccava con noi ? Trovammo per caso un edizione del1962 del suo libro...Le mie scalate dalle Alpi al Caucaso ; allora capimmo. Era tutto chiaro. Quando a Daniele Nardi nella spedizione del 2016 sul Nanga Parabat gli chiesero : "Daniè hai lavorato così tanto per attrezzare il passaggio in vetta dicci quanto ti dobbiamo pagare.... Lui rispose " A me non interessano i soldi.... non sono uno Sherpa ...io sono un Alpinista ! . Piuttosto è amore Erano gli anni '80 quando nell'aula del corso di filosofia e psicologia dell'Università d'Annunzio di Chieti, finalmente arrivò il tanto atteso supplente. Il docente, tutto bello e incravattato vinse la cattedra a Milano; il supplente, quel giorno, si presentò in giacca a vento, capelli bianchi scapigliati ma soprattutto con occhi che scrutano l'anima, di un colore grigio-azzurro come il colore di un crepaccio. Arrivò dalle montagne dell' Aquila dopo molti anni d' insegnamento, dopo molti anni come direttore dell' ospedale di Colle Maggio all'Aquila dopo molti anni a contatto con la psiche ma soprattutto con il Cuore di noi umani. "La filosofia è tutto un inganno !" sentenziò.."e adesso vi spiego il perchè. " Rimanemmo allibiti... Noi, studenti, che eravamo già al 3° anno di corso, che avevamo studiato quello che c'era da studiare, e capito quello che c'era da capire, nella "strada" spianata della "normalità" accademica. "Dubitate di quelli che vi dicono -Io sò; gli intelligentoni, coloro che costruiscono strade (strada= rad.* Struo, Struens= spianare-distruggere) Intelletto= intus-legere (legare dentro) Dirà Niezsche...La via più rapida in montagna è da Vetta a Vetta, ma devi elevare il tuo cuore in alto, ancora più in alto, anzi devi camminare a testa in giù . In montagna non ci sono strade. " Questi stronzi ...hanno detto che Nietzsche era pazzo...sapete ragazzi la parola Pazzo non deriva etimologicamente da Pathos,Patiens. Il pazzo non è il sofferente che come vogliono loro, se ne stà coricato sul letto, bloccato e sedato. Pazzo deriva dal verbo greco antico molto bello" Paizein" che significa Motteggiare, Folleggiare andare di quà e di là senza Meta, e in montagna la meta non c'è ! " E da Paizein deriva la parola Pais= bambino e la nostra espressione "Pazziare". La Vetta, è tutta la montagna e quando sali tutti i tuoi arti diventano prensori, anche la bocca che invece di dire malignità o grandi teoremi psicologici, sta muta e morde un pezzo di corda per aiutare la salita. Non devi portare bisaccie troppo pesanti sulle tue spalle perchè salendo il peso raddoppia..non devi accumulare cose e ricchezze che non ti servono a niente...basta il pane quotidiano. E la Vetta non c'è... la vetta non è un ontico che lo prendi e te lo riporti alla casa, la Vetta è tutta la montagna, nel mentre sali, e nessuno te l'ha chiesto (per questo mi appassiona), nessuno come si dice , te l' ha fatto fare; In termini psicodinamici mentre sali... ritrovi te stesso ! Il desiderio di montagna è Gratis. E la parola Vetta etimologicamente vuole dire "La bendata"; cioè tu la vedi, ma lei non si fà vedere. Ci viene in mente Gesù di Nazareth che quando la moltitudine si accalca per toccarlo e quindi per addomesticarlo, lui se ne sale al monte ed ecco il "Discorso della Montagna. Sembra quasi che in quel Discorso, sia proprio la montagna a parlare a chi arrampica... "Beati i puri di cuore perchè di loro è il regno dei cieli.... Beati i sofferenti perchè saranno consolati.. Beati i facitori di pace perchè vedranno Dio.. Il Dis- corso(dis=privativo) non il Con-corso.(cum=assieme) Chi dis-corre cambia strada anzi traccia un nuovo sentiero. Anche a Rugby, cittadina inglese, nel 1883 stavano giocando a football... Tutti Con-correvano a portare una palla in goal, dentro una statica, insignificante porta. La rete... "...ad un certo momento William Webb Hellis fece un Dis-corso ( una Pazzietà), si fermò, prese la palla con le mani e fregandosene delle regole del calcio, cominciò a scappare...e tutti gli corsero dietro." Così nacque Il Rugby, e l'epigrafe in marmo rosa che racconta l'evento è ancora lì, nello stadio di Rugby. "Vedete ragazzi, le cose più importanti nella vita sono venute da scelte di- verse (di-vertere = cambiare strada) originali...da persone semplici, innocenti e oneste, che forse non lo sapevano cosa andavano a fare, ma se lo sentivano nell'animo, e nel cuore". Nel rugby non c'è il lancio....di una palla o altro, nel rugby c'è