Umberto
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Pubblicato il 11/10/2016

in: La scheda burla e la vergogna di uno spot illiberale

Come fosse Radio Londra ( data la notturna ora di ricezione ), in un ascolto intimista che sa di libertà, ho sempre raccolto i vostri articoli con un gratuito atto di fede. In molte circostanze non ho potuto fare a meno di percepire un brivido di delusione non riconoscendo quel senso di gratuito partigiana opinione che [...] mi aveva spinto a seguirvi. Niente da fare, anche questa volta mi ritrovo mio malgrado di fronte ad un conformismo intellettuale ammuffito. Siamo stanchi, sfiniti di dare valore ai concetti di una classe politica che inscena vuoti trattati di etica e perbenismo. Che diamine ! Ancora chi si trincera dietro il " non è questa la maniera, cosi è cosi che va fatto " per giustificare ormai in maniera roccambolesca la volontà di non fare, di non cambiar nulla per mantenere quella licenza di privilegio eterno che uccide una democrazia consapevole. E cosi, con la scusa del " non è cosi che si fa " torniamo nell'agonia di sabbie mobili che ci imprigionano nella nefandezza politica. Possibile che non si sia capito che la sola cosa da fare è rischiare un cambiamento radicale ad ogni costo ? Vi rendete conto che c'è un popolo in agonia che sta soccombendo ? Adesso basta ! Ogni uomo guardi dentro i propri privilegi assassini e parli solo che ha il coraggio di una responsabilità sociale, altrimenti taccia e si diletti in eteree affabulazioni con i suoi simili, senza giocare con il dolore e la sofferenza di un popolo ferito a morte.

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