Nicola Strada
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Pubblicato il 05/11/2014

in: Perché una moneta unica per l'Europa federata? Lo spiega Einaudi

Rispondo per punti, in ordine arbitrario, per mia comodità: 1. Cosa c'entra l'ISIS? L'ISIS è, a mio avviso, l'esempio perfetto della degenerazione del concetto di Stato-pade, cioè di uno stato che da espressione della società ne vuole divenire artefice. Dico vuole perché ritengo sia una volontà utopistica, dal momento che lo Stato non potrà mai essere interprete [...] perfetto della volontà di ogni singolo, e quindi si avrà necessariamente una scollatura tra la società civile e lo Stato. Quanto più forte e/o estesa diventa questa scollatura, tanto più fragile diviene il contratto sociale e quindi più probabile la sua rottura. L'articolo dice testualmente che "l’economista di Carrù aveva individuato proprio nella politica economica il più potente mezzo di intervento e di coordinamento coercitivo dello stato sulla vita sociale.". Ovvero il mezzo attraverso il quale poteva indirizzare la società ad adottare provvedimenti indigesti in nome di un bene superiore. Questo è esattamente l'atteggiamento che caratterizza tutti i movimenti dittatoriali, e contiene un errore di fondo semplice ma non banale: non può esistere per uno Stato un bene superiore a quello del suo popolo. Qualora lo Stato dovesse servire un'interesse terzo rispetto a quello del proprio popolo (ad esempio di una sovrastruttura internazionale anziché dell'interesse nazionale, per dire) verrebbe meno ai propri obblighi. Di solito una situazione di questo tipo si risolve in maniera tanto più violenta e repentina quanto più tardivo è il riallineamento dell'azione di governo con la volontà popolare. 2. Quali mezzi sarebbero ingiustificabili per un unione politica? L'annessione militare, per fare un esempio. O un'unione monetaria insostenibile (e di letteratura sull'argomento ce n'è a iosa, lo ammette persino l'autore dell'articolo) che costringa il proprio sistema industriale a competere in un ambiente sleale, spingendo gli imprenditori al suicidio, la disoccupazione giovanile al 50% e altre amenità del genere suscettibili di esercitare "coordinamento coercitivo dello stato sulla vita sociale". Cioè ammazzando la gente per poter fare le riforme, che altrimenti non passerebbero. 3. Lo Stato sara’ al servizio dei cittadini, ma e’ forse anche in grado di fare tutto quello che i cittadini desiderano? Assolutamente no, e questo è il vero significato della politica come compromesso, che non c'entra una rava con inciuci del tipo "tu fai un favore a me, io faccio un favore a te". Come ho affermato poc'anzi, ritengo impossibile per uno Stato soddisfare le esigenze di tutti i cittadini singolarmente o anche come gruppi (sindacati - Confindustria, per esempio), perciò dovrà mediare tra le varie istanze della società, auspicabilmente offrendo le garanzie maggiori al soggetto più debole. E già individuarlo non è banale. 4. Non lo sta forse confondendo con Dio onnipotente? No, no, sono abbastanza sicuro che sia lo Stato. Dio è quello che ficca a testa in giù i traditori della Patria nel girone più nero e fondo dell'Inferno. 5. E senza Stato staremmo meglio? No, perché non ci sarebbe tutela per il debole. Lo Stato dovrebbe fare proprio quel lavoro lì. 6. E l’Unione europea e’ lo Stato di cui parla? No, parlo del fatto che, a mio avviso, lo Stato italiano stia tradendo gli interessi del popolo italiano asservendosi al dominio economico straniero. Ci avevano promesso collaborazione, mi pare che qui in Europa ci si scanni peggio che in una bettola di Belfast il venerdì sera. 6. Potrebbe spiegarsi meglio? Spero di averlo fatto. Dovessero rimanere dei dubbi, chieda pure.

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Pubblicato il 04/11/2014

in: Perché una moneta unica per l'Europa federata? Lo spiega Einaudi

Questo è lo stesso fascismo che condannò Einaudi a morte. Quest'atteggiamento sprezzante nei confronti della cittadinanza è rivoltante, e ancor più rivoltante è vederlo applicare sempre più spesso da quella sinistra che si proclama riformista e attenta ai bisogni dei lavoratori. Lo Stato deve essere al servizio dei cittadini, altrimenti, nel momento in cui i cittadini [...] (tutti o una parte sufficientemente cospicua) decidono che lo Stato non sta facendo il loro interesse, il contratto sociale salta. Se l'Unione politica può senza dubbio essere auspicabile, il fine non giustifica comunque i mezzi. Altrimenti non si può razionalmente affermare che l'ISIS sia un'organizzazione terroristica, piuttosto che uno Stato che legittimamente impiega strumenti "di coordinamento coercitivo dello stato sulla vita sociale"

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