lo Slancio. Sei tu che con quella palla ellittica tenuta ben salda al petto ti devi slanciare verso la Meta. L'Alpinismo è uguale. Nessuno te l ha fatto fare, ma tu sali. " Come quell' altro "pazzo" di Federico Mummary che se ne andava, sempre in quegli anni, a scalare le montagne con i pantaloni alla zuawa, un giacchetto in loden, scarponi,uno zainetto,un rampone qualche corda, e senza guida, aprendo vie nuove, straordinarie, nelle alte Vette!" Fu così che nacque lo Stile Alpino. Va bene per Nietzsche, ok per Hellis ma questo Frederick Mummary che c'azzeccava con noi ? Trovammo per caso un edizione del1962 del suo libro...Le mie scalate dalle Alpi al Caucaso ; allora capimmo. Era tutto chiaro. Quando a Daniele Nardi nella spedizione del 2016 sul Nanga Parabat gli chiesero : "Daniè hai lavorato così tanto per attrezzare il passaggio in vetta dicci quanto ti dobbiamo pagare.... Lui rispose " A me non interessano i soldi.... non sono uno Sherpa ...io sono un Alpinista ! . Piuttosto è amore Erano gli anni '80 quando nell'aula del corso di filosofia e psicologia dell'Università d'Annunzio di Chieti, finalmente arrivò il tanto atteso supplente. Il docente, tutto bello e incravattato vinse la cattedra a Milano; il supplente, quel giorno, si presentò in giacca a vento, capelli bianchi scapigliati ma soprattutto con occhi che scrutano l'anima, di un colore grigio-azzurro come il colore di un crepaccio. Arrivò dalle montagne dell' Aquila dopo molti anni d' insegnamento, dopo molti anni come direttore dell' ospedale di Colle Maggio all'Aquila dopo molti anni a contatto con la psiche ma soprattutto con il Cuore di noi umani. "La filosofia è tutto un inganno !" sentenziò.."e adesso vi spiego il perchè. " Rimanemmo allibiti... Noi, studenti, che eravamo già al 3° anno di corso, che avevamo studiato quello che c'era da studiare, e capito quello che c'era da capire, nella "strada" spianata della "normalità" accademica. "Dubitate di quelli che vi dicono -Io sò; gli intelligentoni, coloro che costruiscono strade (strada= rad.* Struo, Struens= spianare-distruggere) Intelletto= intus-legere (legare dentro) Dirà Niezsche...La via più rapida in montagna è da Vetta a Vetta, ma devi elevare il tuo cuore in alto, ancora più in alto, anzi devi camminare a testa in giù . In montagna non ci sono strade. " Questi stronzi ...hanno detto che Nietzsche era pazzo...sapete ragazzi la parola Pazzo non deriva etimologicamente da Pathos,Patiens. Il pazzo non è il sofferente che come vogliono loro, se ne stà coricato sul letto, bloccato e sedato. Pazzo deriva dal verbo greco antico molto bello" Paizein" che significa Motteggiare, Folleggiare andare di quà e di là senza Meta, e in montagna la meta non c'è ! " E da Paizein deriva la parola Pais= bambino e la nostra espressione "Pazziare". La Vetta, è tutta la montagna e quando sali tutti i tuoi arti diventano prensori, anche la bocca che invece di dire malignità o grandi teoremi psicologici, sta muta e morde un pezzo di corda per aiutare la salita. Non devi portare bisaccie troppo pesanti sulle tue spalle perchè salendo il peso raddoppia..non devi accumulare cose e ricchezze che non ti servono a niente...basta il pane quotidiano. E la Vetta non c'è... la vetta non è un ontico che lo prendi e te lo riporti alla casa, la Vetta è tutta la montagna, nel mentre sali, e nessuno te l'ha chiesto (per questo mi appassiona), nessuno come si dice , te l' ha fatto fare; In termini psicodinamici mentre sali... ritrovi te stesso ! Il desiderio di montagna è Gratis. E la parola Vetta etimologicamente vuole dire "La bendata"; cioè tu la vedi, ma lei non si fà vedere. Ci viene in mente Gesù di Nazareth che quando la moltitudine si accalca per toccarlo e quindi per addomesticarlo, lui se ne sale al monte ed ecco il "Discorso della Montagna. Sembra quasi che in quel Discorso, sia proprio la montagna a parlare a chi arrampica... "Beati i puri di cuore perchè di loro è il regno dei cieli.... Beati i sofferenti perchè saranno consolati.. Beati i facitori di pace perchè vedranno Dio.. Il Dis- corso(dis=privativo) non il Con-corso.