Giuseppe
Pappadà
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Pubblicato il 18/12/2019

in: Il crac prevedibile della Popolare di Bari

Le precisazioni del comunicato stampa di Banca d’Italia del 17/12/2019 (https://www.bancaditalia.it/media/comunicati/documenti/2019-02/cs-20191217-precisazioni.pdf?pk_campaign=EmailAlertBdi&pk_kwd=it ) sono precise e preziose. Per capire se nella vicenda c’è un ladro ed anche un mandante. Banca d’Italia il 20 dicembre 2012 concesse un prestito a TERCAS che non fu in grado di restituire. Un finanziatore normale ne avrebbe avuto una sofferenza. Ma Banca d’Italia [...] non è un finanziatore normale. Banca d’Italia “autorizzo” Banca Popolare di Bari, che risorse non ne aveva, a fare un finanziamento di 480 milioni a Tercas che lo utilizzò per restituire il 5 novembre 2013 il prestito a Banca d’Italia. Con sommo gaudio di Banca d’Italia (niente sofferenza) e di Banca Popolare di Bari (che ha immeritatamente vissuto altri sei anni) a danno dei soci e ora della comunità intera. Io ci vedo un ladro e anche un mandante. Giuseppe Pappadâ

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