Anche la tradizione cattolica di questo paese non consente di trattare l'argomento con "laicità" e serenità, in tante famiglie (inclusa la mia). Noto però che sono sempre di più le serie TV (prevalentemente -ovviamente- anglosassoni), con un target giovane-adolescenziale, che trattano l'argomento con serietà. Forse è poco, non sposta il problema, ma è qualcosa.
"Se una [...] donna, giovane e aggiungiamoci anche discretamente carina, intavola una discussione sul sesso..." ecc... ecc... Questo atteggiamento era (molto) vero una ventina d'anni fa, io ne ho 40 suonati. E' una generalizzazione, un po' datata, e, nella mia cerchia di amici, per esempio, non è (più) così. Frequento poco i ventenni, per nulla gli adolescenti: spero si siano evoluti, rispetto alla mia generazione.
Non so se esista uno studio sociologico sull'argomento, sarebbe interessante.
E' una moda (o andazzo), forse giornalistica, della 2°/3°/n-esima Repubblica, adottata per le personalità più note, carismatiche, influenti, per "avvicinare" la gggente al palazzo: Matteo (tutti e due), Silvio (a volte), Angela, Mario ecc.... (con pessimi risultati, peraltro)
Finiti (da un pezzo) i tempi dell' On. + cognome a caso della 1° Repubblica.
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in: Farmacista, il tuo lavoro è darmi la pillola, non rimproverarmi perché la prendo
Anche la tradizione cattolica di questo paese non consente di trattare l'argomento con "laicità" e serenità, in tante famiglie (inclusa la mia). Noto però che sono sempre di più le serie TV (prevalentemente -ovviamente- anglosassoni), con un target giovane-adolescenziale, che trattano l'argomento con serietà. Forse è poco, non sposta il problema, ma è qualcosa. "Se una [...] donna, giovane e aggiungiamoci anche discretamente carina, intavola una discussione sul sesso..." ecc... ecc... Questo atteggiamento era (molto) vero una ventina d'anni fa, io ne ho 40 suonati. E' una generalizzazione, un po' datata, e, nella mia cerchia di amici, per esempio, non è (più) così. Frequento poco i ventenni, per nulla gli adolescenti: spero si siano evoluti, rispetto alla mia generazione. Non so se esista uno studio sociologico sull'argomento, sarebbe interessante.
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E' una moda (o andazzo), forse giornalistica, della 2°/3°/n-esima Repubblica, adottata per le personalità più note, carismatiche, influenti, per "avvicinare" la gggente al palazzo: Matteo (tutti e due), Silvio (a volte), Angela, Mario ecc.... (con pessimi risultati, peraltro) Finiti (da un pezzo) i tempi dell' On. + cognome a caso della 1° Repubblica.