Luigi
Brancati
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Pubblicato il 13/08/2018

in: Mirco spiega al turista perché a Venezia due caffè costano 43 euro

Ok ma si calmi, non c'è bisogno di scrivere tutto maiuscolo. Comunque, nessuno sta mettendo in dubbio il fatto che venezia rappresenti motivo di orgoglio per tutta l'italia in quanto luogo ricco di storia e di cultura, con un'atmosfera e un'architettura a dir poco irripetibili e invidiateci da tutto il mondo. Capisco che vederla attaccata [...] non faccia piacere soprattutto se si è del luogo, ma noti che qui non si sta attaccando la città in sè ma tutto il teatrino turistico che ci gira attorno: io stesso ci sono stato un paio di volte e consiglierei a chiunque di andarci per visitarla, girare per i vicoli del centro, ammirare san marco e la piazza, per poi tornarsene senza toccare o comprare assolutamente nulla per il motivo presentato dall'articolo. Negare che tutto il mercato turistico di Venezia sia al limite del ridicolo è follia, significa avere il prosciutto sugli occhi: i prezzi di qualunque bene di consumo acquistato in centro sono ridicoli, così come i prezzi dei locali e degli affitti, anch'essi influenzati e gonfiati all'inverosimile dallo stesso fenomeno (non è certo normale che l'affitto di un locale costi 60 000 euro al mese, da dove crede che vengano cifre del genere?). Mi sembra ovvio che se va a parlare con i singoli negozianti questi si lamentino di certe cose e le portino a giustificazione dei loro prezzi; cosa dovrebbero dirle? Questo meccanismo non dipende dal singolo negoziante, e ovviamente nessuno si affamerà mettendo prezzi insostenibili per il mercato locale. La sua è pura retorica, chiunque sia italiano sa benissimo come funziona a Venezia e come sia impensabile prendere un caffè a piazza san marco o affittare un viaggio in gondola se non si hanno soldi da buttare.

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Pubblicato il 13/08/2018

in: Mirco spiega al turista perché a Venezia due caffè costano 43 euro

Ok ma si calmi, non c'è bisogno di scrivere tutto maiuscolo. Comunque, nessuno sta mettendo in dubbio il fatto che venezia rappresenti motivo di orgoglio per tutta l'italia in quanto luogo ricco di storia e di cultura, con un'atmosfera e un'architettura a dir poco irripetibili e invidiateci da tutto il mondo. Capisco che vederla attaccata [...] non faccia piacere soprattutto se si è del luogo, ma noti che qui non si sta attaccando la città in sè ma tutto il teatrino turistico che ci gira attorno: io stesso ci sono stato un paio di volte e consiglierei a chiunque di andarci per visitarla, girare per i vicoli del centro, ammirare san marco e la piazza, per poi tornarsene senza toccare o comprare assolutamente nulla per il motivo presentato dall'articolo. Negare che tutto il mercato turistico di Venezia sia al limite del ridicolo è follia, significa avere il prosciutto sugli occhi: i prezzi di qualunque bene di consumo acquistato in centro sono ridicoli, così come i prezzi dei locali e degli affitti, anch'essi influenzati e gonfiati all'inverosimile dallo stesso fenomeno (non è certo normale che l'affitto di un locale costi 60 000 euro al mese, da dove crede che vengano cifre del genere?). Mi sembra ovvio che se va a parlare con i singoli negozianti questi si lamentino di certe cose e le portino a giustificazione dei loro prezzi; cosa dovrebbero dirle? Questo meccanismo non dipende dal singolo negoziante, e ovviamente nessuno si affamerà mettendo prezzi insostenibili per il mercato locale. La sua è pura retorica, chiunque sia italiano sa benissimo come funziona a Venezia e come sia impensabile prendere un caffè a piazza san marco o affittare un viaggio in gondola se non si hanno soldi da buttare.

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