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Ultimi commenti

Pubblicato il 02/11/2022

in: La legge delle cose. Necrologio di Bruno Latour

A furia di dire che la verità, i fatti, la realtà, non esistono e sono mere costruzioni sociali si finisce per dire stupidaggini come quella sostenuta da Latour secondo il quale Ramsete II non sarebbe potuto morire di tubercolosi, come attestato da recenti autopsie, in quanto a quel tempo il bacillo della tubercolosi non era [...] ancora stato isolato, non rendendosi conto di confondere pateticamente il piano ontologico con quello epistemologico. Di queste affermazioni strampalate, imprecisioni, estrapolazione ardite di risultati da altri campi scientifici sono pieni gli scritti di Latour e dei suoi colleghi sociologi. Particolarmente spassose sono le valutazioni sul relativismo einsteiniano (che Latour non ha evidentemente compreso) applicate per analogia al suo presunto campo del sapere. Giova ricordare che da atteggiamento accademico per professori à la page, lo scetticismo antiscientifico, dopo aver inquinato il dibattito sulla scienza ha inquinato anche il dibattito pubblico tout court. Non c'è social network o discorso pubblico che non sia affetto da aberranti retoriche antiscientifiche. Le conseguenze di questo atteggiamento hanno riguardato ogni aspetto della vita associata. In ambito sanitario hanno avuto conseguenze tragiche negli ultimi anni.

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Pubblicato il 07/07/2016

in: Partorirai con dolore: ma è proprio necessario?

Io mi attengo a quel che si afferma nell'articolo. Se è vero quel che dici allora stai criticando implicitamente l'autore dell'articolo che fa affermazioni che ti contraddicono.

Pubblicato il 02/07/2016

in: Partorirai con dolore: ma è proprio necessario?

Caroline Lovell è la vittima, una delle tante, di questo approccio ideologico che magnifica la Natura a dispetto di tutto. http://www.abc.net.au/news/2016-03-24/homebirth-death-of-caroline-lovell-preventable/7273950

Pubblicato il 02/07/2016

in: Fra decreti e ricorsi, così il teatro italiano si avvicina al crac

"In Italia ci sono attori e attrici che, magari dopo mesi e mesi di prove, fanno una o due repliche dello spettacolo faticosamente allestito" Forse perché quello spettacolo non va a vederlo nessuno. La soluzione sarebbero i danari pubblici secondo l'autore, e non solo, per finanziere messe in scena che la gente non è disposta a [...] pagare. È un tratto tipico, non solo del teatro, ma di tutte le imprese sussidiate: l'impegno anziché essere rivolto alla ideazione e produzione di un prodotto appetibile (cioè acquistabile) è dirottato a cercare di intercettare e massimizzare il flusso dei finanziamenti pubblici attraverso attività di lobbying. Questa è la peggiore distorsione del mercato operata dal finanziamento pubblico. "Connivenze, inciuci, scambi, lottizzazioni selvagge, raccomandazioni sistematiche, gestioni allegre, direzioni a vita, scelte sorprendenti hanno connotato, e non poco, tanta prassi teatrale italiana." Come ignorare che questa pletora di enti, funzionari, politici e amministratori è chiamata a decidere la spartizione dei denari pubblici e che se a decidere chi merita e chi no fosse solo il pubblico si potrebbe fare a meno di lorsignori?

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Pubblicato il 15/03/2016

in: C'era una volta il rinascimento nucleare

I £92.5/MWh sono un prezzo di esercizio e derivano da contratti che hanno lo scopo di ridurre la volatilità dei prezzi per mettere al riparo i consumatori da rialzi improvvisi delle bollette. La loro determinazione è guidata dalle aspettative future sui prezzi dell'energia. Se il mercato offre prezzi più bassi la differenza la mette il [...] governo, altrimenti la mettono i produttori. Il prezzo di esercizio per il nucleare era il più basso per la produzione di elettricità da fonti non fossili. Per esempio, per il fotovoltaico era stata fissata a £125/MWh.

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