Emanuele
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Ultimi commenti

Pubblicato il 22/04/2021

in: Grillo per la testa

"[...] Ma come l'appellativo di Führer altro non è che la forma tedesca dell'italiano Duce e la camicia bruna una variante della camicia nera e il saluto nazista un'imitazione del saluto fascista, così in Germania si conformano all'esempio italiano tutti i film imperniati su queste scene, usati poi come propaganda, e anche la stessa scenografia, [...] col discorso del Führer al popolo riunito. In ambedue i casi quel che conta è mettere il capo a diretto contatto con il popolo, non solo con i suoi rappresentanti. Volendo rintracciare nel passato questi concetti, ci si imbatte inevitabilmente in Rousseau, in particolare quello del Contratto Sociale. Quando Rousseau lo scrive è cittadino di Ginevra, ha dinanzi agli occhi la realtà di una città-stato e perciò per lui quasi inevitabile immaginare di rendere alla politica la sua forma classica, di contenderla entro i confini di una città; non è forse infatti la politica l'arte di guidare una polis, una città? Per Rousseau, lo statista è l'uomo che parla al popolo, alla gente riunita sulla piazza del mercato, per Rousseau le manifestazioni sportive e artistiche, cui prende parte la collettività, costituiscono istituzioni politiche e mezzi di propaganda. E' stata la grande idea della Russia sovietica, quella di sfruttare le nuove scoperte tecnologiche, radio e cinema, per dilatare all'infinito il modello degli antichi e di Rousseau, necessariamente limitato nello spazio, di far sì che chi era alla guida dello stato si rivolgesse veramente e di persona "a tutti", anche se questi "tutti" erano milioni, anche se migliaia di chilometri dividevano i vari gruppi. Così, fra tutti i mezzi e i doveri propri dello statista, il discorso riacquistava quell'importanza preminente che aveva posseduto ad Atene, anzi ne acquistava una ancora maggiore perché ora al posto di Atene c'era un intero Paese e addirittura più di un paese. Ma non soltanto ora il discorso era più importante di prima; di necessità anche la sua natura dovette mutare. Dato che ora era rivolto a tutti e non più a rappresentanti eletti dal popolo, dovette farsi più popolaresco (volkstümlich), e quindi più concreto, quanto più di fatto di cose è un discorso, quanto meno si rivolge all'intelletto, tanto più è "popolaresco". Appena il discorso, anziché limitarsi a non gravare l'intelletto, passa scientemente dal popolaresco per passare alla demagogia e alla seduzione del popolo." da LTI Lingua del Terzo Reich, Taccuino di un filologo di Victor Klemperer Victor Klemperer di (1881-1960) si laurea a Monaco nel 1914. Nel 1935 le leggi razziali lo obbligano a lasciare la cattedra al Politecnico di Dresda. Sebbene perseguitato riesce, in quanto sposato a una "ariana", a scampare alla deportazioni e dopo la guerra riprende il suo posto all'università di Dresda. Nel 1947 pubblica questo straordinario-saggio sulla lingua del Terzo Reich, pubblicato in Italia da Giuntina (pagine riportate 72-73).

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Pubblicato il 21/04/2021

in: Grillo per la testa

Sembra che a Genova ci sia qualche gran gondone che nei mesi scorsi si sia fatto i vaccini in un'unica siringata. Forse poteva prendersi un po' di tempo e leggere con calma quali sarebbero state le controindicazioni perché a volte, anche a distanza di tempo, le controindicazioni possono essere gravissime, come ad esempio sparare belinate [...] davvero enormi.

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Pubblicato il 19/04/2020

in: Se pensa che i giornalisti sono addomesticabili, Burioni ci ha preso

Capelli castani brizzolati e ondulati che tendono a sfiorare le spalle. Abbronzatura perpetua. Sguardo da eterno seduttore. Non sapevo assolutamente che Adriano Panatta fosse anche un medico esperto in scienze microbiologiche e virologiche.

Pubblicato il 19/04/2020

in: Se pensa che i giornalisti sono addomesticabili, Burioni ci ha preso

Capelli castani brizzolati e ondulati che tendono a sfiorano le spalle. Abbronzatura perpetua. Sguardo da eterno seduttore. Non sapevo assolutamente che Adriano Panatta fosse anche un medico esperto in scienze microbiologiche e virologiche.

Pubblicato il 03/06/2019

in: Perché la parata quest'anno è stata un disastro

Anche nei più miserabili covi di mafiosi sono stati trovati crocifissi, rosari e santini. Chi detiene un potere spesso è incline a usarlo per il proprio interesse senza alcun riguardo per l'interesse del prossimo e avvalendosi di qualsiasi mezzo di propaganda, anche religiosa.

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