(cum=assieme) Chi dis-corre cambia strada anzi traccia un nuovo sentiero. Anche a Rugby, cittadina inglese, nel 1883 stavano giocando a football... Tutti Con-correvano a portare una palla in goal, dentro una statica, insignificante porta. La rete... "...ad un certo momento William Webb Hellis fece un Dis-corso ( una Pazzietà), si fermò, prese la palla con le mani e fregandosene delle regole del calcio, cominciò a scappare...e tutti gli corsero dietro." Così nacque Il Rugby, e l'epigrafe in marmo rosa che racconta l'evento è ancora lì, nello stadio di Rugby. "Vedete ragazzi, le cose più importanti nella vita sono venute da scelte di- verse (di-vertere = cambiare strada) originali...da persone semplici, innocenti e oneste, che forse non lo sapevano cosa andavano a fare, ma se lo sentivano nell'animo, e nel cuore". Nel rugby non c'è il lancio....di una palla o altro, nel rugby c'è lo Slancio. Sei tu che con quella palla ellittica tenuta ben salda al petto ti devi slanciare verso la Meta. L'Alpinismo è uguale. Nessuno te l ha fatto fare, ma tu sali. " Come quell' altro "pazzo" di Federico Mummary che se ne andava, sempre in quegli anni, a scalare le montagne con i pantaloni alla zuawa, un giacchetto in loden, scarponi,uno zainetto,un rampone qualche corda, e senza guida, aprendo vie nuove, straordinarie, nelle alte Vette!" Fu così che nacque lo Stile Alpino. Va bene per Nietzsche, ok per Hellis ma questo Frederick Mummary che c'azzeccava con noi ? Trovammo per caso un edizione del1962 del suo libro...Le mie scalate dalle Alpi al Caucaso ; allora capimmo. Era tutto chiaro. Quando a Daniele Nardi nella spedizione del 2016 sul Nanga Parabat gli chiesero : "Daniè hai lavorato così tanto per attrezzare il passaggio in vetta dicci quanto ti dobbiamo pagare.... Lui rispose " A me non interessano i soldi.... non sono uno Sherpa ...io sono un Alpinista ! . Piuttosto è amore Erano gli anni '80 quando nell'aula del corso di filosofia e psicologia dell'Università d'Annunzio di Chieti, finalmente arrivò il tanto atteso supplente. Il docente, tutto bello e incravattato vinse la cattedra a Milano; il supplente, quel giorno, si presentò in giacca a vento, capelli bianchi scapigliati ma soprattutto con occhi che scrutano l'anima, di un colore grigio-azzurro come il colore di un crepaccio. Arrivò dalle montagne dell' Aquila dopo molti anni d' insegnamento, dopo molti anni come direttore dell' ospedale di Colle Maggio all'Aquila dopo molti anni a contatto con la psiche ma soprattutto con il Cuore di noi umani. "La filosofia è tutto un inganno !" sentenziò.."e adesso vi spiego il perchè. " Rimanemmo allibiti... Noi, studenti, che eravamo già al 3° anno di corso, che avevamo studiato quello che c'era da studiare, e capito quello che c'era da capire, nella "strada" spianata della "normalità" accademica. "Dubitate di quelli che vi dicono -Io sò; gli intelligentoni, coloro che costruiscono strade (strada= rad.* Struo, Struens= spianare-distruggere) Intelletto= intus-legere (legare dentro) Dirà Niezsche...La via più rapida in montagna è da Vetta a Vetta, ma devi elevare il tuo cuore in alto, ancora più in alto, anzi devi camminare a testa in giù . In montagna non ci sono strade. " Questi stronzi ...hanno detto che Nietzsche era pazzo...sapete ragazzi la parola Pazzo non deriva etimologicamente da Pathos,Patiens. Il pazzo non è il sofferente che come vogliono loro, se ne stà coricato sul letto, bloccato e sedato. Pazzo deriva dal verbo greco antico molto bello" Paizein" che significa Motteggiare, Folleggiare andare di quà e di là senza Meta, e in montagna la meta non c'è ! " E da Paizein deriva la parola Pais= bambino e la nostra espressione "Pazziare". La Vetta, è tutta la montagna e quando sali tutti i tuoi arti diventano prensori, anche la bocca che invece di dire malignità o grandi teoremi psicologici, sta muta e morde un pezzo di corda per aiutare la salita. Non devi portare bisaccie troppo pesanti sulle tue spalle perchè salendo il peso raddoppia..non devi accumulare cose e ricchezze che non ti servono a niente...basta il pane quotidiano. E la Vetta non c'è... la vetta non è un ontico che lo prendi e te lo riporti alla casa, la Vetta è tutta la montagna, nel mentre sali, e nessuno te l'ha chiesto (per questo mi appassiona), nessuno come si dice , te l' ha fatto fare; In termini psicodinamici mentre sali... ritrovi te stesso ! Il desiderio di montagna è Gratis. E la parola Vetta etimologicamente vuole dire "La bendata"; cioè tu la vedi, ma lei non si fà vedere. Ci viene in mente Gesù di Nazareth che quando la moltitudine si accalca per toccarlo e quindi per addomesticarlo, lui se ne sale al monte ed ecco il "Discorso della Montagna. Sembra quasi che in quel Discorso, sia proprio la montagna a parlare a chi arrampica... "Beati i puri di cuore perchè di loro è il regno dei cieli.... Beati i sofferenti perchè saranno consolati.. Beati i facitori di pace perchè vedranno Dio.. Il Dis- corso(dis=privativo) non il Con-corso.