Lorenzo
Mazzi
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Ultimi commenti

Pubblicato il 04/02/2019

in: Il progetto CLIL a scuola funziona davvero?

Concordo su tutto riguardo al CLIL, d'altronde abbiamo avuto modo di confrontarci in merito durante questi anni. Auspico anche io un ridimensionamento dell'ottica linguistica, a favore di quella disciplinare non linguistica. D'altronde se questi corsi sono gestiti interamente dai dipartimenti di lingue dell'università, il taglio probabilmente è inevitabilmente quello. Si rischia però di perdere la [...] specificità e anche le potenzialità del CLIL, anche nei termini delle ricadute interdisciplinari e trasversali (rivolte alle competenze). Grazie del tuo intervento, che mi sarà utile anche per un confronto con i colleghi dei CLIL Team di cui ho fatto e faccio parte.

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Pubblicato il 04/02/2019

in: Il "nuovo" Esame di Stato

Interessante analisi che per una volta va oltre gli aspetti tecnico-professionali e cerca di ampliare il raggio della discussione. Anche se il mio sguardo è forse meno negativo rispetto nello specifico a questo nuovo esame di stato, è innegabile che parecchi indicatori ci dicono da anni che la tendenza in atto è quella descritta. Qualora [...] le prime prove e le seconde prove che verranno selezionate fossero ulteriormente semplificate (come le simulazioni fanno purtroppo pensare), perderei anche io la speranza che l'esame di stato possa essere una prova seria (ad esempio, sulla carta il colloquio potrebbe davvero essere per la prima volta un percorso interdisciplinare e non la sommatoria delle singole discipline, speriamo non prevalga il conservatorismo e la replica dell'esistente).

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Pubblicato il 02/10/2017

in: Catalogna: questioni di logica

Di sicuro il governo Rajoy porta la responsabilità dell'incapacità politica di gestire questa situazione. D'altronde all'origine c'è l'intervento del PP qualche anno fa per bloccare un altro referendum autonomista (non indipendentista). Di fatto in questo modo il governo ha regalato all'indipendentismo la gestione del referendum di ieri. La violenza contro i cittadini da parte delle [...] forze dell'ordine, seppure siano le uniche legittimate all'esercizio del monopolio della violenza, è inaccettabile. Come anche una vicenda referendaria con scheda stampate a casa. Poi tanti giornali evitano di sottolineare l'affluenza scarsa (41%), nonostante il pathos creatosi per l'insipienza governativa. E il 10% di questi pochi (per una questione così importante) votanti ha addirittura votato NO. Insomma, un bel pasticcio adesso da sbrigare. Più grande di quello che sarebbe stato un semplice referendum, senza polizia e senza forzature da entrambe le parti (anche annunciare la secessione unilaterale lo è). Comunque proporrò nella nostra scuola agli studenti domani la lettura di questo articolo, prezioso perché stiamo per l'appunto trattando di logica e mi chiedevano di approfondire la situazione catalana. Bis zum nächsten Mal!

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Pubblicato il 29/06/2016

in: VALUTAZIONE DOCENTI? Dialogo tra un Meritoscettico e un Empirista critico

Interessante esercizio di argomentazione (da cui comunque mi pare traspaia chi sia l'empirista critico). Questione su cui mi sono interrogato molto durante l'anno, potendo anche interloquire con colleghi informati e motivati caratterizzati da impostazioni quasi opposte. In effetti, se per mia formazione ed educazione politica starei con il meritoscettico (perché spesso la meritocrazia è stata [...] il paravento per lo smantellamento dei servizi e delle istituzioni pubbliche, a favore di un primato del privato tutto ancora da dimostrare), ho potuto nella pratica dell'insegnamento riscontrare come le cose come stanno e come si sono venute e ripetere e creare siano affette da parecchi difetti. Deve essere possibile valutare i docenti o almeno marginalizzare coloro che non fanno il loro lavoro, rimandando ai giovani una immagine del nostro stato e degli adulti che fa molti danni. Crescere già con poca fiducia nelle istituzioni scolastiche può essere un vulnus all'educazione civica (o alla cittadinanza e Costituzione) difficilmente recuperabile. Ritengo però fondamentale la trasparenza in questi processi di valutazione e in tal senso auspico che sia chiaramente stabilito che siano resi pubblici gli elenchi di coloro che riceveranno i bonus (delle motivazioni mi pare ci sia una buona griglia al link indicato, anche se per l'appunto tutto è empiricamente perfettibile). Il rischio di personalismo e clientelismo comunque rimane, perché purtroppo provvedimenti simili sono sempre soggetti ad una cattiva applicazione. Se come pare verranno valutati anche i dirigenti, spero davvero gli usr saranno in grado di vigilare sulla corretta applicazione di leggi che dovrebbero servire ai docenti per insegnare meglio e agli studenti per ricevere una migliore istruzione. Conservo qualche dubbio riguardo all'inserimento di elementi di individualismo e aziendalismo in ambito scolastico, che invece credo debba mantenere una visione umanistica dell'educazione, basata anche sul valore nella formazione della cooperazione. Grazie per il confronto (non soltanto attraverso questo articolo).

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