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Pubblicato il 08/06/2018

in: Sulla giustizia il programma M5S-Lega è di estrema destra, come Davigo

Cantelmo19 il tuo assunto iniziale è errato. L'Italia non è tra i paesi più corrotti del mondo ma, invece, uno dei paesi dove la percezione della corruzione è più alta. C'è una sottile ma tranciante differenza che dovrebbe far riflettere. Se infatti vai a guardare i sondaggi di Eurobarometer e/o Istat ( ce ne sono [...] altri ma questi sono più facilmente reperibili) vedrai che l'Italia è un paese mediamente meno corrotto della maggioranza dei paesi UE. Certamente la legislazione di settore aiuta, essendo, questa si! una delle più stringenti del mondo relativamente alla corruzione. Ciò dovrebbe portare alla ovvia considerazione che siamo manipolati dai media i quali ci garantiscono costantemente una informazione falsata e/o "orientata", oggi più che mai. Di fatto noi abbiamo uno dei sistemi penali meno evoluti e più giustizialisti del pianeta, siamo altamente intercettabili in ogni mezzo di comunicazione, abbiamo pochissime garanzie nella fase cautelare del processo penale, non c'è nessuna responsabilizzazione risarcitoria da parte dello Stato in caso di errata imputazione (insomma puoi venire accusato e subire un processo decennale, dovendo pagare avvocati, periti e spese processuali e, anche se assolto con formula piena per errore dell'imputazione non verrai mai risarcito del tempo o dei soldi, davvero molti, che ti troverai a spendere) tuttavia mi pare di capire dall'andazzo generale che di giustizialismo e vendicatori pubblici ne vogliamo ancora di più. Non mi soffermerò sulla tua valutazione della Costituzione Repubblicana che trova in sé stessa la risposta: la carta costituzionale deve racchiudere in sé l'utopia e l'idealismo, poiché faro e non norma di settore, stella polare del legislatore; ciò lo specifico in quanto storicamente la Costituzione è stata più volte stuprata dal legislatore. Per il resto la frustrazione dei cittadini la posso capire ma ritenere che saranno i tribunali a risolvere problemi che vanno risolti con l'educazione scolastica e con la cultura vuol dire desiderare per lo Stato strumenti che possono, un domani non troppo lontano, ritorcersi proprio contro i cittadini. La prescrizione è un diritto soprattutto in uno stato dove i processi penali possono durare anche 15 anni. E ricorda che anche tu potresti trovarti ingiustamente accusato e, scommetto, che come tante persone che conosco, cambieresti subito idea al riguardo. Accusato non vuol dire colpevole. Condannato non può voler dire reietto ad infinitum. E questo non è buonismo ma civiltà di base. A dimostrazione di ciò porto solo un esempio: i paesi con minor tasso di corruzione (ma anche di reati in generale) sono i paesi dal sistema penale più "morbido", quelli cioè che ricorrono di più ed in maniera più organica alle pene alternative e che, in linea di massima garantiscono trattamenti sanzionatori più miti (vedi le socialdemocrazie del nord, dove la pena massima possibile è di 21 anni senza possibilità di ergastolo ostativo o di trattamenti disumanizzanti quali isolamento o 41-bis). Viceversa i paesi con più alti tassi di criminalità sono quelli che, come risposta, adottano il c.d. "pugno duro" o la c.d. "tolleranza zero" (vedi USA, Federazione Russa etc...). Io non sono per la morbidezza con i corrotti ma penso che il processo che dichiara che tu sei o meno un corrotto (o un rapinatore o uno stupratore) debba svolgersi ab initio equamente avendo lo Stato tutti gli strumenti, già oggi, per far rispettare le regole. Altrimenti siamo destinati ad essere sempre più vicini ad uno stato orwelliano di controllo totale e di assoluto dominio della magistratura e della polizia su tematiche che dovrebbero essere appannaggio della società civile e dei suoi epifenomeni politici.

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