(cum=assieme) Chi dis-corre cambia strada anzi traccia un nuovo sentiero. Anche a Rugby, cittadina inglese, nel 1883 stavano giocando a football... Tutti Con-correvano a portare una palla in goal, dentro una statica, insignificante porta. La rete... "...ad un certo momento William Webb Hellis fece un Dis-corso ( una Pazzietà), si fermò, prese la palla con le mani e fregandosene delle regole del calcio, cominciò a scappare...e tutti gli corsero dietro." Così nacque Il Rugby, e l'epigrafe in marmo rosa che racconta l'evento è ancora lì, nello stadio di Rugby. "Vedete ragazzi, le cose più importanti nella vita sono venute da scelte di- verse (di-vertere = cambiare strada) originali...da persone semplici, innocenti e oneste, che forse non lo sapevano cosa andavano a fare, ma se lo sentivano nell'animo, e nel cuore". Nel rugby non c'è il lancio....di una palla o altro, nel rugby c'è lo Slancio. Sei tu che con quella palla ellittica tenuta ben salda al petto ti devi slanciare verso la Meta. L'Alpinismo è uguale. Nessuno te l ha fatto fare, ma tu sali. " Come quell' altro "pazzo" di Federico Mummary che se ne andava, sempre in quegli anni, a scalare le montagne con i pantaloni alla zuawa, un giacchetto in loden, scarponi,uno zainetto,un rampone qualche corda, e senza guida, aprendo vie nuove, straordinarie, nelle alte Vette!" Fu così che nacque lo Stile Alpino. Va bene per Nietzsche, ok per Hellis ma questo Frederick Mummary che c'azzeccava con noi ? Trovammo per caso un edizione del1962 del suo libro...Le mie scalate dalle Alpi al Caucaso ; allora capimmo. Era tutto chiaro. Quando a Daniele Nardi nella spedizione del 2016 sul Nanga Parabat gli chiesero : "Daniè hai lavorato così tanto per attrezzare il passaggio in vetta dicci quanto ti dobbiamo pagare.... Lui rispose " A me non interessano i soldi.... non sono uno Sherpa ...io sono un Alpinista ! . Piuttosto è amore Erano gli anni '80 quando nell'aula del corso di filosofia e psicologia dell'Università d'Annunzio di Chieti, finalmente arrivò il tanto atteso supplente. Il docente, tutto bello e incravattato vinse la cattedra a Milano; il supplente, quel giorno, si presentò in giacca a vento, capelli bianchi scapigliati ma soprattutto con occhi che scrutano l'anima, di un colore grigio-azzurro come il colore di un crepaccio. Arrivò dalle montagne dell' Aquila dopo molti anni d' insegnamento, dopo molti anni come direttore dell' ospedale di Colle Maggio all'Aquila dopo molti anni a contatto con la psiche ma soprattutto con il Cuore di noi umani. "La filosofia è tutto un inganno !" sentenziò.."e adesso vi spiego il perchè. " Rimanemmo allibiti... Noi, studenti, che eravamo già al 3° anno di corso, che avevamo studiato quello che c'era da studiare, e capito quello che c'era da capire, nella "strada" spianata della "normalità" accademica. "Dubitate di quelli che vi dicono -Io sò; gli intelligentoni, coloro che costruiscono strade (strada= rad.* Struo, Struens= spianare-distruggere) Intelletto= intus-legere (legare dentro) Dirà Niezsche...La via più rapida in montagna è da Vetta a Vetta, ma devi elevare il tuo cuore in alto, ancora più in alto, anzi devi camminare a testa in giù . In montagna non ci sono strade. " Questi stronzi ...hanno detto che Nietzsche era pazzo...sapete ragazzi la parola Pazzo non deriva etimologicamente da Pathos,Patiens. Il pazzo non è il sofferente che come vogliono loro, se ne stà coricato sul letto, bloccato e sedato. Pazzo deriva dal verbo greco antico molto bello" Paizein" che significa Motteggiare, Folleggiare andare di quà e di là senza Meta, e in montagna la meta non c'è ! " E da Paizein deriva la parola Pais= bambino e la nostra espressione "Pazziare". La Vetta, è tutta la montagna e quando sali tutti i tuoi arti diventano prensori, anche la bocca che invece di dire malignità o grandi teoremi psicologici, sta muta e morde un pezzo di corda per aiutare la salita. Non devi portare bisaccie troppo pesanti sulle tue spalle perchè salendo il peso raddoppia..non devi accumulare cose e ricchezze che non ti servono a niente...basta il pane quotidiano. E la Vetta non c'è... la vetta non è un ontico che lo prendi e te lo riporti alla casa, la Vetta è