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Pubblicato il 24/06/2015

in: Dal Family day non si può accettare la giustificazione del femminicidio

Se si ascoltano le parole di Kiko Arguello e le si analizza come penso dovrebbero fare i professionisti dell'informazione, è evidente, pur nell'esame della semplice semantica (anche nella difficoltà di Arguello di tramutare il suo pensiero in italiano) che l'uomo di chiesa sul palco non sta giustificando il femminicidio, non sta dicendo che è causato [...] dalle mogli che non amano i mariti, ma che l'uomo, avendo escluso Dio e non avendo altro amore che quello coniugale, si dà a gesti inconsulti quando esso viene a mancare. È un punto di vista opinabile nella sua base religiosa, lo è anche in quell'esempio forzato della donna che lascia un uomo per un'altra donna. Quella di Arguello, è la spiegazione cattolica del femminicidio, non la sua giustificazione. Voglio una stampa libera. E lo dico guardando i due campanili contemporaneamente. (Non sono riuscito a trovare video integrali, e allego quello un po' più lungo, caricato tra l'altro da LGBT News, ma poi come faccio a definirne l'integralità? E i giornalisti l'hanno fatto?) https://www.youtube.com/watch?v=KhCTAkoIXJc

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