Cesare
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Ciao Alberto, condivido profondamente le tue considerazioni. Le scelte della mia vita professionale che mi hanno portato da un posto di lavoro sicuro (in banca) alla libera professione e poi alla piccola impresa, lo testimoniano. E adesso un nuovo progetto per accompagnare i prossimi anni di lavoro rimettendosi di nuovo in gioco. Se dovessi dire [...] cosa mi ha aiutato di più nei diversi passaggi di questa sfida al bisogno di sicurezza, citerei questo consiglio di un'amica: "lavora come se non avessi bisogno di soldi". Come se, perché di soldi ne avevo bisogno eccome! Eppure questo è stato il "trucco" eliminare la paura (della povertà, dell'insuccesso, del "non essere allineato") dall'azione di scelta. Scoprire che una scelta determinata dalla paura è spesso la peggiore che possiamo fare. Questo l'ho imparato, con fatica, ma l'ho imparato. Leggere il tua articolo mi ha fatto ricapitolare in un attimo questi ultimi 15 anni e mi ha reso ancora più consapevole del cammino fatto, non solo professionale ma umano. Grazie! PS: un giorno ho trovato una frase su un libro (credo di geografia politica) che dice: la sicurezza è la consolazione che il potere offre in cambio della sottomissione. L'ho imparata a memoria e me la sono ripetuta come un mantra ogni volta che il dubbio, sulle mie scelte di lavoro, si insinuava.

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Pubblicato il 05/11/2014

in: LA VITA È CIÒ CHE ACCADE MENTRE SIAMO IMPEGNATI COL JOBS ACT

Ciao Alberto, condivido profondamente le tue considerazioni. Le scelte della mia vita professionale che mi hanno portato da un posto di lavoro sicuro (in banca) alla libera professione e poi alla piccola impresa, lo testimoniano. E adesso un nuovo progetto per accompagnare i prossimi anni di lavoro rimettendosi di nuovo in gioco. Se dovessi dire [...] cosa mi ha aiutato di più nei diversi passaggi di questa sfida al bisogno di sicurezza, citerei questo consiglio di un'amica: "lavora come se non avessi bisogno di soldi". Come se, perché di soldi ne avevo bisogno eccome! Eppure questo è stato il "trucco" eliminare la paura (della povertà, dell'insuccesso, del "non essere allineato") dall'azione di scelta. Scoprire che una scelta determinata dalla paura è spesso la peggiore che possiamo fare. Questo l'ho imparato, con fatica, ma l'ho imparato. Leggere il tua articolo mi ha fatto ricapitolare in un attimo questi ultimi 15 anni e mi ha reso ancora più consapevole del cammino fatto, non solo professionale ma umano. Grazie! PS: un giorno ho trovato una frase su un libro (credo di geografia politica) che dice: la sicurezza è la consolazione che il potere offre in cambio della sottomissione. L'ho imparata a memoria e me la sono ripetuta come un mantra ogni volta che il dubbio, sulle mie scelte di lavoro, si insinuava.

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