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Ultimi commenti

Pubblicato il 14/01/2016

in: In corsa per Milano

"ci sarà spazio anche per gli altri candidati, se saranno importanti e decisivi": ma se nessuno n parla come fanno a diventare "importanti e decisivi"? Ormai i media non raccontano più la politica, la manipolano... che tristezza

Pubblicato il 11/01/2016

in: Il Partito Democratico e la narrazione inesistente

Il problema è che la "narrazione" di Renzi si è ridotta alla lotta tra sé stesso e i "gufi": un po' poco per convincere gli italiani della bontà delle sue scelte (che, peraltro, tendono a contraddirsi nel tempo: anche i troppo frequenti "cambiaverso" minano la costruzione di una "narrazione" di lungo termine efficace...)

Pubblicato il 10/12/2015

in: Da #statesereni a #ghepensimi: così va in scena la renzizzazione di Pisapia

Le letture della vicenda delle amministrative milanesi sono affascinanti esercizi di mirror climbing di chi, evidentemente, non si vuole rassegnare alla deprimente realtà che, vista da un po' più lontano, è del tutto evidente: Pisapia ha deciso di assumere il ruolo di colui che porta al "partito della Nazione" i voti di sinistra che la [...] minoranza Pd, in disarmo perchè compromessa dai troppi voti di fiducia alle leggi di destra del governo, non riesce più a garantire. La lettera dei tre sindaci è del tutto rivelatrice: non vi si teorizza più che la politica locale va gestita in modo del tutto indipendente dal livello nazionale, ma si suggerisce (ipocritamente) che il "partito della Nazione" possa essere una "fase transitoria" (quando è chiarissimo che quello è invece il progetto politico di Renzi) e che comunque è meglio ingoiare il rospo centrista, piuttosto che "finire come la Francia": il classico "turarsi il naso" insomma... Milano è il laboratorio di questa strategia: Pisapia ha atteso l'ultimo minuto per schierare alle primarie una vicesindaca poco conosciuta e pochissimo carismatica, la cui candidatura serve solo a sottrarre voti all'altro candidato di sinistra, Majorino, così da garantire il successo di Sala; la "lealtà" renderà poi naturale il pieno appoggio di Pisapia al vincitore e così il "modello Milano" sarà tranquillamente archiviato. Il capoluogo della Lombardia andrà al voto per scegliere tra due aspiranti sindaci di centrodestra (il M5S avendo scelto una figura volutamente improponibile) e la sinistra ormai cancellata potrà omaggiare Sala dei suoi pochissimi voti in cambio di una micropoltroncina... Il bello della strategia è che per Pisapia è assolutamente win win: è a favore del progetto di Renzi e in prospettiva può garantirgli il ruolo di "pontiere a sinistra" utile al Pd, ma nello stesso tempo gli conferisce una "verginità politica" da finto oppositore del "partito della Nazione" nel caso in cui il Presidente del Consiglio dovesse cadere da cavallo. Peccato che queste furbizie e ipocrisie facciano scappare la voglia di andare a votare: ma per i furbi e gli ipocriti questo è un bel vantaggio, perchè così basta garantirsi il voto di una piccola tifoseria per conquistare la poltrona...

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