Fabio
Carpenedo
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Pubblicato il 02/09/2019

in: Come eliminare la bocciatura e vivere felici

di fatto anche nella modalità attuale, dove le competenze vengono assegnate rispecchiando l'andamento nella materia, non è male, anzi va proprio nella direzione indicata nell'articolo iniziale. "Riorganizzare la didattica in chiave di competenze" è attualmente un concetto vuoto secondo me, può voler dire tutto o niente, migliorare o peggiorare l'apprendimento. E comunque è incompatibile con [...] l'ingessatura della scuola italiana bloccata appunto sugli esami si stato, il valore legale del titolo di studio (e dei relativi indirizzi di studio) e, permettetemi di dirlo, anche ad un altro "monstrum" che è quello del monopolio della gestione statale centralizzata, inesistente nei paesi europei virtuosi come Germania e Finlandia, ma miseramente analogo a quello in vigore in solo un altro Paese europeo: la Grecia.

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Pubblicato il 02/09/2019

in: Come eliminare la bocciatura e vivere felici

Questi tuoi contributi, caro collega, sanno andare al punto con forza e chiarezza. Complimenti e grazie. Realizzare dei percorsi differenziati come indichi tu, con corsi omogenei per livello di apprendimento, non è banale ma è ormai l'unica strada percorribile, nella società attuale dove i problemi legati alla bocciatura sono moltissimi e controproducenti, come tu sottolinei. [...] Non è banale perché non basta creare un corso omogeneo per apprendimento, ma bisognerà anche prevedere ad esempio anche un'omogeneità per età. Sicuramente richiede di rinunciare all'ideale - utopia - di un titolo di studio rappresentativo di un livello culturale a 360°. Questo era un modello valido 70 anni fa, dove la selezione per studiare era altissima, avveniva già a livello familiare, e si trattava di un investimento, anche in caso di bocciatura, che comunque poi permetteva di essere ripagato. Oggi tutto questo non esiste, dobbiamo guardare la realtà e orientarci verso un ciclo scolastico che certifichi semplicemente quello che una persona ha fatto. Nella mia esperienza di docente di matematica avrei un grande beneficio da anche dall'introduzione di tappe di valutazione esterna al corpo docente, come avviene per le lingue straniere (A1, A2, ... C1, C2...). L'accertamento esterno dell'apprendimento permette ai docenti di puntare sulla formazione degli alunni, concentrarsi su di loro risparmiandosi il fuoco di mitra della pressione con le famiglie in fase di valutazione (pressione che ovviamente non esiste sulla carta e nessuna scuola, statale o paritaria, ammetterà mai, per motivi di prestigio).

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