tutta la montagna, nel mentre sali, e nessuno te l'ha chiesto (per questo mi appassiona), nessuno come si dice , te l' ha fatto fare; In termini psicodinamici mentre sali... ritrovi te stesso ! Il desiderio di montagna è Gratis. E la parola Vetta etimologicamente vuole dire "La bendata"; cioè tu la vedi, ma lei non si fà vedere. Ci viene in mente Gesù di Nazareth che quando la moltitudine si accalca per toccarlo e quindi per addomesticarlo, lui se ne sale al monte ed ecco il "Discorso della Montagna. Sembra quasi che in quel Discorso, sia proprio la montagna a parlare a chi arrampica... "Beati i puri di cuore perchè di loro è il regno dei cieli.... Beati i sofferenti perchè saranno consolati.. Beati i facitori di pace perchè vedranno Dio.. Il Dis- corso(dis=privativo) non il Con-corso.(cum=assieme) Chi dis-corre cambia strada anzi traccia un nuovo sentiero. Anche a Rugby, cittadina inglese, nel 1883 stavano giocando a football... Tutti Con-correvano a portare una palla in goal, dentro una statica, insignificante porta. La rete... "...ad un certo momento William Webb Hellis fece un Dis-corso ( una Pazzietà), si fermò, prese la palla con le mani e fregandosene delle regole del calcio, cominciò a scappare...e tutti gli corsero dietro." Così nacque Il Rugby, e l'epigrafe in marmo rosa che racconta l'evento è ancora lì, nello stadio di Rugby. "Vedete ragazzi, le cose più importanti nella vita sono venute da scelte di- verse (di-vertere = cambiare strada) originali...da persone semplici, innocenti e oneste, che forse non lo sapevano cosa andavano a fare, ma se lo sentivano nell'animo, e nel cuore". Nel rugby non c'è il lancio....di una palla o altro, nel rugby c'è lo Slancio. Sei tu che con quella palla ellittica tenuta ben salda al petto ti devi slanciare verso la Meta. L'Alpinismo è uguale. Nessuno te l ha fatto fare, ma tu sali. " Come quell' altro "pazzo" di Federico Mummary che se ne andava, sempre in quegli anni, a scalare le montagne con i pantaloni alla zuawa, un giacchetto in loden, scarponi,uno zainetto,un rampone qualche corda, e senza guida, aprendo vie nuove, straordinarie, nelle alte Vette!" Fu così che nacque lo Stile Alpino. Va bene per Nietzsche, ok per Hellis ma questo Frederick Mummary che c'azzeccava con noi ? Trovammo per caso un edizione del1962 del suo libro...Le mie scalate dalle Alpi al Caucaso ; allora capimmo. Era tutto chiaro. Quando a Daniele Nardi nella spedizione del 2016 sul Nanga Parabat gli chiesero : "Daniè hai lavorato così tanto per attrezzare il passaggio in vetta dicci quanto ti dobbiamo pagare.... Lui rispose " A me non interessano i soldi.... non sono uno Sherpa ...io sono un Alpinista ! . Piuttosto è amore Erano gli anni '80 quando nell'aula del corso di filosofia e psicologia dell'Università d'Annunzio di Chieti, finalmente arrivò il tanto atteso supplente. Il docente, tutto bello e incravattato vinse la cattedra a Milano; il supplente, quel giorno, si presentò in giacca a vento, capelli bianchi scapigliati ma soprattutto con occhi che scrutano l'anima, di un colore grigio-azzurro come il colore di un crepaccio. Arrivò dalle montagne dell' Aquila dopo molti anni d' insegnamento, dopo molti anni come direttore dell' ospedale di Colle Maggio all'Aquila dopo molti anni a contatto con la psiche ma soprattutto con il Cuore di noi umani. "La filosofia è tutto un inganno !" sentenziò.."e adesso vi spiego il perchè. " Rimanemmo allibiti... Noi, studenti, che eravamo già al 3° anno di corso, che avevamo studiato quello che c'era da studiare, e capito quello che c'era da capire, nella "strada" spianata della "normalità" accademica. "Dubitate di quelli che vi dicono -Io sò; gli intelligentoni, coloro che costruiscono strade (strada= rad.* Struo, Struens= spianare-distruggere) Intelletto= intus-legere (legare dentro) Dirà Niezsche...La via più rapida in montagna è da Vetta a Vetta, ma devi elevare il tuo cuore in alto, ancora più in alto, anzi devi camminare a testa in giù . In montagna non ci sono strade. " Questi stronzi ...hanno detto che Nietzsche era pazzo...sapete ragazzi la parola Pazzo non deriva etimologicamente da Pathos,Patiens. Il pazzo non è il sofferente che come vogliono loro, se ne stà coricato sul letto, bloccato e sedato. Pazzo deriva dal verbo greco antico molto bello" Paizein" che significa Motteggiare, Folleggiare andare di quà e di là senza Meta, e in montagna la meta non c'è ! " E da Paizein deriva