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Pubblicato il 16/12/2016

in: Perché tutti odiano la Boschi. E perché lei fa bene a restare in politica

Buonasera, qualche considerazione volevo farla anche io, e per comodità seguirò i punti che ha elencato lei. 1)Gli insulti alla ministra, infamanti e indifendibili, sono gli stessi insulti che in ogni epoca il popolo e l'opposizione hanno rivolto a chi li comanda. Quello che cambia è il medium di comunicazione, e non è un cambiamento di poco [...] conto. Alla luce di questo almeno le opposizioni e i giornalisti hanno il dovere di esprimersi diversamente, sempre che non si decida che i metodi del ventennio non erano poi così male. Quello che non capisco è cosa possa entrarci questo con il fatto che la ministra debba restare in politica. Un politico dovrebbe continuare a fare quello che fa per ben altri motivi, reagire bene agli insulti è condizione necessaria ma assolutamente non sufficiente. 2)La Boschi non è un'oca, credo che questo sia pacifico. Non ho mai visto oche arrivare ad essere sottosegretarie alla presidenza del consiglio. Ora però non ne esagererei troppo le doti, perché la battaglia referendaria sulle spalle l'ha presa per lo più Matteo Renzi, e la riforma costituzionale era forse un po' meno che discreta, considerato il fatto che anche molti sostenitori del Sì piuttosto illustri (Prodi, Cacciari, Barca i primi che mi vengono) si sono dimostrati a dir poco tiepidi. Alla luce di questo trovo un azzardato dire che la Boschi sia stata "uno dei migliori ministri". Il ministro più in vista sicuramente, sul migliore sono incerto. La politica poi è senz'altro una cosa da professionisti, checché ne dicano i 5 stelle, ma sicuramente la sottosegretaria sembra abbia molto da imparare, come ci ricorda anche la prima riga del suo punto 3). 4)Che gli italiani abbiano bocciato la riforma Boschi non credo sia una cosa opinabile. Se poi non la si vuole accettare allora forse dovremmo farci due domande, segnatamente se crediamo nella democrazia o se ci crediamo solo quando vinciamo. Dico poi sommessamente che anche molti Sì erano a scopo politico, ho citato qualche nome rappresentativo sopra, voti per la stabilità del governo e per non consegnarlo alla destra e al m5s. Il nocciolo della questione è che sembra evidente che quelli che hanno davvero votato nel merito sono pochi, e non solo dalla parte del No. Lo scollamento di cui lei parla, poi, mi sembra evidente che il governo non abbia fatto molto per provare a ridurlo, nonostante la sua longevità e abbondanza di riforme, alcune delle quali sicuramente buone (unioni civili) a fronte di altre quantomeno dubbie (buona scuola, jobs act). A fronte di ben radicati e noti problemi diciamo poi per concludere che certa narrativa trionfalistica non ha fatto altro che indisporre ulteriormente chi era già evidentemente indisposto a sufficienza. Non volendo poi entrare in merito della questione Banca Etruria, che mi sembra estrinseca a ogni discussione sensata, dico un’ultima cosa. Noto con immenso dispiacere in questa nuova sinistra una malcelata distanza dalle persone più deboli. Leggere parole come quelle del famoso tweet post-referendario di Chicco Testa, leggere i riferimenti alla massa, alla calca, agli ignoranti, ai cafoni colpevoli di non avere capito l’articolo 70 mi fa riflettere. Mi sembra quasi che si stiano accusando le persone di stare male, e che mentre fuori il sole splende e le farfalle volano, quelle si siano affrettate a votare Hitler. Io davvero non capisco se non si fa l’autocritica dopo una sconfitta quando si dovrebbe farla. Grazie per la pazienza e l’ospitalità

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