Guido
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Pubblicato il 11/05/2016

in: Tutti bravi a fare le schiene dritte con le miserie di campagna di Maniaci

"chiediamoci piuttosto come sia stata “affidata” a Maniaci e non altrove e con altre firme": personalmente, quando le inchieste sulla vinceda Saguto imperversano nella cronaca nazionale e locale (nonostante da questo articolo sembri che la vicenda sia passata sotto silenzio) mi sono posto esattamente questa domanda, anche per giustificare il livore - spesso travalicato nell'ingiuria [...] (nel senso penalmente rilevante del termine) - con cui Maniaci conduceva la sua battaglia. Non so se sia la risposta esatta ma, forse, può aiutare a riflettere. Nel 2012 l'emittente Telejato ha concretamente rischiato di cessare le sue trasmissioni a causa della redistribuzione delle frequenze dovuta al passaggio al digitale terrestre. Ci fu un'ampia mobilitazione popolare e, alla fine, l'emittente di Partinico riuscì a salvarsi fruendo delle frequenze di un'altra emittente regionale, Telemed. Ora, il fatto che Telemed faccia parte di un gruppo oggi sotto amministrazione giudiziaria e che, le inchieste di Maniaci siano iniziate proprio quando è scattato il sequestro in danno della famiglia che controlla tale gruppo è certamente un caso. O forse no, forse potrebbe anche sorgere il sospetto che il vigore con cui è stata condotta la campagna mediatica possa essere stato nutrito anche dalla riconoscenza nei confronti del gruppo imprenditoriale che lo aveva salvato e, conseguentemente, non sia proprio genuino. In ogni caso, quando una persona pretende di essere considerata un eroe (e tale pretende ancora oggi di essere considerato Maniaci) dovrebbe anche meritare tale considerazione. Una persona che all'opinione pubblica spaccia per intimidazione mafiosa uno sfregio fatto dal marito dell'amante non credo meriti di essere considerato eroe. Anzi, proprio per aver abusato della buona fede su un tema tanto sensibile, merita di essere criticato con più vigore.

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