la parola Pais= bambino e la nostra espressione "Pazziare". La Vetta, è tutta la montagna e quando sali tutti i tuoi arti diventano prensori, anche la bocca che invece di dire malignità o grandi teoremi psicologici, sta muta e morde un pezzo di corda per aiutare la salita. Non devi portare bisaccie troppo pesanti sulle tue spalle perchè salendo il peso raddoppia..non devi accumulare cose e ricchezze che non ti servono a niente...basta il pane quotidiano. E la Vetta non c'è... la vetta non è un ontico che lo prendi e te lo riporti alla casa, la Vetta è tutta la montagna, nel mentre sali, e nessuno te l'ha chiesto (per questo mi appassiona), nessuno come si dice , te l' ha fatto fare; In termini psicodinamici mentre sali... ritrovi te stesso ! Il desiderio di montagna è Gratis. E la parola Vetta etimologicamente vuole dire "La bendata"; cioè tu la vedi, ma lei non si fà vedere. Ci viene in mente Gesù di Nazareth che quando la moltitudine si accalca per toccarlo e quindi per addomesticarlo, lui se ne sale al monte ed ecco il "Discorso della Montagna. Sembra quasi che in quel Discorso, sia proprio la montagna a parlare a chi arrampica... "Beati i puri di cuore perchè di loro è il regno dei cieli.... Beati i sofferenti perchè saranno consolati.. Beati i facitori di pace perchè vedranno Dio.. Il Dis- corso(dis=privativo) non il Con-corso.(cum=assieme) Chi dis-corre cambia strada anzi traccia un nuovo sentiero. Anche a Rugby, cittadina inglese, nel 1883 stavano giocando a football... Tutti Con-correvano a portare una palla in goal, dentro una statica, insignificante porta. La rete... "...ad un certo momento William Webb Hellis fece un Dis-corso ( una Pazzietà), si fermò, prese la palla con le mani e fregandosene delle regole del calcio, cominciò a scappare...e tutti gli corsero dietro." Così nacque Il Rugby, e l'epigrafe in marmo rosa che racconta l'evento è ancora lì, nello stadio di Rugby. "Vedete ragazzi, le cose più importanti nella vita sono venute da scelte di- verse (di-vertere = cambiare strada) originali...da persone semplici, innocenti e oneste, che forse non lo sapevano cosa andavano a fare, ma se lo sentivano nell'animo, e nel cuore". Nel rugby non c'è il lancio....di una palla o altro, nel rugby c'è lo Slancio. Sei tu che con quella palla ellittica tenuta ben salda al petto ti devi slanciare verso la Meta. L'Alpinismo è uguale. Nessuno te l ha fatto fare, ma tu sali. " Come quell' altro "pazzo" di Federico Mummary che se ne andava, sempre in quegli anni, a scalare le montagne con i pantaloni alla zuawa, un giacchetto in loden, scarponi,uno zainetto,un rampone qualche corda, e senza guida, aprendo vie nuove, straordinarie, nelle alte Vette!" Fu così che nacque lo Stile Alpino. Va bene per Nietzsche, ok per Hellis ma questo Frederick Mummary che c'azzeccava con noi ? Trovammo per caso un edizione del1962 del suo libro...Le mie scalate dalle Alpi al Caucaso ; allora capimmo. Era tutto chiaro. Quando a Daniele Nardi nella spedizione del 2016 sul Nanga Parabat gli chiesero : "Daniè hai lavorato così tanto per attrezzare il passaggio in vetta dicci quanto ti dobbiamo pagare.... Lui rispose " A me non interessano i soldi.... non sono uno Sherpa ...io sono un Alpinista ! . Piuttosto è amore Erano gli anni '80 quando nell'aula del corso di filosofia e psicologia dell'Università d'Annunzio di Chieti, finalmente arrivò il tanto atteso supplente. Il docente, tutto bello e incravattato vinse la cattedra a Milano; il supplente, quel giorno, si presentò in giacca a vento, capelli bianchi scapigliati ma soprattutto con occhi che scrutano l'anima, di un colore grigio-azzurro come il colore di un crepaccio. Arrivò dalle montagne dell' Aquila dopo molti anni d' insegnamento, dopo molti anni come direttore dell' ospedale di Colle Maggio all'Aquila dopo molti anni a contatto con la psiche ma soprattutto con il Cuore di noi umani. "La filosofia è tutto un inganno !" sentenziò.."e adesso vi spiego il perchè. " Rimanemmo allibiti... Noi, studenti, che eravamo già al 3° anno di corso, che avevamo studiato quello che c'era da studiare, e capito quello che c'era da capire, nella "strada" spianata della "normalità" accademica. "Dubitate di quelli che vi dicono -Io sò; gli intelligentoni, coloro che costruiscono strade (strada= rad.* Struo, Struens= spianare-distruggere) Intelletto= intus-legere (legare dentro) Dirà Niezsche...La via più rapida in montagna è da Vetta a Vetta, ma devi elevare il tuo cuore in alto, ancora più in alto, anzi devi camminare a testa in giù . In montagna non ci sono strade. " Questi stronzi ...hanno detto che Nietzsche era pazzo...sapete ragazzi la parola Pazzo non deriva etimologicamente da Pathos,Patiens. Il pazzo non è il sofferente che come vogliono loro, se ne stà coricato sul letto, bloccato e sedato. Pazzo deriva dal verbo greco antico molto bello" Paizein" che significa Motteggiare, Folleggiare andare di quà e di là senza Meta, e in montagna la meta non c'è ! " E da Paizein deriva la parola Pais= bambino e la nostra espressione "Pazziare". La Vetta, è tutta la montagna e quando sali tutti i tuoi arti diventano prensori, anche la bocca che invece di dire malignità o grandi teoremi psicologici, sta muta e morde un pezzo di corda per aiutare la salita. Non devi portare bisaccie troppo pesanti sulle tue spalle perchè salendo il peso raddoppia..non devi accumulare cose e ricchezze che non ti servono a niente...basta il pane quotidiano. E la Vetta non c'è... la vetta non è un ontico che lo prendi e te lo riporti alla casa, la Vetta è tutta la montagna, nel mentre sali, e nessuno te l'ha chiesto (per questo mi appassiona), nessuno come si dice , te l' ha fatto fare; In termini psicodinamici mentre sali... ritrovi te stesso ! Il desiderio di montagna è Gratis. E la parola Vetta etimologicamente vuole dire "La bendata"; cioè tu la vedi, ma lei non si fà vedere. Ci viene in mente Gesù di Nazareth che quando la moltitudine si accalca per toccarlo e quindi per addomesticarlo, lui se ne sale al monte ed ecco il "Discorso della Montagna. Sembra quasi che in quel Discorso, sia proprio la montagna a parlare a chi arrampica... "Beati i puri di cuore perchè di loro è il regno dei cieli.... Beati i sofferenti perchè saranno consolati.. Beati i facitori di pace perchè vedranno Dio.. Il Dis- corso(dis=privativo) non il Con-corso.(cum=assieme) Chi dis-corre cambia strada anzi traccia un nuovo sentiero. Anche a Rugby, cittadina inglese, nel 1883 stavano giocando a football... Tutti Con-correvano a portare una palla in goal, dentro una statica, insignificante porta. La rete... "...ad un certo momento William Webb Hellis fece un Dis-corso ( una Pazzietà), si fermò, prese la palla con le mani e fregandosene delle regole del calcio, cominciò a scappare...e tutti gli corsero dietro." Così nacque Il Rugby, e l'epigrafe in marmo rosa che racconta l'evento è ancora lì, nello stadio di Rugby. "Vedete ragazzi, le cose più importanti nella vita sono venute da scelte di- verse (di-vertere = cambiare strada) originali...da persone semplici, innocenti e oneste, che forse non lo sapevano cosa andavano a fare, ma se lo sentivano nell'animo, e nel cuore". Nel rugby non c'è il lancio....di una palla o altro, nel rugby c'è lo Slancio. Sei tu che con quella palla ellittica tenuta ben salda al petto ti devi slanciare verso la Meta. L'Alpinismo è uguale. Nessuno te l ha fatto fare, ma tu sali. " Come quell' altro "pazzo" di Federico Mummary che se ne andava, sempre in quegli anni, a scalare le montagne con i pantaloni alla zuawa, un giacchetto in loden, scarponi,uno zainetto,un rampone qualche corda, e senza guida, aprendo vie nuove, straordinarie, nelle alte Vette!" Fu così che nacque lo Stile Alpino. Va bene per Nietzsche, ok per Hellis ma questo Frederick Mummary che c'azzeccava con noi ? Trovammo per caso un edizione del1962 del suo libro...Le mie scalate dalle Alpi al Caucaso ; allora capimmo. Era tutto chiaro. Quando a Daniele Nardi nella spedizione del 2016 sul Nanga Parabat gli chiesero : "Daniè hai lavorato così tanto per attrezzare il passaggio in vetta dicci quanto ti dobbiamo pagare.... Lui rispose " A me non interessano i soldi.... non sono uno Sherpa ...io sono un Alpinista ! . Piuttosto è amore Erano gli anni '80 quando nell'aula del corso di filosofia e psicologia dell'Università d'Annunzio di Chieti, finalmente arrivò il tanto atteso supplente. Il docente, tutto bello e incravattato vinse la cattedra a Milano; il supplente, quel giorno, si presentò in giacca a vento, capelli bianchi scapigliati ma soprattutto con occhi che scrutano l'anima, di un colore grigio-azzurro come il colore di un crepaccio. Arrivò dalle montagne dell' Aquila dopo molti anni d' insegnamento, dopo molti anni come direttore dell' ospedale di Colle Maggio all'Aquila dopo molti anni a contatto con la psiche ma soprattutto con il Cuore di noi umani. "La filosofia è tutto un inganno !" sentenziò.."e adesso vi spiego il perchè. " Rimanemmo allibiti... Noi, studenti, che eravamo già al 3° anno di corso, che avevamo studiato quello che c'era da studiare, e capito quello che c'era da capire, nella "strada" spianata della "normalità" accademica. "Dubitate di quelli che vi dicono -Io sò; gli intelligentoni, coloro che costruiscono strade (strada= rad.* Struo, Struens= spianare-distruggere) Intelletto= intus-legere (legare dentro) Dirà Niezsche...La via più rapida in montagna è da Vetta a Vetta, ma devi elevare il tuo cuore in alto, ancora più in alto, anzi devi camminare a testa in giù . In montagna non ci sono strade. " Questi stronzi ...hanno detto che Nietzsche era pazzo...sapete ragazzi la parola Pazzo non deriva etimologicamente da Pathos,Patiens. Il pazzo non è il sofferente che come vogliono loro, se ne stà coricato sul letto, bloccato e sedato. Pazzo deriva dal verbo greco antico molto bello" Paizein" che significa Motteggiare, Folleggiare andare di quà e di là senza Meta, e in montagna la meta non c'è ! " E da Paizein deriva la parola Pais= bambino e la nostra espressione "Pazziare". La Vetta, è tutta la montagna e quando sali tutti i tuoi arti diventano prensori, anche la bocca che invece di dire malignità o grandi teoremi psicologici, sta muta e morde un pezzo di corda per aiutare la salita. Non devi portare bisaccie troppo pesanti sulle tue spalle perchè salendo il peso raddoppia..non devi accumulare cose e ricchezze che non ti servono a niente...basta il pane quotidiano. E la Vetta non c'è... la vetta non è un ontico che lo prendi e te lo riporti alla casa, la Vetta è tutta la montagna, nel mentre sali, e nessuno te l'ha chiesto (per questo mi appassiona), nessuno come si dice , te l' ha fatto fare; In termini psicodinamici mentre sali... ritrovi te stesso ! Il desiderio di montagna è Gratis. E la parola Vetta etimologicamente vuole dire "La bendata"; cioè tu la vedi, ma lei non si fà vedere. Ci viene in mente Gesù di Nazareth che quando la moltitudine si accalca per toccarlo e quindi per addomesticarlo, lui se ne sale al monte ed ecco il "Discorso della Montagna. Sembra quasi che in quel Discorso, sia proprio la montagna a parlare a chi arrampica... "Beati i puri di cuore perchè di loro è il regno dei cieli.... Beati i sofferenti perchè saranno consolati.. Beati i facitori di pace perchè vedranno Dio.. Il Dis- corso(dis=privativo) non il Con-corso.(cum=assieme) Chi dis-corre cambia strada anzi traccia un nuovo sentiero. Anche a Rugby, cittadina inglese, nel 1883 stavano giocando a football... Tutti Con-correvano a portare una palla in goal, dentro una statica, insignificante porta. La rete... "...ad un certo momento William Webb Hellis fece un Dis-corso ( una Pazzietà), si fermò, prese la palla con le mani e fregandosene delle regole del calcio, cominciò a scappare...e tutti gli corsero dietro." Così nacque Il Rugby, e l'epigrafe in marmo rosa che racconta l'evento è ancora lì, nello stadio di Rugby. "Vedete ragazzi, le cose più importanti nella vita sono venute da scelte di- verse (di-vertere = cambiare strada) originali...da persone semplici, innocenti e oneste, che forse non lo sapevano cosa andavano a fare, ma se lo sentivano nell'animo, e nel cuore". Nel rugby non c'è il lancio....di una palla o altro, nel rugby c'è lo Slancio. Sei tu che con quella palla ellittica tenuta ben salda al petto ti devi slanciare verso la Meta. L'Alpinismo è uguale. Nessuno te l ha fatto fare, ma tu sali. " Come quell' altro "pazzo" di Federico Mummary che se ne andava, sempre in quegli anni, a scalare le montagne con i pantaloni alla zuawa, un giacchetto in loden, scarponi,uno zainetto,un rampone qualche corda, e senza guida, aprendo vie nuove, straordinarie, nelle alte Vette!" Fu così che nacque lo Stile Alpino. Va bene per Nietzsche, ok per Hellis ma questo Frederick Mummary che c'azzeccava con noi ? Trovammo per caso un edizione del1962 del suo libro...Le mie scalate dalle Alpi al Caucaso ; allora capimmo. Era tutto chiaro. Quando a Daniele Nardi nella spedizione del 2016 sul Nanga Parabat gli chiesero : "Daniè hai lavorato così tanto per attrezzare il passaggio in vetta dicci quanto ti dobbiamo pagare.... Lui rispose " A me non interessano i soldi.... non sono uno Sherpa ...io sono un Alpinista ! . Piuttosto è amore

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